Cgil nell’occhio del ciclone: quattro operai scoprono iscrizione non voluta a Lucca

Un incidente in provincia di Lucca svela irregolarità nell’iscrizione sindacale di quattro operai, portando a indagini su possibili pratiche scorrette e tensioni tra CGIL e Filca Cisl.
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Cgil nell'occhio del ciclone: quattro operai scoprono iscrizione non voluta a Lucca - Gaeta.it

In seguito a un incidente che coinvolge quattro operai in provincia di Lucca, si accende un acceso dibattito riguardante l’iscrizione imprevista al sindacato Cgil. Gli operai si sono ritrovati arruolati nelle liste del sindacato rosso locale, nonostante avessero già aderito alla Filca Cisl. Questo episodio ha sollevato interrogativi sulla validità e sulle procedure di iscrizione, portando a indagini da parte delle autorità competenti. L’articolo segue l’evoluzione di questa vicenda.

scoperta della falsa iscrizione

L’anomala situazione è emersa attraverso l’utilizzo di un’applicazione utile per i lavoratori del settore edile, implementata dalla Cassa Edile. I quattro operai, dopo aver notato la loro iscrizione alla Cgil, hanno avviato una denuncia per far luce sulla vicenda. La questione risale al 2023, quando le due sigle sindacali hanno cominciato a perdere membri a causa delle presunte pratiche scorrette. L’assegnazione automatica degli iscritti, che avviene tramite la cassa edile, ha sollevato obiezioni riguardo alla trasparenza e correttezza delle procedure.

I lavoratori, supportati dalla Filca Cisl e dall’avvocato Massimo Forte, hanno richiesto un chiarimento dettagliato dei fatti. La loro intenzione era di capire se vi fossero altre persone coinvolte nella situazione e se questo problema potesse essere sistematico anziché un caso isolato. Questa scoperta ha gettato sospetti sul funzionamento interno della CGIL a Lucca, alimentando tensioni tra le sigle sindacali, mentre i lavoratori continuavano a pagare le quote senza avere chiara la loro appartenenza reale.

l’inchiesta prende avvio

Successivamente alla denuncia, l’iter legale si è attivato. Pubblico ministero, Polizia giudiziaria e Guardia di Finanza si sono messi al lavoro per raccogliere informazioni. Il primo passo è stato ascoltare i quattro operai, seguiti poi dal rappresentante legale della Fillea Cgil. Sono state effettuate analisi minuziose sulla documentazione presente negli archivi del sindacato, incluse le deleghe depositate presso la Cassa Edile toscana.

Le indagini hanno rivelato che la CGIL di Lucca avrebbe tratto vantaggi economici dalla situazione per un ammontare di 274,47 euro. Tuttavia, i risultati delle indagini non hanno aiutato a chiarire l’identità dei sottoscrittori non autorizzati delle deleghe. La carenza di prove ha portato all’archiviazione del caso, una decisione che ha provocato l’insoddisfazione dei lavoratori coinvolti e della Filca Cisl. Questi ultimi, infatti, hanno chiesto la riesame della questione e ulteriori indagini.

la possibile truffa a danno della filca cisl

La denuncia presentata dai lavoratori non si limita a reprimere l’illegittima iscrizione, ma evidenzia il danno subito dalla Filca Cisl, che ha perso quattro dei suoi membri. È emerso che la problematica andrebbe oltre il singolo caso ed è possibile che altre iscrizioni siano state effettuate senza la volontà dei lavoratori. A questo punto i sospetti si ampliano, suggerendo l’esistenza di una rete sistematica, un’ipotesi che ha portato la Filca Cisl a ritenere che l’azione della Cgil non fosse casuale, ma parte di una strategia più ampia.

La modalità di pagamento delle quote sindacali, che avviene attraverso la cassa edile trattenendo piccole somme dallo stipendio dei lavoratori, ha sollevato ulteriori interrogativi sulle pratiche sindacali. In quest’ottica, il ricorso da parte dei lavoratori e della Filca Cisl include anche la richiesta di una perizia calligrafica sulle deleghe in oggetto. Questo passaggio è importante per accertare l’autenticità o la falsità delle firme, sottolineando la gravità della situazione.

analisi delle evidenze e nuovi sviluppi

La richiesta di approfondire il caso con una perizia calligrafica ha dato esito positivo. L’indagine ha portato alla luce l’ipotesi che alcune firme siano state apposte fraudolentemente, con possibili somiglianze riscontrate con la scrittura di un dipendente della Fillea Cgil. Tuttavia, il Pubblico ministero, pur riconoscendo la gravità dei fatti, ha richiesto nuovamente l’archiviazione, sostenendo che le evidenze non fossero sufficienti per individuare un colpevole. Questo passaggio ha di nuovo innescato polemiche, con la Filca Cisl che ha espresso la propria contrarietà, chiedendo che le indagini proseguissero.

La situazione attuale vede quindi un cul-de-sac investigativo. Anche se le firme abbiano mostrato compatibilità con la grafia di un dipendente, la mancanza di prove certe ha portato a una stop nell’azione legale. Nonostante ciò, i rappresentanti dei lavoratori insistono sulla necessità di ulteriori accertamenti. L’attenzione sul caso resta alta, e i lavoratori coinvolti continuano a cercare giustizia per ripristinare la loro iscrizione e tutelare i propri diritti.

Ultimo aggiornamento il 1 Ottobre 2024 da Marco Mintillo

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