La città di Cerveteri si trova a condividere un triste capitolo della sua storia: la morte di Salvatore Baldani, l’ultimo Temperatore dell’orologio a sei ore situato nella torre civica. Questa mattina, i funerali di Baldani hanno riunito la comunità in un momento di commemorazione per un uomo che ha dedicato gran parte della sua vita alla cura di un simbolo cittadino. L’orologio, unico nel suo genere, ha smesso di battere non solo le ore, ma anche i ricordi di un’epoca lontana, adesso ancora più lontana con la scomparsa del suo storico custode.
L’orologio a sei ore: un simbolo della città di Cerveteri
L’orologio a sei ore di Cerveteri rappresenta una vera e propria meraviglia ingegneristica, nonché un patrimonio da tutelare. Realizzato secoli fa, il suo funzionamento si basa su un meccanismo che segna le ore mancanti al tramonto, piuttosto che quelle consuete che scandiscono il tempo moderno. Questo tipo di orologio, un raro esempio tra i pochi esistenti nel mondo, offre uno sguardo nostalgico su una società che viveva a stretto contatto con i cicli naturali. Solo un numero esiguo di questi strumenti è ancora in funzione, ma quello di Cerveteri è particolarmente interessante poiché conserva ancora il suo meccanismo originale.
Un orologio del genere funge non solo da misuratore del tempo, ma anche da custode di storie e tradizioni locali. Permette di comprendere come, un tempo, le comunità regolassero le loro attività quotidiane in base ai cicli del sole. Il fascino di questo orologio risiede nella sua capacità di raccontare un’epoca in cui il tempo si viveva in maniera diversa e più semplice. Le storie legate a queste meraviglie meccaniche ricordano un’era in cui il ritmo della vita era scandito dalla luce naturale piuttosto che dal ticchettio delle moderne automatiche.
Salvatore Baldani: l’ultimo Temperatore
Salvatore Baldani ha ricoperto un ruolo unico e fondamentale nella manutenzione dell’orologio a sei ore: il Temperatore. Si è dedicato a questo lavoro con passione e rispetto, conoscendo a menadito ogni ingranaggio e ogni dettaglio del funzionamento dell’orologio. Baldani ha ricoperto questo incarico dal 1994, curando e mantenendo l’orologio in perfetta efficienza per molti anni. La sua storia è profondamente intrecciata a quella della torre civica e all’orologio stesso. Ogni giorno, Baldani si occupava di caricare il meccanismo, con un rituale che prevedeva l’uso di una manovella per sollevare il peso di marmo che permetteva il funzionamento dell’orologio.
Racconta che l’attività di Temperatore non si limitava a un semplice lavoro quotidiano; faceva parte di un legame più profondo con la comunità e con la storia di Cerveteri. Le sue parole rivelano non solo il lato tecnico del suo lavoro, ma anche l’emozione e la responsabilità che provava nel custodire un pezzo di storia. Sua la pazienza di dover regolare l’ora con attenzione, calcolando le variazioni stagionali e facendo piccole modifiche per garantire che l’orologio non perdesse discernibilità nel tempo. Salvatore si è fatto carico di questa tradizione con orgoglio, ed oggi la comunità si sente orfana di quella figura che ha contribuito a mantenere vivo un patrimonio storico.
Un addio e il futuro dell’orologio a sei ore
Con la morte di Salvatore Baldani, un nuovo capitolo si apre per l’orologio a sei ore di Cerveteri. Il suo futuro è incerto, dato che il meccanismo, pur essendo ancora funzionante, necessita di una manutenzione quotidiana che ora rischia di essere tralasciata. Fino a qualche anno fa, era riuscito a tornare in funzione grazie all’impegno di alcuni volontari, che, dopo che Baldani lo aveva messo in moto, avevano proseguito la pratica di ricaricare il congegno ogni giorno. Tuttavia, l’attività di custodia richiede dedizione e impegno costante.
Quanto accaduto richiama l’attenzione della comunità su quanto sia fondamentale preservare e onorare le tradizioni locali. L’orologio a sei ore non rappresenta solo un oggetto meccanico, ma un frammento vivente della storia di Cerveteri. La speranza è che nuovi custodi possano farsi avanti per evitare che questo simbolo si spenga del tutto. L’eredità di Salvatore Baldani deve continuare a vivere attraverso i suoi gesti e la sua passione, affinché le future generazioni possano continuare a sentirne i rintocchi e a collegarsi così alla storia della propria città.
Per chi desiderasse rendere omaggio a Salvatore Baldani, le esequie si svolgeranno alle 10:30 presso la Chiesa di Santa Maria Maggiore. Un ultimo saluto a chi ha dedicato la vita a un patrimonio che non deve essere dimenticato.
Ultimo aggiornamento il 27 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina