Cerveteri si prepara al festival internazionale per gli etruschi: eventi, libri e storia

Cerveteri si prepara al festival internazionale per gli etruschi: eventi, libri e storia

Cerveteri si prepara ad accogliere il “Festival Internazionale per gli Etruschi” dal 3 al 5 giugno, un evento culturale che coinvolgerà studenti e comunità nella riscoperta delle tradizioni etrusche.
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Cerveteri si prepara al festival internazionale per gli etruschi: eventi, libri e storia - Gaeta.it

Si avvicina a grandi passi il “Festival Internazionale per gli Etruschi”, in programma a Cerveteri il 3, 4 e 5 giugno prossimi. Questo evento promette di essere un’importante manifestazione culturale, dedicata alla storia e alle tradizioni etrusche, che si svolgerà in diverse location, coinvolgendo anche gli studenti. L’iniziativa è stata anticipata dalla presentazione del libro “Giorni di Scuola a Maccarese”, scritto dalla maestra in pensione Maria Pia Cedrini, un’opera che narra storie significative legate al territorio.

La presentazione del libro e la figura di Maria Pia Cedrini

Giovedì scorso, l’Istituto Comprensivo Giovanni Cena ha ospitato la presentazione del libro di Maria Pia Cedrini. L’evento è stato condotto da Agostino De Angelis, regista e attore, e vedeva la brillante giornalista Barbara Pignatelli nel ruolo di interlocutrice. Con la presenza anche del Dirigente Scolastico Velia Ceccarelli e di varie maestre, la serata ha creato un’atmosfera di partecipazione attiva e riflessione.

L’opera di Cedrini si distingue per la sua capacità di raccontare, con un mix di nostalgia e realismo, le esperienze vissute in un mondo scolastico che risale dal 1912 al 1959. Rivivono così le storie di studenti e docenti di Maccarese, descrivendo un’epoca segnata da valori forti e relazioni umane autentiche. La narrazione è avvolta da un velo di emozione e familiarità, richiamando ricordi anche per chi ha frequentato le scuole di altre località.

Un tuffo nella memoria di un tempo passato

La presentazione ha offerto un affascinante tuffo nel passato, specialmente per gli adulti presenti, che hanno riconosciuto nei racconti elementi vicini alle proprie esperienze. Si parlava di Maccarese, ma molte delle storie avrebbero potuto essere scritte per altre comunità del Lazio. Si è parlato di una società più solidale, dove le difficoltà quotidiane erano vissute collettivamente, creando un senso di appartenenza che sembra lontano dalle realtà attuali.

Il libro trasmette un’immagine di una scuola che, pur sostenendo sacrifici e privazioni, rappresentava anche un’unica grande famiglia, dove gli studenti andavano a scuola a piedi e si condividevano le esperienze. Ispirato da questi ricordi, il racconto di Cedrini si propone non solo di celebrare un passato, ma anche di riflettere su come alcune dinamiche sociali siano cambiate nel tempo, pur mantenendo un legame profondo con la terra e il territorio.

Il progetto “Sulla Strada degli Etruschi”

Oltre alla presentazione del libro, l’evento ha dato il via a un progetto culturale di ampio respiro, giunto alla sua quinta edizione: “Sulla Strada degli Etruschi”. Questa iniziativa, ideata da Agostino De Angelis con ArchéoTheatron, rappresenta una piattaforma per diverse attività culturali. Le precedenti edizioni hanno riscosso un notevole successo e ci si aspetta che anche questa nuova edizione continui a raccogliere consensi.

La Presidente di ArchéoTheatron, Desirèe Arlotta, ha condiviso alcuni dettagli riguardo a questa nuova fase del progetto. Arlotta ha definito “Sulla Strada degli Etruschi” un contenitore culturale ricco di eventi, tra cui presentazioni di libri, visite guidate e spettacoli, culminando nel festival di giugno. Lo scenario delle attività non sarà limitato all’aula scolastica; anche la Necropoli del Sorbo farà da cornice a eventi che uniscono la storia con il coinvolgimento delle giovani generazioni.

Coinvolgimento delle nuove generazioni

Uno degli aspetti più rilevanti del festival è il coinvolgimento attivo degli studenti. Gli organizzatori stanno lavorando con le classi per permettere ai ragazzi di raccontare la storia degli Etruschi, attraverso letture e interpretazioni di personaggi storici. Questo approccio ha un valore educativo significativo, perché non solo offre agli studenti l’opportunità di apprendere, ma li invita anche a diventare protagonisti della loro storia.

La stagione che ci apprestiamo a vivere offre una rara occasione per riunire la comunità attorno a momenti di riflessione culturale e storica, in un periodo in cui è fondamentale mantenere viva la memoria delle proprie radici. Con il festival, Cerveteri si prepara a celebrare un patrimonio che va oltre la semplice conoscenza, toccando aspetti di identità e appartenenza.

L’entusiasmo è palpabile, e nei prossimi giorni avremo l’opportunità di vedere come queste iniziative prenderanno forma, sempre più rivolte alla valorizzazione della storia etrusca e alla partecipazione attiva dei giovani.

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