ciclopedalata tra uliveti e arte longobarda in umbria, appuntamento a fine aprile 2025

ciclopedalata tra uliveti e arte longobarda in umbria, appuntamento a fine aprile 2025

Un percorso cicloturistico in Umbria unisce natura, storia e siti longobardi UNESCO, promuovendo mobilità sostenibile e valorizzando il patrimonio culturale attraverso visite guidate e servizi dedicati.
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Un'iniziativa cicloturistica in Umbria collega la cultura longobarda con paesaggi naturali e siti UNESCO, promuovendo un turismo sostenibile tra Assisi e Spoleto lungo un percorso di circa 50 km tra uliveti, frantoi storici e monumenti storici. - Gaeta.it

Un’iniziativa originale collega la cultura longobarda con il cicloturismo in Umbria proponendo un percorso tra natura, storia e monumenti riconosciuti dall’Unesco. L’evento “La Longobarda”, promosso dall’Associazione Italia Langobardorum per domenica 27 aprile 2025, guida appassionati e turisti lungo una pedalata di quasi 50 chilometri nella fascia olivetata tra Assisi e Spoleto, arricchita da soste in frantoi storici e visite a due importanti siti longobardi.

il percorso ciclabile tra uliveti e monumenti di epoca longobarda

Partendo da Trevi, borgo noto per i suoi uliveti secolari, i partecipanti attraverseranno un paesaggio rurale caratteristico della fascia olivetata umbra che aspira al riconoscimento Unesco per il suo valore paesaggistico e culturale. Il tragitto di circa 49 chilometri offre soste previste nel Frantoio Gaudenzi e presso il Frantoio Il Poggiolo di Monini. Queste tappe permettono un’anteprima sulle tecniche di produzione dell’olio extravergine d’oliva, elemento chiave della cultura agricola locale.

visite ai monumenti longobardi riconosciuti dall’Unesco

La ciclopasseggiata prosegue con la visita a due monumenti longobardi che fanno parte del sito seriale Unesco “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere ”. Il primo è il Tempietto del Clitunno a Campello sul Clitunno, un piccolo edificio di culto del periodo longobardo che, nel tempo, ha subito interventi di ristrutturazione armonici con l’originale struttura e decorazioni nuove. Il secondo sito è la basilica di San Salvatore a Spoleto, una costruzione di rilievo per il linguaggio architettonico di ispirazione classica latina, che conferma la profonda influenza culturale dell’epoca.

una iniziativa per unire turismo lento e valorizzazione della storia

Dietro “La Longobarda” c’è un progetto che mette in evidenza la mobilità sostenibile come strumento per immergersi nel territorio e nella storia. L’Associazione Italia Langobardorum sostiene il cicloturismo non solo come attività sportiva ma come modo per conoscere dal vivo un patrimonio ambientale e culturale, riducendo l’impatto ambientale e garantendo una fruizione più autentica. La bicicletta diventa dunque il mezzo migliore per scoprire gli angoli nascosti della regione, sfiorando i luoghi chiave della civiltà longobarda.

un progetto nazionale di ampio respiro

Questa iniziativa si inserisce nell’ambito di un progetto più ampio nazionale dal nome “Longobards in Italy. Heritage For All. Cycling through art and history”, approvato dal Ministero del Turismo. Obiettivo è ampliare l’offerta cicloturistica con nuovi servizi e itinerari che collegano i maggiori siti longobardi italiani, creando un sistema di promozione che incentivi l’uso della bicicletta per visitare beni storico-artistici.

il patrimonio longobardo come filo conduttore tra diverse regioni

I luoghi protagonisti del progetto nazionale non si limitano all’Umbria. Il patrimonio longobardo si snoda tra diverse regioni italiane e comprende siti importanti come la Gastaldaga e il complesso episcopale a Cividale del Friuli, in Friuli Venezia Giulia, e il santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo, in Puglia.

Al nord troviamo il monastero di San Salvatore-Santa Giulia a Brescia, il castrum con la torre di Torba e la chiesa di Santa Maria Foris Portas a Castelseprio e Torba in provincia di Varese. Tornando in Umbria e Campania, oltre alla basilica di San Salvatore a Spoleto e al tempietto del Clitunno, c’è il complesso di Santa Sofia a Benevento. Questi siti raccontano il periodo longobardo tra il VI e l’VIII secolo, un’epoca cruciale per la formazione dell’identità storica italiana attraverso arte e architettura.

il progetto italia langobardorum tra accoglienza e nuove tecnologie

A spiegare i contenuti dell’iniziativa è Rosa Palomba, presidente dell’associazione, che sottolinea come il progetto si sviluppi con diverse azioni coordinate. Verranno realizzati centri di accoglienza e informazione dotati di tecnologie multimediali pensate per tutti, anche per chi ha esigenze di accessibilità. Questi spazi saranno fondamentali per fornire indicazioni, promuovere eventi, mostrare prodotti locali e facilitare la visita ai siti UNESCO collegati.

servizi e infrastrutture per il cicloturismo

Parallelamente sono previsti punti cycle-friendly, attrezzature pensate per ciclisti con servizi come riparazioni, ricariche e deposito biciclette. Gli itinerari ciclabili saranno studiati per connettere tra loro i siti longobardi e altre eccellenze culturali e naturali delle regioni coinvolte, offrendo un’esperienza turistica integrata.

La comunicazione del progetto mira a raccontare le connessioni tra i vari luoghi, accompagnando i visitatori in un percorso che unisce storia, arte e natura. Il messaggio è chiaro: la bicicletta apre nuove prospettive per conoscere il passato, vivendo il presente in modo sostenibile e immerso nell’ambiente.

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