Chieti pubblica bando per la gestione triennale dello stadio comunale Guido Angelini con focus su apertura e manutenzione

Chieti pubblica bando per la gestione triennale dello stadio comunale Guido Angelini con focus su apertura e manutenzione

Chieti lancia il bando per la gestione triennale dello stadio Guido Angelini, puntando a garantire apertura, manutenzione e servizi di qualità per rilanciare lo sport e coinvolgere la comunità locale.
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Chieti ha pubblicato un bando per affidare la gestione triennale dello stadio comunale Guido Angelini, con l’obiettivo di rilanciare gli impianti sportivi cittadini garantendo manutenzione, apertura regolare e servizi qualificati per la comunità. - Gaeta.it

La città di Chieti avvia una fase cruciale per il futuro dell’impiantistica sportiva: è stato infatti pubblicato l’avviso pubblico per l’affidamento della gestione triennale dello stadio comunale Guido Angelini, una struttura centrale per lo sport locale. Questo passo segna un importante risultato nell’ambito di un progetto più ampio volto a garantire l’utilizzo e la cura degli impianti sportivi cittadini, permettendo alle associazioni e ai cittadini di usufruirne apertamente e con regolarità. La manifestazione di interesse per partecipare al bando dovrà essere presentata entro 20 giorni dalla pubblicazione.

l’affidamento della gestione dello stadio è una tappa significativa per chieti

Lo stadio comunale Guido Angelini rappresenta da tempo un punto di riferimento per la comunità sportiva di Chieti. La pubblicazione della determina a contrarre e l’avviso sulla piattaforma Tuttogare mostrano come l’amministrazione comunale abbia lavorato con costanza per risolvere situazioni complesse e stagnanti del passato. La gestione dell’impianto è stata a lungo oggetto di difficoltà, complice un vuoto amministrativo che ha impedito un’adeguata manutenzione e regolamentazione degli accessi e delle attività. Questo bando conferma la volontà di riavviare un percorso di rilancio sotto diversi punti di vista: gestione, operatività e manutenzione.

L’ente locale ha fissato nel documento di gara i criteri precisi a cui dovrà attenersi il concessionario, definendo obblighi e responsabilità che riguardano l’apertura regolare al pubblico, la cura dell’infrastruttura e la pianificazione delle attività sportive. È la parte operativa di un disegno strategico più ampio, che coinvolge tutti gli impianti comunali, ognuno con priorità simili ma con caratteristiche proprie. Lo stadio rappresenta, però, uno dei poli più importanti, anche per valore simbolico: l’Angelini non è solo un luogo per le competizioni sportive, ma un monumento identitario per la città.

il contesto amministrativo e la visione dell’assessore allo sport

L’assessore allo Sport, Manuel Pantalone, ha voluto chiarire la portata di questo passaggio, sottolineandone le difficoltà superate. Gli anni passati hanno lasciato un’eredità pesante, soprattutto per l’assenza di una governance stabile e per la necessità di intervenire nei conti comunali, compromessi dalle gestioni precedenti. Questo bando nasce da una gestione che mira a risanare le casse pubbliche, senza però rinunciare alla cura degli spazi dedicati allo sport. L’obiettivo è bilanciare esigenze economiche e la necessità di rendere gli impianti fruibili.

Pantalone ha espresso anche la volontà di non gravare sulla collettività: il futuro gestore dovrà assicurare servizi qualificati, manutenzione puntuale e una programmazione attenta delle attività, in modo da non pesare sui bilanci pubblici. La presentazione di questo avviso pubblico rappresenta una svolta rispetto a una situazione precedente, fatta di chiusure e prolungati periodi di inattività degli impianti cittadini. Queste criticità sono state superate con un percorso che ora mira a stabilizzare la situazione e a garantire continuità agli utenti.

la procedura e gli obblighi per il futuro concessionario

La manifestazione d’interesse dovrà arrivare entro 20 giorni, dopo di che scatterà la procedura negoziata. Il Comune di Chieti ha previsto un iter che assicuri trasparenza e merito nei criteri di scelta. Le regole sono indicate nel dettaglio nella determina a contrarre, che dispone condizioni precise per il concessionario designato. Il gestore sarà chiamato ad assicurare non solo l’apertura regolare dello stadio, ma anche la manutenzione ordinaria e straordinaria, così come la qualità dei servizi offerti.

Durante il periodo di affidamento triennale, il soggetto incaricato dovrà lavorare per mantenere l’impianto accessibile e ordinato. Questo implica un coinvolgimento diretto nella gestione quotidiana, nella programmazione degli eventi e nell’organizzazione delle attività sportive e ricreative. Uno degli obiettivi è accelerare una trasformazione positiva che renda lo stadio un punto di riferimento stabile per la città e le associazioni locali. La cura della struttura dovrà essere coerente e perseverante nel tempo, e il sistema di controlli previsto metterà al riparo il Comune da disservizi o inefficienze.

lo sport a chieti: un diritto, un’opportunità per la comunità

Nel discorso dell’assessore Pantalone emerge la volontà di considerare lo sport come un presidio educativo e sociale. L’organizzazione di eventi sportivi e la gestione degli spazi comunali devono rispondere a questa filosofia. Chieti intende favorire l’accesso allo sport per tutta la cittadinanza, rimuovendo ostacoli e creando occasioni di partecipazione diffusa. Non a caso si parla di una rete di impianti che restano aperti e funzionali, in grado di sostenere le associazioni e i cittadini.

Lo stadio Angelini, quindi, non è solo un punto dove si svolgono manifestazioni agonistiche, ma diventa simbolo di un impegno più ampio verso la promozione del benessere fisico e sociale. Questa visione si traduce in un progetto concreto, avviato oggi con la pubblicazione del bando. Il futuro gestione dovrà tradurre questa missione in azioni pratiche, garantendo un’offerta di strutture adeguate e un supporto costante alle attività sportive che coinvolgono tutte le fasce di età della popolazione.

L’attenzione alla manutenzione e alla gestione delle strutture sportive dimostra come la città voglia ripartire da basi solide, imparando dagli errori del passato. Chiudere le strutture per lungo tempo ha avuto effetti negativi, non solo sul piano tecnico ma anche per la comunità che resta senza spazi per lavorare e divertirsi. Ora è il momento di invertire questa tendenza, considerare lo sport un investimento sociale e costruire un ambiente nel quale tutti possano partecipare e crescere.

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