Chiara Colosimo rassicura: la fondazione 'A voce de creature' non perderà la sua sede a Napoli

Chiara Colosimo rassicura: la fondazione ‘A voce de creature’ non perderà la sua sede a Napoli

La presidente dell’Antimafia Chiara Colosimo incontra la fondazione ‘A voce de creature’ a Napoli, promettendo supporto per garantire continuità ai progetti di accoglienza e sostegno per famiglie in difficoltà.
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Chiara Colosimo rassicura: la fondazione 'A voce de creature' non perderà la sua sede a Napoli - Gaeta.it

A Napoli, la presidente dell’Antimafia Chiara Colosimo ha incontrato i rappresentanti della fondazione ‘A voce de creature‘, un’iniziativa di don Luigi Merola che si occupa dell’accoglienza e del sostegno per giovani e famiglie in difficoltà. Durante la sua visita, Colosimo ha espresso l’impegno a trovare una soluzione per assicurare la permanenza della fondazione presso un bene confiscato alla camorra, sottolineando l’importanza di sostenere le strutture che hanno dimostrato di fare la differenza nella comunità.

L’importanza del sostegno alle fondazioni

La presidente Colosimo ha dichiarato la necessità di garantire la continuità dei progetti già attivi, evidenziando come la legge debba adattarsi a supportare le strutture che hanno raggiunto risultati positivi. Il suo intervento si pone come obiettivo quello di evitare che il bene confiscato venga riassegnato, favorendo invece chi ha dimostrato di utilizzarlo in modo efficace per il bene della comunità. Le parole di Colosimo fanno eco a una crescente consapevolezza sulla necessità di attivare politiche di sostegno concreto per le realtà locali che operano in contesti difficili.

Un sostegno concreto per le famiglie

Durante l’incontro, Colosimo ha notato la presenza di giovani di diverse età, una testimonianza dell’importanza del servizio offerto dalla fondazione. Ha messo in rilievo come l’operato di ‘A voce de creature‘ rappresenti un grande supporto per i genitori, in particolare per quelli più giovani. La tranquillità di sapere che il proprio figlio è in buone mani offre un grande conforto ai familiari, contribuendo a creare un clima di fiducia e sicurezza. Questo tipo di intervento si rivela cruciale, soprattutto in un contesto urbano in cui le opportunità di socializzazione e crescita per i ragazzi possono essere limitate.

La necessità di un approccio collettivo

Colosimo ha enfatizzato l’importanza di un lavoro di squadra tra le istituzioni e i rappresentanti della società civile per garantire il benessere delle nuove generazioni. Ha messo in guardia contro la tentazione di far gravare tutto il peso della responsabilità su singole persone come don Luigi Merola, sottolineando come la costruzione di spazi aperti per la comunità debba essere una priorità. L’esperienza storica delle scuole aperte nel pomeriggio è emersa come un esempio da seguire, suggerendo che i progetti già discussi in passato debbano ora diventare realtà tangibili per offrire alternative valide e sicure ai giovani.

L’approccio multifattoriale proposto da Colosimo mira a costruire una rete di supporto che coinvolga tutte le parti interessate, affinché l’azione contro le mafie e le ingiustizie non distolga l’attenzione dalle necessità quotidiane di protezione e attenzione verso i più fragili. Il suo intervento richiede un cambio di passo, passando dalle parole ai fatti concretizzabili, creando così un contesto di collaborazione e crescita per la comunità napoletana.

Ultimo aggiornamento il 13 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano

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