A Bologna, la Cgil ha dato il via a una due giorni di incontri dedicati alla campagna referendaria per i diritti e le libertà sul lavoro. L’evento si svolge al PalaDozza e vede la partecipazione di oltre tremila delegati provenienti da tutto il Paese, che rappresentano le diverse categorie nazionali e il Sindacato Pensionati Italiani . Si tratta di un’importante assemblea generale che riunisce figure di spicco del sindacato e della cultura italiana.
L’importanza della celebrazione a Bologna
Michele Bulgarelli, segretario provinciale della Cgil, ha aperto i lavori sottolineando il significato profondo della scelta del luogo, richiamando alla memoria l’Assise del 1955, che si tenne in questa stessa città per difendere le libertà democratiche. Durante il suo discorso, Bulgarelli ha espresso orgoglio per il fatto che la campagna referendaria prenda avvio in un contesto così ricco di storia. La connessione tra passato e presente è centrale in questo evento e contribuisce a rafforzare il messaggio politico e sociale che la Cgil intende trasmettere.
Le sfide attuali: danni causati dalle alluvioni e sicurezza sul lavoro
Nel suo intervento, Bulgarelli ha toccato anche temi di rilevanza sociale, come le alluvioni che hanno devastato il territorio bolognese. Ha denunciato il fatto che il governo ha deciso di non coprire completamente i rimborsi per i danni subiti dai cittadini e dalle imprese, né ha previsto adeguati piani di ricostruzione. Queste affermazioni pongono l’accento sulla mancanza di supporto istituzionale in momenti di crisi, un problema che la Cgil intende affrontare con determinazione.
Bulgarelli ha inoltre parlato delle stragi sul lavoro, citando episodi recenti che hanno messo in evidenza la precarietà della sicurezza nei luoghi di lavoro, come quelli avvenuti alla centrale di Bargi e alla Toyota. Con un tono deciso, ha esortato a riempire le piazze con le proteste di un sciopero generale, ricercando la verità e pagando un tributo alle vittime delle ingiustizie lavorative. Queste dichiarazioni hanno risonato forti tra i delegati, evidenziando l’urgenza di una maggiore tutela per i lavoratori.
Presenze significative e contributi culturali
Il pubblico in sala comprendeva personalità rilevanti del panorama politico e culturale, tra cui la vicesindaca di Bologna, Emily Clancy, e Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980. Anche il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, ha partecipato attivamente, previsto per chiudere gli interventi della prima giornata. Inoltre, l’evento ospita figure di prestigio come lo storico Alessandro Barbero e lo scrittore Stefano Massini, che porteranno la loro esperienza per arricchire il dibattito.
Questi incontri si configurano non solo come un momento di confronto e discussione, ma anche come un’importante occasione per riflettere su temi cruciali legati ai diritti civili e alle condizioni lavorative nel panorama italiano. La presenza di diversi attori sociali e culturali amplia il dialogo, rendendo il dibattito più inclusivo e rappresentativo delle diverse istanze presenti nella società.
La prima giornata di lavori ha dunque preso avvio con queste forti testimonianze, evidenziando l’impegno della Cgil nel promuovere i referendum come mezzo per garantire e tutelare i diritti dei lavoratori, attraverso un’azione collettiva incisiva e motivata.