La mostra “Senzatomica – Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari” si prepara ad accogliere il pubblico a Chieti, presso l’Aula Magna dell’Università D’Annunzio in via dei Vestini. L’esposizione, che si inaugurerà il 2 dicembre, nasce in un contesto di crescente preoccupazione per la proliferazione delle armi nucleari nel mondo. Con un allestimento che contempla sedici pannelli informativi, la mostra si propone di far riflettere su un tema rilevante per la sicurezza globale e la pace.
Dettagli dell’inaugurazione della mostra
L’inaugurazione della mostra avrà luogo martedì 3 dicembre alle ore 10, e vedrà la presenza di importanti figure istituzionali. Sono stati invitati i sindaci di Chieti e Pescara, Diego Ferrara e Carlo Masci, insieme al rettore dell’Università D’Annunzio, Liborio Stuppia, e ai vescovi di Chieti e Pescara, Bruno Forte e Tommaso Valentinetti. La partecipazione di tali figure sottolinea l’importanza del tema affrontato e l’impegno della comunità locale per sensibilizzare la popolazione riguardo al rischio rappresentato dalle armi nucleari.
La mostra è realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università, coordinato dal Professor Stefano Trinchese, e sarà visibile fino al 13 dicembre 2024. Questo progetto si avvale anche del supporto della Professoressa Paola Pizzo, qui dedicata a realizzare un percorso che stimola riflessioni sull’impatto delle armi nucleari sulla vita delle persone.
Un’esperienza che invita alla riflessione
L’esposizione, che ha preso piede in un contesto di forti tensioni geopolitiche, ha l’ambizione di far comprendere ai visitatori le conseguenze devastanti dell’uso delle armi nucleari. Attraverso i pannelli espositivi, l’iniziativa propone un viaggio che permette di esaminare il passato e di interrogarsi sul futuro. L’allestimento è progettato per coinvolgere il pubblico e per spingerlo a considerare il potenziale che ogni persona possiede nel contribuire a un mondo senza armi letali.
Recentemente, la questione delle armi nucleari è tornata alla ribalta, in particolare a causa delle continue minacce di ricorso a tali armamenti. La mostra “Senzatomica” si inserisce in questo dibattito, cercando di promuovere una discussione consapevole e informata sui pericoli legati alla proliferazione di ordigni di distruzione di massa.
Il supporto di Soka Gakkai e la campagna per la pace
L’iniziativa è promossa e finanziata dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, un’organizzazione attiva nella diffusione dei valori buddisti e nella promozione di una cultura di pace. Fondato sulla tradizione di Nichiren Daishonin, questo movimento ha come obiettivo principale la sensibilizzazione rispetto alla minaccia rappresentata dalle armi nucleari. “Senzatomica” non è solo una semplice mostra; è parte di una campagna più ampia che invita a creare una nuova consapevolezza collettiva.
Dal 2011, la mostra ha fatto tappa in oltre 80 comuni italiani, raggiungendo quasi 400mila visitatori. Inoltre, “Senzatomica” è riconosciuta come uno dei principali partner italiani di ICAN – International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, vincitrice del premio Nobel per la Pace nel 2017. Questo impegno in campo internazionale evidenzia l’importanza di unire le forze contro la minaccia delle armi nucleari, mirando alla costruzione di un futuro più sicuro per le generazioni a venire.
Un movimento globale per il cambiamento
L’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai rappresenta una parte significativa della Soka Gakkai Internazionale, uno dei movimenti buddisti laici più diffusi al mondo, con oltre 12 milioni di membri in 192 paesi. In Italia, è riconosciuto come una delle fedi dal Parlamento, con una legge approvata nel 2016 che conferma il suo status. Con oltre 90.000 praticanti, l’istituto è attivamente coinvolto in iniziative per la promozione di obiettivi di sviluppo sostenibile e per la sensibilizzazione sulla necessità di abolire le armi nucleari a livello globale.
Grazie a tale impegno, “Senzatomica” rappresenta una voce importante nella lotta per un mondo libero da conflitti devastanti, invitando tutti a prendere parte a una riflessione profonda e necessaria.
Ultimo aggiornamento il 23 Novembre 2024 da Donatella Ercolano