Cesare Beccaria: la mostra dedicata a ‘Dei delitti e delle pene’ alla Biblioteca Ambrosiana

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Cesare Beccaria: la mostra dedicata a 'Dei delitti e delle pene' alla Biblioteca Ambrosiana - Fonte: Ansa | Gaeta.it

La Biblioteca Ambrosiana di Milano celebra il 260° anniversario della pubblicazione dell’opera rivoluzionaria di Cesare Beccaria, 'Dei delitti e delle pene', attraverso un'esposizione che rivela l'importanza storica e culturale di questo trattato. Beccaria, giurista innovatore e membro dell'Accademia dei Pugni, ha sfidato convenzioni sociali e giuridiche che dominavano il suo tempo, proponendo idee che avrebbero influenzato profondamente il sistema penale in tutta Europa.

La genesi e il contenuto del trattato

Un'opera anonima dalle proporzioni rivoluzionarie

Pubblicato nel 1764, 'Dei delitti e delle pene' è un'opera fondamentale per la revisione della giustizia penale. Beccaria, consapevole del potere delle sue idee, scelse di pubblicarla in forma anonima per proteggere se stesso dalle possibili ripercussioni. Le sue tesi, che aborrivano la tortura e la pena di morte, puderono apparire audaci all'epoca, ma sono state essenziali per la promozione di un diritto penale più equo e umano. Beccaria sosteneva che la pena dovesse essere proporzionata al reato e che la deterrenza dovesse basarsi su principi razionali, piuttosto che su metodi crudeli.

Impatto duraturo sull'Europa

L'eco dell'opera di Beccaria si è propagata oltre i confini italiani, influenzando ben presto il pensiero giuridico in tutta Europa e oltre. La convinzione che le leggi debbano essere giuste e ragionevoli ha trovato risonanza in movimenti di riforma e nelle legislazioni moderne. Le idee di Beccaria sono state all'origine di discussioni importanti in contesti giuridici europei, contribuendo a gettare le fondamenta per i moderni diritti umani e il principio di legalità.

L'esposizione alla Biblioteca Ambrosiana

Le opere in mostra

L'esposizione 'Il trattato Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria', visitabile fino al 17 dicembre, offre ai visitatori la rarissima opportunità di ammirare il manoscritto originale, insieme a diverse edizioni storiche del libro. Tra le opere figurano l'editio princeps del 1764 e l'edizione italiana definitiva del 1766, così come traduzioni internazionali, tra cui quella francese con il commentario di Voltaire, e le edizioni inglese, russa, araba e giapponese. Questo ensemble costituisce un patrimonio culturale inestimabile che testimonia l'influenza globale dell'opera di Beccaria.

Documenti storici e lettera d'amore per il sapere

In aggiunta ai testi, l'esposizione presenta lettere significative, come la corrispondenza tra Beccaria e il traduttore francese André Morellet. Le missive rivelano l'impatto culturale del trattato e il suo riconoscimento da parte di alcuni dei pensatori più influenti dell'epoca. Tra le altre rarità esposte c'è l'editto di Caterina II di Russia, che fungeva da guida nella redazione di un nuovo codice legale, evidenziando l'affinità tra la riforma giuridica russa e le teorie di Beccaria.

L'importanza della conservazione e della diffusione culturale

La Biblioteca Ambrosiana come custode del sapere

La Biblioteca Ambrosiana di Milano non è solo un luogo di conservazione, ma è anche un attivo promotore di cultura e sapere. Con una ricca collezione di manoscritti e testi storici, offre risorse preziose per studiosi e appassionati. Monsignore Francesco Braschi, curatore dell'esposizione, accoglie tutti coloro che desiderano approfondire la loro conoscenza su Beccaria e altri importanti autori.

Eventi futuri e rilevanza accademica

La mostra è solo il primo di una serie di eventi e iniziative, con piani per future esposizioni che continueranno a mettere in luce il patrimonio culturale custodito presso la Biblioteca Ambrosiana. Il convegno dedicato a Beccaria del 31 ottobre e le aperture straordinarie in occasione delle giornate europee del patrimonio sono ulteriori occasioni per rendere omaggio a questo pensatore e alla sua eredità, ponendo l'accento sull'importanza della ricerca storica e giuridica.

L'esplorazione del pensiero di Beccaria continua a stimolare riflessioni contemporanee sulla giustizia, creando spazi di dialogo tra il passato e il presente.

Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Sara Gatti

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