La notizia di un possibile aumento delle aliquote dell’addizionale regionale all’IRPEF ha suscitato un forte dissenso da parte della CIA-Agricoltori Italiani Abruzzo. Questo disegno di legge regionale n. 68/2025 è visto come un ulteriore peso fiscale per i cittadini, in particolare per il ceto medio e le famiglie già colpite da una pesante tassazione. Nicola Sichetti, Presidente della CIA Abruzzo, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo a tale misura.
Riflessioni sulla nuova legge regionale
Il disegno di legge n. 68/2025 prevede un incremento delle aliquote dell’addizionale regionale all’IRPEF, una decisione che, secondo Sichetti, non rispecchia le esigenze reali della popolazione abruzzese. Già alle prese con un carico fiscale significativo, i cittadini rischiano di subire un ulteriore svantaggio economico. Il mondo agricolo, in particolare, teme che tale incremento possa aggravare ulteriormente le difficili condizioni economiche delle famiglie e delle imprese locali.
Nel comunicato, Sichetti ha evidenziato come il provvedimento non sia accompagnato da un piano concreto di miglioramento dei servizi. Le problematiche legate al sistema sanitario regionale, come le lunghe liste d’attesa e le prestazioni insufficienti, continuano a rappresentare un nodo irrisolto. La percezione di una gestione inadeguata delle risorse contribuisce a far crescere il malcontento tra i cittadini, che si sentono trascurati.
Critiche al sistema sanitario regionale
Un aspetto centrale della questione è la mancanza di trasparenza nella destinazione delle risorse pubbliche. Sichetti ha fatto notare che, mentre è importante garantire risorse per il sistema sanitario, è altrettanto necessario che i cittadini comprendano come queste siano utilizzate. La scarsa qualità dei servizi e i disavanzi non chiariti accentuano la sfiducia nelle istituzioni regionali.
In questo periodo di crisi, le famiglie e le imprese abruzzesi, compresi gli agricoltori, sono già sotto pressione. L’aumento dell’addizionale IRPEF rischia di minare la loro capacità di spesa, compromettendo ulteriormente l’economia locale. La CIA ha quindi richiesto un confronto aperto e costruttivo con le istituzioni, invitando a valutare alternative più eque e sostenibili per il finanziamento dei servizi pubblici.
Appello alla regione per una revisione della legge
Alla luce di queste considerazioni, il Presidente Sichetti ha esortato la Regione Abruzzo a rivedere il disegno di legge in questione. È fondamentale adottare un approccio più dialogico, coinvolgendo le parti sociali in un confronto diretto. Solo così sarà possibile trovare soluzioni che possano garantire un equilibrio tra le esigenze finanziarie della regione e il benessere dei cittadini.
La richiesta di una consultazione più ampia si inserisce in un contesto di crescente criticità per l’economia abruzzese. Le associazioni di categoria e i rappresentanti del mondo agricolo attendono segnali dalla regione, sperando in una risposta che mostri reale attenzione alle istanze delle famiglie e delle imprese, fondamentali per la vitalità del territorio.