Cgil basilicata in protesta contro il ddl sicurezza: “Norma inaccettabile per la democrazia”

La CGIL Basilicata manifesta a Potenza contro il ddl sicurezza, definito “una norma sbagliatissima”, esprimendo preoccupazioni per le limitazioni ai diritti civili e la libertà di protesta.
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Cgil basilicata in protesta contro il ddl sicurezza: "Norma inaccettabile per la democrazia" - Gaeta.it

Il dibattito sul ddl sicurezza sta suscitando accesi confronti in tutto il Paese, con la CGIL Basilicata che ha portato la propria voce di dissenso anche a Potenza. Durante un presidio svoltosi questa mattina davanti alla prefettura, il sindacato ha definito il provvedimento come “una norma sbagliatissima“, unendo le proprie forze a quelle della UIL in una manifestazione che si terrà nel pomeriggio a Roma, nei pressi di Palazzo Madama. L’obiettivo è chiarire le preoccupazioni riguardo alle possibili limitazioni dei diritti e delle libertà civili.

Il presidio a potenza e le dichiarazioni di esposito

Il segretario generale della CGIL di Potenza, Vincenzo Esposito, ha espresso con determinazione il forte dissenso del sindacato nei confronti del ddl sicurezza, descrivendo il provvedimento come contrario ai principi fondamentali della democrazia. Durante il presidio, Esposito ha sottolineato l’importanza di impegnarsi attivamente contro le problematiche che affliggono il mondo del lavoro e la società civile. “Ci batteremo fino in fondo per manifestare il nostro dissenso contro leggi sbagliate di questo Governo“, ha affermato, evidenziando come le normative recenti non rispondano alle esigenze del Paese.

Esposito ha anche messo in luce il pericolo rappresentato dalle nuove disposizioni che sembrano voler reprimere la libertà di espressione e di protesta pacifica. A Potenza, così come a Matera, i manifestanti hanno espressamente affermato la loro intenzione di resistere contro quelle che considerano misure oppressive. La manifestazione è stata quindi anche un momento di confronto e discussione sulle prospettive future dei diritti dei lavoratori e sulla necessità di mantenere aperti gli spazi per la lotta sociale.

Le preoccupazioni sulle nuove normative

Le dichiarazioni della CGIL non si sono limitate a commenti generali sul ddl sicurezza, ma hanno puntato il dito su specifiche disposizioni considerate inaccettabili. Durante il presidio, è emerso un forte allarme riguardo all’introduzione di nuovi reati che potrebbero, secondo i sindacalisti, penalizzare chi esercita il diritto di manifestare. “Contrastare una norma che ha il chiaro intento di azzerare la libertà e il diritto delle persone a manifestare il proprio dissenso pacifico è fondamentale“, ha detto Esposito.

Particolare preoccupazione è stata espressa anche riguardo a misure specifiche, come il rischio di incarcerare donne in gravidanza o con figli piccoli, così come l’introduzione del reato di resistenza passiva. Secondo i rappresentanti sindacali, queste misure non solo limiterebbero la possibilità di espressione dei lavoratori, ma contribuiscono anche a un clima di paura che potrebbe inibire la partecipazione attiva alla vita sociale e politica. Questo clima, secondo Esposito, non è compatibile con lo spirito di una società democratica.

La risposta del sindacato alla crisi occupazionale

Un altro tema centrale emerso durante il presidio riguarda la crisi occupazionale e le sfide affrontate dai lavoratori nel contesto economico attuale. Esposito ha ribadito che la CGIL non accetterà passivamente limitazioni alle iniziative sindacali che si pongono l’obiettivo di difendere i posti di lavoro e contrastare le difficoltà aziendali. La connessione tra la lotta per i diritti dei lavoratori e la difesa delle libertà civili è stata chiaramente sottolineata.

Il sindacato ha quindi ritenuto essenziale continuare a mobilitarsi per garantire che le voci dei lavoratori siano ascoltate e rispettate. Le azioni di protesta, oltre a rappresentare un’opposizione al ddl sicurezza, sono un segnale forte della necessità di un dialogo diretto e aperto tra Governo e sindacati, per affrontare le reali esigenze e preoccupazioni del mondo del lavoro. La mobilitazione di oggi a Potenza rappresenta un tassello importante in questa lotta, che continuerà nei prossimi giorni in altre forme e modalità.

Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 da Sofia Greco

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