Chiara Ferragni rinuncia al ricorso contro l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Chiara Ferragni rinuncia al ricorso contro l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Chiara Ferragni Rinuncia Al Ricorso Contro L'Autorità Garante Della Concorrenza E Del Mercato Chiara Ferragni Rinuncia Al Ricorso Contro L'Autorità Garante Della Concorrenza E Del Mercato
Chiara Ferragni rinuncia al ricorso contro l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - Gaeta.it

Chiara Ferragni, nota imprenditrice digitale, ha deciso di rinunciare al ricorso presentato al Tar del Lazio contro il provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Questa decisione fa seguito alla sanzione inflitta alle sue società, la Tbs Crew s.r.l. e la Fenice s.r.l, in relazione al caso del pandoro Balocco.

Rinuncia al ricorso: una svolta nell’iter legale

Nell’atto di rinuncia, redatto dagli avvocati delle società di Chiara Ferragni, si sottolinea il venir meno dell’interesse a continuare la battaglia legale contro il provvedimento contestato. Questa mossa rappresenta una svolta significativa nell’iter legale, con implicazioni dirette sulle sanzioni pecuniarie previste.

Le conseguenze della rinuncia

La sanzione amministrativa pecuniaria determinata per la Tbs Crew s.r.l. ammonta a 675mila euro, mentre per la Fenice s.r.l. a 400mila euro. È chiaro che queste somme rappresentano un onere finanziario non indifferente per l’imprenditrice digitale, che si troverà ora a doverle versare.

L’origine delle sanzioni: l’esposto del Codacons

La multa inflitta alle società di Chiara Ferragni è il risultato di un esposto presentato dal Codacons. L’associazione aveva sollevato dubbi sull’effettiva trasparenza della campagna di beneficenza denominata ‘Pink Christmas’, promossa dall’influencer.

La fine di una controversia legale

Con la decisione di rinunciare al ricorso, Chiara Ferragni mette termine a una lunga battaglia legale. Le implicazioni del provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, quindi, si concludono con la rinuncia ufficiale delle due società dell’imprenditrice digitale.

Approfondimenti

    Chiara Ferragni: Conosciuta come The Blonde Salad è una celebre imprenditrice digitale e fashion influencer italiana. È una delle figure più importanti nel mondo del fashion blogging e ha costruito un impero digitale che include la gestione di brand, collaborazioni con importanti case di moda e creazione di prodotti propri.

    Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato: È un organismo italiano indipendente responsabile della tutela della concorrenza e dei consumatori. Ha il compito di vigilare sul corretto funzionamento del mercato e di garantire che le regole vengano rispettate per evitare pratiche anticoncorrenziali.
    Tbs Crew s.r.l. e Fenice s.r.l.: Sono le società di proprietà di Chiara Ferragni coinvolte nella controversia legale riguardante la campagna di beneficenza.
    Balocco: È un’importante azienda italiana che produce dolci natalizi, tra cui il pandoro. Nel testo, il pandoro Balocco è coinvolto in relazione alla controversia legale.
    Codacons: È il Comitato per la difesa degli utenti contro gli abusi di allarmismo, una nota associazione italiana che si occupa della tutela dei consumatori. Ha presentato l’esposto che ha portato all’apertura del caso legale contro le società di Chiara Ferragni.
    La decisione di Chiara Ferragni di rinunciare al ricorso implica che dovrà affrontare le sanzioni pecuniarie inflitte alle sue società. La vicenda ha avuto un forte impatto mediatico, mettendo in luce la complessità delle dinamiche legali e commerciali che coinvolgono le figure pubbliche nel mondo digitale e influencer.

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