La situazione della sicurezza stradale a Latina è nuovamente sotto i riflettori in seguito a un drammatico incidente che è costato la vita a Armando Mango, 38 anni, avvenuto all’incrocio tra via del Lido e via Nascosa. A distanza di sole 48 ore dalla tragedia, l’Associazione familiari e vittime della Strada ha lanciato un appello per la chiusura della rotatoria, già coinvolta in incidenti fatali in passato. L’incidente ha suscitato forti reazioni da parte della comunità locale e delle autorità.
La dinamica dell’incidente fatale
L’incidente mortale si è verificato nelle prime ore di sabato, quando la vettura guidata da Mango ha impattato violentemente con lo spartitraffico, per poi schiantarsi contro un muretto in cemento armato rivestito di travertino che delimita la rotatoria. Le circostanze del sinistro sono simili a quelle che, un mese prima, avevano portato alla morte di Umberto Rufo, un motociclista che ha perso la vita in un incidente avvenuto nello stesso punto. Gli avvocati e i familiari delle vittime hanno sollecitato indagini approfondite riguardo entrambi gli eventi, ponendo particolare attenzione sulla sicurezza del tratto stradale.
Questa serie di incidenti ha messo in luce un crescente allarme tra i residenti e le autorità locali, evidenziando la necessità di misure immediate per prevenire ulteriori tragedie. Gli esperti sottolineano che la progettazione e la manutenzione delle infrastrutture stradali devono essere allineate con gli standard di sicurezza, altrimenti, il rischio di incidenti continuerà a gravare sulle vite degli automobilisti e dei pedoni.
Reazioni dalle autorità e richieste di intervento
A seguito della tragica segnalazione dell’incidente, il Comune di Latina ha avviato una pianificazione di interventi per aumentare la sicurezza della rotatoria, con misure previste per il mese di settembre. Tuttavia, questa risposta è stata considerata tardiva da molti membri della comunità, specialmente dopo che un altro incidente mortale ha scosso la zona. Emiliano Licata, consigliere comunale dell’Udc, ha pubblicato una nota in cui esprime preoccupazione per le “criticità strutturali che non si possono più ignorare”.
Il presidente dell’Associazione familiari e vittime della Strada, Giovanni delle Cave, ha esortato a un’azione più decisa, richiedendo la chiusura della rotatoria considerata “il luogo della morte”. Egli ha evidenziato che è necessario mettere in sicurezza l’area il prima possibile e sottolineato che le responsabilità dell’ente gestore della strada devono essere accertate.
Le responsabilità e la richiesta di sequestro
Delle Cave ha invocato anche un provvedimento di sequestro della rotatoria, garantire che tutte le eventuali violazioni e inadempienze siano esaminate con serietà. “Le morti di tre persone sono morte annunciate, prevedibili e a maggior ragione evitabili”, ha dichiarato. L’intento è di evidenziare le inadempienze da parte di chi è responsabile della sicurezza stradale. Un evento di tale gravità, come l’incidente che ha coinvolto Mango e le precedenti tragedie, deve sollecitare una reazione immediata da parte di coloro che hanno il dovere di garantire la sicurezza per tutti gli utenti della strada.
A questo punto, l’associazione ha sottolineato la necessità di una responsabilità concreta da parte degli organi preposti al controllo delle infrastrutture, lasciando intendere che ogni giorno che passa senza misure di sicurezza adeguate rappresenta un rischio considerevole per la comunità. La situazione richiede un’attenzione urgente e un impegno serio da parte delle autorità locali per evitare che altri incidenti simili possano sconvolgere ulteriormente la vita dei cittadini di Latina.