Chiusa l'attività dell’asilo nido "Gino Strada" a Cerveteri: la posizione della Cooperativa Filef

Chiusa l’attività dell’asilo nido “Gino Strada” a Cerveteri: la posizione della Cooperativa Filef

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Chiusa l'attività dell’asilo nido "Gino Strada" a Cerveteri: la posizione della Cooperativa Filef - Gaeta.it Fonte foto: baraondanews.it

La recente chiusura anticipata dell’asilo nido comunale “Gino Strada” di Cerveteri ha sollevato polemiche e preoccupazioni, portando la Cooperativa Filef, gestore della struttura, a fornire una dettagliata risposta. Questa decisione dell’amministrazione, motivata da condizioni climatiche sfavorevoli e dalle risultanze di controlli effettuati dall’ASL, ha acceso un dibattito circa la sicurezza e l’adeguatezza delle strutture dedicate all’infanzia.

La chiusura: motivazioni e implicazioni

Circostanze della chiusura

Il provvedimento di chiusura dell’asilo nido “Gino Strada” è stato emesso dalla Sindaca Elena Gubetti in seguito a verifiche delle autorità sanitarie. L’ordinanza fa riferimento alla presenza di alte temperature e un microclima considerato inadeguato per le attività didattiche ed educative. Questi fattori hanno costretto all’interruzione dell’attività, sollevando interrogativi sulla gestione delle strutture scolastiche comunali.

La decisione ha portato a una riflessione approfondita sulla sicurezza degli ambienti in cui si svolgono le attività per i più piccoli. La Cooperativa Filef ha sottolineato come la chiusura sia un risultato diretto dell’“inadeguatezza strutturale” dell’edificio, il quale, fin dal suo collaudo, non ha mai avuto un impianto di raffreddamento funzionante. Questa situazione ha creato una condizione sfavorevole per il benessere dei bambini e degli operatori.

Critiche alla struttura e gestione del caldo

La Cooperativa Filef ha evidenziato di avere segnalato nei mesi precedenti al Comune di Cerveteri la problematica ambientale legata alla temperatura, già a partire dalla prima estate di attività del nido. Nonostante ciò, le misure correttive non sono state realizzate. La cooperativa ha cercato di attenuare gli effetti del calore, utilizzando apparecchiature refrigeranti temporanee e implementando pratiche di sicurezza come giochi con l’acqua e rifornimenti d’acqua per i bambini. Tuttavia, l’insufficienza delle strutture ha reso queste iniziative insufficienti per garantire un ambiente sicuro e salubre.

La posizione della Cooperativa Filef

Risposta della cooperativa

In risposta all’ordinanza di chiusura, la Cooperativa Filef ha espresso profondo rammarico per la situazione, sostenendo come non si tratti di una decisione dettata da una mancanza di impegno nella gestione del nido. Hanno chiaramente affermato che, in qualità di gestore, non hanno la facoltà di effettuare interventi strutturali e che, quindi, si trovano in una posizione svantaggiata rispetto sia alle famiglie coinvolte che alle istituzioni comunali.

La cooperativa ha descritto l’anno educativo come caratterizzato da una “buona gestione” del servizio, sottolineando il progresso e il supporto offerti ai bambini durante il loro percorso di crescita. La Filef ha lavorato a stretto contatto con le famiglie, impegnandosi a garantire un ambiente di crescita sano e affettuoso, ma ora si trova a dover affrontare le conseguenze di scelte che esulano dal loro controllo.

Riflessioni sull’impatto sociale

La chiusura dell’asilo “Gino Strada” non colpisce solo la Cooperativa Filef, ma anche le famiglie dei bambini, che ora si trovano a cercare alternative per la custodia e l’educazione dei propri piccoli. Queste dinamiche pongono interrogativi sulle politiche di investimento e manutenzione delle strutture pubbliche e sulla responsabilità amministrativa in merito alla sicurezza degli ambienti per l’infanzia. Lo scenario attuale richiede una valutazione attenta e misure adeguate da parte delle istituzioni locali per prevenire il ripetersi di simili situazioni in futuro.

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