La nota imprenditrice digitale Chiara Ferragni ha deciso di non proseguire con il ricorso contro la multa da un milione di euro inflitta dall’Agcm, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Lo scandalo legato al pandoro Balocco, emerso nel dicembre 2023, ha subito un’inversione di rotta significativa. I legali della celebre influencer hanno formalmente rinunciato al ricorso presentato nel mese di febbraio contro l’ingente sanzione. La documentazione relativa alla rinuncia è stata depositata il 4 luglio presso il Tar del Lazio.
Le accuse e le conseguenze
Le società di proprietà di Chiara Ferragni, Fenice e Tbs Crew, sono state sanzionate a dicembre con un’ammenda di un milione di euro per la commercializzazione del pandoro “Pink Christmas”, lanciato sul mercato nel novembre 2022. L’accusa principale era quella di aver perpetrato una pubblicità ingannevole. L’Agcm riteneva che i consumatori fossero portati a credere che acquistando il dolce natalizio contribuissero a finanziare l’acquisto di un nuovo macchinario per cure terapeutiche presso l’Ospedale Regina Margherita di Torino, a favore dei bambini affetti da tumore. Tuttavia, si è scoperto che non vi era alcuna corrispondenza diretta tra il numero di pandori venduti e l’importo devoluto al progetto benefico.
Risvolti giudiziari e ulteriori indagini
Il Tribunale Civile di Torino ha confermato la scorrettezza della pratica commerciale nell’aprile scorso. A seguito di ciò, l’Agcm ha aperto un nuovo procedimento a carico dell’influencer e dell’azienda Dolci Preziosi per presunta ingannevolezza dei consumatori, simile a quanto accaduto con il pandoro natalizio. Secondo quanto riportato da fonti giornalistiche, riguardo alle uova di Pasqua brandizzate Ferragni non sono previste sanzioni e grazie a un accordo informale con l’Antitrust, il procedimento dovrebbe concludersi con “l’assunzione di impegni da parte delle società di Ferragni”.
Approfondimenti
- Chiara Ferragni
Chiara Ferragni è una nota imprenditrice digitale e influencer italiana, considerata una delle più influenti al mondo nel settore della moda e del lifestyle. Inizialmente famosa per il suo blog “The Blonde Salad”, ha costruito un impero digitale che comprende collaborazioni con importanti brand, una propria linea di abbigliamento e accessori, nonché una presenza costante sui social media con milioni di follower.
Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm)
L’Agcm è un’autorità indipendente italiana preposta a garantire la corretta concorrenza e a tutelare i consumatori. Ha il compito di vigilare sul rispetto delle regole in materia di concorrenza e mercato, nonché di sanzionare eventuali abusi e pratiche sleali da parte di imprese e aziende.
Balocco
Balocco è un’importante azienda italiana specializzata nella produzione di dolci e prodotti da forno. È conosciuta per la produzione di pandori e panettoni, particolarmente diffusi durante le festività natalizie in Italia.
Tar del Lazio
Il Tar del Lazio è il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, un organo giurisdizionale italiano con competenza sul territorio della regione Lazio. Si occupa di giudicare i ricorsi amministrativi contro le decisioni di enti pubblici, tra cui multe e sanzioni.
Fenice e Tbs Crew
Fenice e Tbs Crew sono due società di proprietà di Chiara Ferragni, coinvolte nella vicenda legata alla multa inflitta dall’Agcm.
Ospedale Regina Margherita di Torino
L’Ospedale Regina Margherita di Torino è un importante ospedale pediatrico italiano. Nella vicenda, è emerso che la commercializzazione del pandoro “Pink Christmas” non ha beneficiato direttamente il progetto benefico dell’ospedale come pubblicizzato.
Tribunale Civile di Torino
Il Tribunale Civile di Torino è un organo giurisdizionale italiano che si occupa di controversie civili. Ha confermato la scorrettezza della pratica commerciale legata al pandoro “Pink Christmas” lanciato da Chiara Ferragni e società.
Dolci Preziosi
Dolci Preziosi è un’azienda italiana famosa per la produzione di dolci e confetteria. È coinvolta nelle indagini dell’Agcm insieme a Chiara Ferragni per presunta ingannevolezza dei consumatori in relazione ai prodotti commercializzati.
In questa vicenda emerge la delicatezza relativa alle pratiche commerciali e alla corretta comunicazione verso i consumatori, evidenziando l’importanza della trasparenza e dell’etica nel mondo degli affari.
Ultimo aggiornamento il 4 Luglio 2024 da Marco Mintillo