Cinque anni dalla chiusura dell'altoforno a Servola: un incontro per riflettere sul passato industriale

Cinque anni dalla chiusura dell’altoforno a Servola: un incontro per riflettere sul passato industriale

Il 8 aprile 2025, Trieste ricorda la chiusura della Ferriera di Servola con un incontro e una mostra, riflettendo sulle trasformazioni economiche e sociali avvenute negli ultimi cinque anni.
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Cinque anni dalla chiusura dell'altoforno a Servola: un incontro per riflettere sul passato industriale - Gaeta.it

Nel 2020, l’industria dell’acciaio triestina ha segnato un’epoca con la chiusura definitiva dell’altoforno della Ferriera di Servola. Un evento che ha segnato un cambiamento cruciale non solo per l’economia locale, ma anche per il tessuto sociale e ambientale della zona. Questo 9 aprile segna il quinto anniversario e per l’occasione si terrà un incontro per discutere le trasformazioni avvenute nel corso di questi anni. L’evento, intitolato “La Ferriera di Trieste, frammenti di una fine?”, si svolgerà all’Antico Caffè San Marco, il 8 aprile 2025, alle 18.00.

Un incontro per riflettere sul cambiamento

Durante l’incontro, esperti e figure di spicco discuteranno delle conseguenze della chiusura dell’altoforno. Parteciperanno personalità come Enrico Conte, ex direttore dei Lavori pubblici del Comune di Trieste, e Michele Babuder, assessore alla pianificazione urbana. Inoltre, Vittorio Torbianelli, Commissario dell’Autorità Portuale del sistema orientale, e Monica Mazzolini, curatrice e critica fotografica, porteranno il loro punto di vista sulla transizione industriale di Trieste.

Questa discussione affronterà non solo il cambiamento economico ma anche l’impatto sul territorio e sulla comunità che ha vissuto per oltre un secolo l’era industriale legata all’acciaio. L’incontro sarà dunque un’occasione per riflettere su come il passato industriale della città si stia trasformando e sulla direzione futura che si intende intraprendere.

La mostra a tema Ferriera

In concomitanza con l’incontro, verrà inaugurata una mostra intitolata “La Ferriera di Trieste, frammenti di una fine?”, visitabile fino all’11 maggio 2025. Questa esposizione vuole raccontare, attraverso fotografie e materiali storici, la storia della Ferriera di Servola e l’evoluzione della sua presenza sul territorio triestino. La mostra offrirà ai visitatori uno spaccato visivo e narrativo di come l’industria ha plasmato non solo l’economia ma anche l’identità culturale di Trieste.

Eventi come questo non sono solo una celebrazione della commemorazione, ma rappresentano anche un momento di incontro tra passato e futuro. Mentre il territorio si adatta a nuove realtà, è fondamentale mantenere vivo il ricordo di ciò che è stato e delle lezioni apprese dalla storia industriale della città.

Un’eredità di cambiamenti e trasformazioni

La Ferriera di Servola è stata un simbolo dell’industria triestina per oltre un secolo. La sua chiusura ha dato inizio a una nuova era, caratterizzata da un forte desiderio di rinascita e di sviluppo sostenibile. Enrico Conte, nel ricordare le parole di Filippo Tommaso Marinetti del 1910, sottolinea l’ironia di un tempo in cui il fumo e il rumore delle ciminiere erano visti come simboli di progresso, mentre oggi la demolizione delle ciminiere avviene tra fuochi d’artificio e una certa nostalgia. La comunità triestina guarda ora a un futuro in cui l’ex area industriale di Servola potrebbe reinventarsi in uno spazio dedicato alla cultura, all’arte e alla sostenibilità.

La Ferriera non è solo un monumento al passato industriale, ma anche una tela bianca su cui si possono tracciare progetti di riqualificazione e groenità. Il cambiamento spesso porta con sé incertezze, ma rappresenta anche un’opportunità per costruire un futuro diverso, rispettando e apprendendo dalla storia.

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