La recente sentenza del TAR del Lazio ha riacceso il dibattito sulla salute pubblica nella cittadina di Cerveteri, dove una controversa antenna di Iliad è stata installata in pieno centro. La vicinanza dell’antenna residenziale ha sollevato preoccupazioni significative tra i cittadini, sostenuti dai “Comitati uniti per la salute di Cerveteri“. In questo articolo, esploreremo i dettagli della situazione attuale, le reazioni delle istituzioni locali e le prospettive future.
La vicenda dell’antenna di Iliad: contesto e sentenza del TAR
La decisione del TAR e il silenzio del Comune
Recentemente, il TAR ha emesso una sentenza a favore di Iliad, dopo che la compagnia telefonica aveva presentato ricorso contro una sospensiva cautelare del Comune di Cerveteri. L’installazione dell’antenna, avvenuta in Via dei Prati, ha creato un’inevitabile preoccupazione tra i residenti. La sua collocazione a pochi metri da abitazioni densamente popolate ha posto seri interrogativi sulla salute pubblica, a cui i cittadini hanno risposto con una mobilitazione attiva.
Luca Climati, rappresentante dei “Comitati uniti per la salute”, ha sottolineato come la sentenza fosse attesa, evidenziando che il “silenzio assenso” utilizzato da Iliad ha rappresentato una falla nel sistema, dando via libera a una situazione potenzialmente dannosa. Secondo lui, questo tipo di silenzio, che può derivare da un’incuria burocratica, non dovrebbe mai essere utilizzato per questioni così delicate come la salute dei cittadini. La mancanza di personale esperto in ambito legale nelle amministrazioni locali è un fattore aggravante che necessita di interventi immediati.
Le preoccupazioni dei cittadini di Cerveteri
I timori dei residenti non sono infondati. La presenza di un’antenna così vicina a abitazioni e istituzioni come scuole e asili, a garanzia del benessere della comunità, ha spinto i comitati a organizzarsi. Le voci critiche puntano l’attenzione sulla necessità di una presenza legale più forte e preparata da parte del Comune per affrontare simili situazioni.
Climati ha evidenziato che, oltre al disagio immediato creato dall’antenna, la presenza di impianti di telefonia mobile deve essere gestita con la massima cautela, considerando anche gli effetti accumulativi delle radiazioni elettromagnetiche sulla salute della popolazione. La decisione del TAR ha lasciato la comunità con domande irrisolte e la consapevolezza che ulteriori passi legali potrebbero essere intrapresi.
La mobilitazione dei cittadini e il coinvolgimento delle istituzioni
Un’assemblea popolare per la salute
Per affrontare la situazione, i “Comitati uniti per la salute” stanno organizzando una nuova mobilitazione. È essenziale che questa volta vi sia una partecipazione numerosa da parte dei cittadini, come sottolinea Climati. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e far sentire la voce della comunità in merito alla questione dell’antenna di Iliad, oltre a far pressione affinché l’amministrazione comunale possa riconsiderare la questione in modo più attento e strategico.
La richiesta di una mozione unitaria da parte del Consiglio Comunale è stata avanzata, con la speranza che tutti i gruppi politici possano collaborare per porre rimedio alla situazione. La scommessa è sulla possibilità di dialogare con Iliad e favorire un approfondimento che porti a una possibile risoluzione della controversia, evitando di incorrere in ulteriori battaglie legali.
Ruolo dell’opposizione e opportunità di dialogo
Luca Climati ha poi detto che l’opposizione dovrebbe giocare un ruolo più attivo e costruttivo in questa vicenda, poiché una forte coalizione politica potrebbe meglio rappresentare gli interessi dei cittadini e fare pressioni sulle scelte dell’amministrazione. Inoltre, è necessario stabilire un contesto di dialogo sereno tra le parti interessate invece di ricorrere solo a misure legali.
I comitati, pur auspicando una soluzione pacifica, sono consapevoli dei rischi legati alla salute pubblica e dell’urgenza di un approccio proattivo per prevenire la creazione di ulteriori impianti nelle aree residenziali.
Prospettive future e il piano antenne
Efficacia del Piano Antenne
Gli sviluppi recenti potrebbero dare speranza ai cittadini di Cerveteri. Il Piano Antenne, pur affrontando critiche e sfide nella sua attuazione, ha già dimostrato di fornire alcune salvaguardie, come nel caso di vincoli paesaggistici e archeologici che impediscono nuove installazioni. Tuttavia, il percorso per garantire un ambiente sicuro e salubre è ancora lungo e caratterizzato da conflitti e incertezze.
Climati ha sottolineato che il Piano Antenne rappresenta uno strumento utile, ma ci sono limitazioni rispetto a situazioni già esistenti. La battaglia contro l’antenna di Via dei Prati è solo una parte di un quadro più ampio che richiede un impegno collettivo da parte di cittadini, istituzioni e aziende.
Prossimi passi
Un convegno, che si terrà ad ottobre, è stato annunciato dai comitati con l’intento di coinvolgere la comunità e il pubblico in una riflessione più ampia sui temi legati alla salute e alle infrastrutture sul territorio. L’incontro rappresenterà un’opportunità per raccogliere opinioni e prospettive differenti, affinché si possa costruire un fronte comune e determinato in favore della salute pubblica.
La mobilitazione di Cerveteri è solo all’inizio, ma l’auspicio è che il coinvolgimento attivo dei cittadini porti a risultati concreti e significativi nel breve termine, garantendo un futuro più sano e vivibile per tutte le generazioni.