Al Museo Civico Archeologico di Bologna, dal 27 marzo al 30 giugno, si tiene una mostra che porta il titolo ‘Che Guevara tú y todos‘. Questo evento straordinario mette in luce la vita di Ernesto Guevara de la Serna, meglio noto come Che Guevara, un personaggio che ha lasciato una traccia indelebile nell’immaginario collettivo. La mostra è frutto della collaborazione tra la moglie, Aleida March, e il figlio, Camilo Guevara, scomparso nel 2022. L’iniziativa è dedicata alla sua memoria e rappresenta un’opportunità unica per scoprire il lato più umano e intimo di un uomo diventato simbolo della lotta per i diritti e la giustizia sociale a livello globale.
Un viaggio attraverso la vita di Che Guevara
La mostra si propone di raccontare non solo la figura iconica del guerrigliero, ma anche l’essere umano che si cela dietro il personaggio. Un percorso espositivo ricco di materiali inediti provenienti dall’archivio del Centros de Estudios Che Guevara a L’Avana arricchisce l’offerta, dando vita a una narrazione che esplora diversi aspetti della vita di Guevara. L’uso di strumenti digitali e interattivi consente ai visitatori di immergersi nei momenti cruciali della sua esistenza, dai suoi legami affettivi ai suoi ideali, offrendo una visione più complessa e stratificata del noto rivoluzionario.
Gli spazi del museo ospiteranno oltre 2.000 documenti inediti, tra cui lettere, diari, fotografie e video, andando così a costruire un racconto che va oltre il mito del guerrigliero senza paura, spesso semplificato e reinterpretato. Il titolo ‘tú y todos‘, tratto da una poesia dedicata alla moglie Aleida, risuona profondamente nella mostra, offrendo una visione di Che come marito, padre e compagno di lotta.
Contestualizzazione storica e geopolitica
Un elemento fondamentale dell’esposizione è la contestualizzazione degli eventi storici e geopolitici che hanno caratterizzato la vita di Che Guevara. Dall’inizio degli anni ’50 fino alla sua morte avvenuta in Bolivia il 9 ottobre 1967, il visitatore potrà esplorare un’epoca che è stata cruciale non solo per Guevara ma per intere generazioni che si sono confrontate con ideali di giustizia e uguaglianza sociale.
Le immagini storiche, accompagnate da filmati e registrazioni di discorsi, riportano alla memoria momenti significativi della Rivoluzione Cubana, che Guevara ha contribuito a plasmare. L’anno 1959 viene celebrato come l’”Anno della Liberazione” di Cuba, un evento che rappresenta un punto di svolta non solo per la nazione, ma per tutta l’America Latina. Attraverso questo racconto, si offre uno sguardo profondo su come gli eventi di quel periodo abbiano influenzato il pensiero del rivoluzionario e sul suo inesorabile percorso verso la Bolivia, dove tentò di esportare la rivoluzione.
Il percorso espositivo
Il percorso espositivo si articola in tre livelli narrativi che guidano il visitatore in un viaggio di scoperta. Si inizia con il contesto storico e geopolitico, cercando di far comprendere le dinamiche che hanno influenzato la vita di Guevara e il suo operato politico. A seguire, viene presentata la biografia di Che, svelando il suo percorso personale e le motivazioni che lo hanno spinto a intraprendere la via della lotta armata.
Infine, la dimensione intima di Guevara viene esplorata attraverso una selezione di materiali che offrono uno sguardo ravvicinato alla sua vita privata. Lettere d’amore, appunti, fotografie scattate da lui stesso, e scritti autografi si mescolano a video d’epoca generando un’esperienza immersiva e senza precedenti. Questo approccio innovativo permette di cogliere non solo il Che militante, ma anche l’uomo che ha vissuto emozioni, speranze e paure, rendendo la mostra un tributo alla figura di un’icona che continua a ispirare lotte e movimenti in tutto il mondo.
L’esposizione presso il Museo Civico Archeologico di Bologna rappresenta quindi un luogo di riflessione profonda, dove la storia del Che viene raccontata in tutta la sua complessità, distante dall’immagine archetipica del ribelle senza paura, ricollocandolo nel contesto umano e intimo che merita.