Si avvicina un evento straordinario nel cuore della Necropoli della Banditaccia a Cerveteri, dove il 14 settembre si terrà per la prima volta una mostra d’arte dedicata all’artista Stefano Azzena. L’inaugurazione coinciderà con la manifestazione “La notte internazionale della Luna”, offrendo ai visitatori una combinazione unica di arte, cultura e astronomia in un contesto suggestivo. Scopriamo di più su questa iniziativa che mira a coniugare l’arte contemporanea con uno dei luoghi archeologici più significativi d’Italia.
La mostra: arte e natura si fondono
Un’iniziativa senza precedenti
La mostra “Mostra d’Arte e Natura”, progettata dall’artista ladispolano Stefano Azzena, rappresenta un momento storico per il Parco Archeologico della Necropoli della Banditaccia. Questo evento unisce arte e ambiente, permettendo ai visitatori di immergersi in un percorso che celebra la bellezza della natura e l’importanza delle opere d’arte in un contesto archeologico. Le opere di Azzena saranno disposte lungo la Via degli Inferi, all’ingresso del percorso, nei pressi della Tomba delle Colonne Doriche. Questa scelta non è casuale; la destinazione offre un affascinante sfondo per un’esperienza visiva che incanta e invita alla riflessione.
L’esposizione sarà accessibile gratuitamente dalle 10:00 alle 20:00, rendendo l’arte accessibile a tutti coloro che desiderano arricchire la loro visita al sito UNESCO. Un’opzione ideale per famiglie e appassionati di cultura, l’evento rappresenta un’opportunità per scoprire com’è possibile restituire vitalità ai luoghi storici tramite l’inserimento di elementi artistici contemporanei.
Arte e performance: una fusione di espressioni
Accanto alle opere di Stefano Azzena, il programma prevede momenti di performance artistica che arricchiranno l’esperienza dei visitatori. Il maestro Roberto Gombia fornirà un accompagnamento musicale, arricchendo l’atmosfera con le sue melodie. Parallelamente, il poeta Gaetano Caria presenterà alcune delle sue opere, challenge artistica che non mancherà di sorprendere e coinvolgere il pubblico. Questi momenti non solo evidenzieranno il talento di diversi artisti ma contribuiranno a creare un’atmosfera immersiva, dove saperi diversi si intrecciano davanti ai sepolcri etruschi.
Il dialogo con la storia etrusca
Un onore e una responsabilità
In un’intervista esclusiva, Stefano Azzena ha parlato del suo approccio e delle emozioni provate nell’esporre le sue opere in un contesto così carico di storia. Riconoscendo l’importanza dell’evento, ha affermato: “Esporre le mie opere all’interno di un parco archeologico di così grande importanza è un traguardo significativo e una responsabilità che accolgo con serenità.” La sua consapevolezza del richiamo storico di un luogo come la Necropoli si riflette nelle opere selezionate, le quali sono state pensate per dialogare con il passato piuttosto che per contrapporvisi.
Azzena ha curato personalmente ogni aspetto della mostra, selezionando attentamente una quindicina di opere tra il 2011 e il 2024, tutte di medie e grandi dimensioni. L’artista ha voluto creare un nesso non solo visivo, ma anche emozionale tra la sua produzione artistica e le antiche vestigia etrusche, affinché il visitatore possa percepire un continuum che attraversa secoli di storia.
Impatto zero: l’arte nel rispetto del patrimonio
In un’epoca di crescente attenzione verso la sostenibilità, Azzena ha dichiarato di voler mantenere un “impatto zero” nella sua esposizione. Questo significa che non verranno utilizzati chiodi o altro materiale che possa danneggiare il sito. “Darò la massima dignità al luogo che mi ospita, valorizzandolo e conferendo un aspetto capace di colpire gli animi degli spettatori,” ha affermato, sottolineando la sua intenzione di rispettare la carica simbolica dei sepolcri etruschi mentre offre la sua visione artistica.
Un futuro di collaborazioni tra arte e archeologia
Sinergie che arricchiscono l’archeologia
L’evento del 14 settembre non è isolato; rappresenta un passo verso nuove collaborazioni tra volontariato archeologico e mondo dell’arte. La Sezione di Cerveteri-Ladispoli del GAR ha giocato un ruolo chiave nell’organizzare questo progetto, facilitando l’accesso degli artisti a spazi unici da valorizzare. Azzena ha recentemente esposto anche presso il criptoportico della villa romana della Grottaccia a Ladispoli, evidenziando il potenziale di queste sinergie. “La collaborazione con associazioni e istituzioni ha dato vita a iniziative che altrimenti non sarebbero state possibili,” ha detto Azzena, sottolineando l’importanza del supporto ricevuto.
Questo evento, insieme a future iniziative simili, promette di riportare alla luce il legame profondo che esiste tra arte e patrimonio storico, creando opportunità di arricchimento culturale e valorizzazione del territorio. Con eventi come questo, Cerveteri si conferma come un palcoscenico vibrante dove passato e presente si intrecciano, invitando il pubblico a riflettere sulla ricchezza della nostra eredità culturale.