Cimitero Monumentale di Poggioreale: L’abbandono e l’indifferenza colpiscono la memoria napoletana

Il Cimitero Monumentale di Poggioreale a Napoli versa in grave degrado e abbandono, suscitando indignazione tra i cittadini e famiglie dei defunti, mentre l’amministrazione locale sembra incapace di intervenire.
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Cimitero Monumentale di Poggioreale: L'abbandono e l'indifferenza colpiscono la memoria napoletana - Gaeta.it

Il Cimitero Monumentale di Poggioreale, uno dei luoghi simboli di Napoli, sta vivendo un periodo di profondo degrado e abbandono, con l’erba alta che soffoca le lapidi e crea un’atmosfera di desolazione. Questo importante sito, che rappresenta la storia e la cultura di migliaia di napoletani, si trasforma in un labirinto in cui il silenzio e l’inevitabile tristezza prevalgono, suscitando indignazione tra i familiari delle persone sepolte e i cittadini interessati.

Il degrado nel cimitero monumentale

Alcune aree del Cimitero Monumentale di Poggioreale presentano uno stato di abbandono che lascia senza parole. L’erba alta si estende ovunque, nascondendo le lapidi e rendendo difficile la visita ai luoghi di sepoltura. Le sedie sono divelte, le panchine arrugginite e i resti di cancellate fatiscenti disegnano un quadro che grida vendetta al rispetto e alla dignità che meritano i defunti. Questo scenario preoccupante non rappresenta solo un oltraggio alla memoria di chi ha vissuto, ma riporta alla luce anche il tema dell’inefficienza nella gestione degli spazi sacri della città.

La reazione dell’amministrazione locale

L’assessore Santagada ha sollevato la voce in merito a questa delicata situazione, descrivendo il cimitero come un “gioiello” della città. Le sue dichiarazioni, però, paiono perdersi nel silenzio, incapaci di smuovere l’operato di chi, da tempo, ha la responsabilità di vigilare sul decoro di questi luoghi. “Il Cimitero Monumentale è un luogo di storia e di arte”, ha affermato l’assessore, ma le parole non sembrano trovare eco tra le autorità. La mancanza di azioni concrete per il ripristino e la manutenzione si traduce in un lento oblio che colpisce la memoria collettiva di Napoli e dei suoi abitanti.

La voce dei cittadini

La rabbia e l’indignazione dei cittadini, soprattutto in prossimità della commemorazione dei defunti, si fa sentire con maggiore intensità. Maurizio Boddi, vicepresidente del Comitato “Resurrezione”, ha espresso il suo dolore: “È una vergogna! I nostri cari riposano in un luogo che sembra dimenticato da Dio e dagli uomini”. Le parole di Boddi colpiscono nel cuore, riflettendo il sentimento di chi si sente impotente di fronte a un degrado che porta con sé non solo la perdita fisica dei propri cari, ma anche quella del rispetto e della memoria.

L’esperienza dei familiari

Chi visita il cimitero per omaggiare i propri defunti vive un dramma profondo. Maria, una residente di Napoli, con gli occhi pieni di lacrime, condivide il suo dolore: “Vengo qui ogni giorno, ma mi sembra di parlare al muro. Nessuno mi dà una risposta”. La solitudine e l’abbandono sono sentimenti che accompagnano chi deve affrontare la perdita, specialmente quando il luogo di riposo dei loro cari è trascurato e inaccessibile. L’immagine del Cimitero Monumentale, carico di storie e memorie, viene offuscata dall’indifferenza, relegandolo a un limbo in cui le esperienze non possono essere condivise e le storie non possono essere raccontate.

La ferita nel cuore del cimitero

In mezzo a tutto questo caos e desolazione, spicca la tensostruttura che ospita i resti recuperati dopo i crolli, un simbolo tangibile della situazione critica in cui versa il cimitero. Questa struttura non solo rappresenta una ferita aperta nel cuore di chi visita il luogo, ma evidenzia anche la vulnerabilità di un sito che viene trascurato, costringendo le famiglie a sopportare un dolore che si somma a quello della perdita. Nel Cimitero Monumentale di Poggioreale, le storie di migliaia di persone attendono in silenzio, sperando che un giorno qualcuno decida di ascoltarle e di restituire a questo luogo il rispetto e la dignità che merita.

Ultimo aggiornamento il 31 Ottobre 2024 da Laura Rossi

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