Chiarimenti INPS sui contratti di lavoro per lavoratori extra nel settore turistico

Chiarimenti INPS sui contratti di lavoro per lavoratori extra nel settore turistico

L’INPS chiarisce l’applicazione della legge sui contratti di lavoro con lavoratori extra, esentando i datori di lavoro dal contributo addizionale per prestazioni brevi nel settore turistico.
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Chiarimenti INPS sui contratti di lavoro per lavoratori extra nel settore turistico - Gaeta.it

Il 14 marzo 2025, l’INPS ha diffuso un messaggio chiaro e dettagliato, il numero 913, riguardante l’applicazione della legge 28 giugno 2012, n. 92. Questa norma è stata successivamente modificata dalla legge 27 dicembre 2019, n. 160. L’argomento principale è il contributo addizionale relativo ai contratti di lavoro stipulati con i lavoratori extra, ovvero quelle figure professionali temporanee principalmente coinvolte nel settore del turismo e degli esercizi pubblici. L’ente previdenziale si è fatto carico di specificare i criteri di applicazione delle normative esistenti, per facilitare la comprensione da parte dei datori di lavoro.

Normativa sui lavoratori extra

La legge stabilisce chiaramente che il contributo addizionale non è applicabile ai contratti di lavoro con i “lavoratori extra”, ovvero quelli che riguardano servizi di breve durata, limitati a un massimo di tre giorni. Questo si riferisce in modo specifico al settore turistico, comprendente prestazioni brevi nel campo della ristorazione, dell’ospitalità e dei servizi correlati. I datori di lavoro, operando in questo contesto, non sono obbligati a versare il contributo addizionale NASpI per tali specifici contratti. La normativa è stata concepita per supportare un’agevole gestione delle risorse umane, facilitando l’assunzione di lavoratori temporanei in periodi di alta richiesta, senza gravare finanziariamente sulle aziende.

Le modalità di operatività di questa legge sono delineate accuratamente nei contratti collettivi di lavoro, che stabiliscono le condizioni per l’applicazione delle esenzioni. La chiarezza normativa mira a garantire che i datori di lavoro non si trovino in difficoltà per l’errata applicazione di obblighi contributivi, potendo così concentrare le loro energie sulla gestione efficace delle proprie attività, soprattutto durante le stagioni turistiche elevate.

Come recuperare il contributo addizionale

Relativamente ai datori di lavoro che, fino alla data della pubblicazione del messaggio, hanno versato erroneamente il contributo addizionale NASpI, è oggi previsto un procedimento di recupero. Per facilitare questo processo, l’INPS ha designato un codice causale, “L810”, da utilizzare per il recupero delle somme versate in eccesso. Questo recupero è consentito attraverso la compilazione dei flussi UNIEMENS nei tre mesi successivi alla comunicazione ufficiale dell’ente previdenziale, permettendo così di regolarizzare le posizioni contributive in modo sistematico. I datori di lavoro devono prestare attenzione durante la fase di registrazione al fine di evitare errori che possano compromettere la correttezza della dichiarazione contributiva.

Il corretto utilizzo del codice “L810” è cruciale per garantire una gestione senza intoppi delle pratiche burocratiche. Le aziende devono seguire metodi chiari di compilazione, così da ottenere una regolarizzazione facile e diretta. Non è solo un obbligo legale, ma rappresenta anche un passo importante per mantenere la salute finanziaria dell’azienda.

Modalità di compilazione del flusso UNIEMENS

Per i datori di lavoro che vogliono procedere con il recupero del contributo non dovuto, l’inserimento del codice causale “L810” è un passaggio imprescindibile nel flusso UNIEMENS. Questo codice funge da indicazione per il recupero della contribuzione secondo quanto stabilito dall’articolo 2, comma 30 della legge 92/2012. L’importanza di questo flusso UNIEMENS è fondamentale e deve essere presentato rigorosamente per i tre mesi successivi alla data in cui il messaggio è stato pubblicato.

È essenziale che i datori di lavoro seguano le linee guida per evitare disguidi e problematiche nelle dichiarazioni. La chiarezza nella compilazione garantisce che l’INPS possa elaborare le informazioni senza ritardi e senza la necessità di ulteriori chiarimenti. L’attenzione ai dettagli durante questa fase è essenziale per evitare sanzioni o errori che possano influenzare negativamente la posizione contributiva dell’azienda.

Regolarizzazione per lavoratori extra non più in forza

Qualora i lavoratori extra non risultassero più in forza , i datori di lavoro hanno l’obbligo di inviare un flusso di regolarizzazione che copra l’ultimo mese di attività del lavoratore. Anche in questo caso, il codice “L810” deve essere utilizzato per identificare il recupero della contribuzione non versata. Tale procedura è fondamentale per garantire un aggiornamento preciso delle posizioni contributive e assicurarsi che le informazioni dell’INPS siano sempre corrette.

La corretta gestione di queste pratiche è cruciale per i datori di lavoro, poiché consente di mantenere una relazione trasparente e positiva con l’INPS. Questo approccio non solo favorisce la regolarità contributiva, ma contribuisce anche a costruire una solida reputazione aziendale nel contesto del mercato del lavoro. Le nuove indicazioni dell’INPS, pertanto, si rivelano come strumenti utili per i datori di lavoro del settore turistico, fornendo un quadro più chiaro e pratico per la gestione dei contratti di lavoro con i lavoratori extra.

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