Cinquanta comuni marchigiani in difficoltà: a rischio il finanziamento per le piccole amministrazioni

Cinquanta comuni marchigiani in difficoltà: a rischio il finanziamento per le piccole amministrazioni

I piccoli comuni marchigiani affrontano gravi difficoltà a causa dei tagli della legge di bilancio, con sindaci che chiedono un dialogo urgente con il Governo per garantire servizi essenziali e sostenere le comunità.
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Cinquanta comuni marchigiani in difficoltà: a rischio il finanziamento per le piccole amministrazioni - Gaeta.it

La situazione dei piccoli comuni marchigiani è diventata critica a causa dei recenti tagli previsti dalla legge di bilancio. Il presidente di Anci Marche, Marco Fioravanti, ha evidenziato le difficoltà che affrontano cinquanta comuni con una popolazione inferiore ai mille abitanti. La vicenda, che coinvolge municipi di vari territori, ha attirato l’attenzione sia dei sindaci locali che del Governo, il quale è stato interpellato per risolvere queste problematiche.

Comuni coinvolti e impatto della legge

Secondo quanto riferito da Anci Marche, i cinquanta comuni a rischio si distribuiscono in diverse province della regione. Nello specifico, vi sono 17 comuni nella provincia di Macerata, 15 in quella di Fermo, 10 a Pesaro-Urbino, 6 ad Ascoli Piceno e 2 ad Ancona. La legge 207 del 31 dicembre 2024, che blocca finanziamenti essenziali per le piccole realtà locali, mette in difficoltà queste amministrazioni, già provate da crisi economiche e demografiche.

Questa situazione suscita una forte preoccupazione tra i sindaci, i quali temono che il taglio ai fondi possa compromettere la loro capacità di fornire servizi indispensabili ai cittadini. La riduzione delle risorse si traduce infatti in una diminuzione delle opportunità per investire in infrastrutture e servizi pubblici, elementi cruciali per mantenere una buona qualità della vita nelle aree più remote e meno popolate.

L’importanza del dialogo con il Governo

Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno, ha sottolineato l’importanza dell’interazione con il Governo per affrontare questa sfida. Secondo lui, Anci Marche rappresenta l’unione di tutti i comuni marchigiani, indipendentemente dalle loro dimensioni. Durante incontri recenti con i sindaci dei comuni colpiti, Fioravanti ha raccolto vari appelli e richieste, evidenziando che il supporto da Roma è fondamentale per trovare soluzioni praticabili.

I sindaci, che svolgono un ruolo cruciale come riferimenti istituzionali sul territorio, devono avere la possibilità di garantire servizi minimi ai cittadini. In questo contesto, la comunicazione con le istituzioni nazionali diventa un passaggio essenziale per garantire che le necessità delle piccole realtà vengano considerate e affrontate.

Progetti per contrastare lo spopolamento e ricostruire

Oltre al tema del finanziamento, il presidente di Anci Marche ha messo in evidenza lo sforzo fatto dai comuni marchigiani per contrastare lo spopolamento, specialmente nelle aree collinari e montane. La ricostruzione post-sisma e la necessità di revitalizzare i centri abitati sono sfide che richiedono risorse adeguate. Senza un intervento tempestivo e concreto, i comuni rischiano di non riuscire a sostenere le proprie comunità.

Il dialogo con il Governo si prefigge quindi l’obiettivo di garantire che i fondi necessari per la ricostruzione e il sostegno alle piccoli amministrazioni siano mantenuti e possibilmente incrementati. Questo è un passo cruciale per garantire la sopravvivenza di questi comuni e per evitare che la loro situazione possa ulteriormente deteriorarsi.

Il sostegno ai piccoli comuni non è solo una questione di bilancio; riguarda la qualità della vita delle persone che vi abitano, la preservazione delle tradizioni locali e lo sviluppo di un futuro sostenibile nelle Marche. La mobilitazione dei sindaci e l’attenzione verso un’interlocuzione con il Governo sono ora più che mai vitali.

Ultimo aggiornamento il 4 Febbraio 2025 da Elisabetta Cina

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