Chiusura negativa per Piazza Affari prima della Pasqua: il mercato reagisce al taglio dei tassi Bce

Chiusura negativa per Piazza Affari prima della Pasqua: il mercato reagisce al taglio dei tassi Bce

Piazza Affari chiude in calo dello 0,24% a causa della cautela degli investitori e del taglio dei tassi da parte della BCE, con performance negative nel settore luxury e bancario.
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Nell'ultima seduta prima di Pasqua, Piazza Affari ha visto un calo dell'indice Ftse Mib (-0,24% a 35.980 punti) in seguito al taglio dei tassi della Banca Centrale Europea. Limitati scambi da 2,55 miliardi di euro e diminuzione dello spread Btp-Bund a 117,6 punti. Settori in difficoltà includono il lusso e le banche, mentre il settore energet - Gaeta.it

Nell’ultima seduta di contrattazione prima del ponte di Pasqua, Piazza Affari ha registrato un calo dell’indice Ftse Mib, che ha terminato la giornata a 35.980 punti, in calo dello 0,24%. Questo ribasso arriva in concomitanza con l’annuncio del taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea . Gli scambi sono stati limitati, con un valore di circa 2,55 miliardi di euro, un dato che riflette la cautela degli investitori in prossimità delle festività. Inoltre, lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi ha visto una diminuzione, attestandosi a 117,6 punti, con il rendimento italiano in calo di 5,1 punti al 3,64% e quello tedesco che si è posizionato al 2,46%.

Performance delle aziende: segni di debolezza nel settore luxury e bancario

Moncler ha evidenziato una prestazione debole, chiudendo a -2,51% subito dopo la pubblicazione dei bilanci. Anche Iveco ha registrato un calo, scendendo del 2% per il secondo giorno consecutivo, a cui si sono uniti Leonardo e Fincantieri, con decrementi rispettivamente di -0,6% e -0,48%. A colpire il settore bancario è stato il ribasso dei tassi nell’Eurozona. Le azioni di Banco Bpm hanno perso l’1,61%, Popolare Sondrio ha visto un ribasso dell’1,59%, seguite da Bper con -1,48%, Unicredit a -1,44% e Mps con una perdita dell’1,34%. In questo contesto, gli azionisti hanno approvato in assemblea l’aumento di capitale a sostegno dell’Offerta Pubblica di Sottoscrizione su Mediobanca, che ha visto un leggero progresso, con un incremento dello 0,1%.

Settore energetico in crescita grazie ai prezzi del greggio

Il mercato energetico ha mostrato segnali di positività, influenzato dall’impenna del prezzo del greggio. Il Wti ha guadagnato il 3,6%, portandosi a 64,72 dollari al barile. Questo ha avuto ripercussioni positive su alcune delle principali aziende del settore: Saipem ha chiuso con un incremento del 2,17% ed Eni ha registrato un aumento del 0,8%. La situazione ha generato acquisti anche per altre società, tra cui Poste, che ha visto un progresso dell’1,23%, Enel , A2a , Nexi e Stellantis, che ha guadagnato lo 0,75%. Stellantis, in particolare, ha messo in atto un rialzo complessivo del 7,8% dall’11 aprile, da quando è stata rivelata una tregua sui dazi automobilistici.

Valutazione finale delle performance borsistiche

Ulteriori aziende hanno viaggiato in positivo durante l’ultima seduta, come Inwit con un incremento dello 0,7%, Italgas a +0,65%, Snam con +0,64%, Fineco che ha chiuso a +0,59% e Tim a +0,5%. Dall’altra parte, il mercato ha visto anche alcuni titoli in difficoltà, con Cucinelli in calo dello 0,76%, Stm perdente del 0,6% e Tenaris giù dello 0,48%. La chiusura di Piazza Affari prima della Pasqua offre uno spaccato significativo delle dinamiche attuali del mercato, riflettendo le preoccupazioni legate al contesto economico europeo e alle decisioni della Bce.

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