Nel cuore di Numana, domenica 18 maggio 2025, cinque corridori con autismo hanno portato a termine i 21,0975 chilometri della Conero Running. Questa impresa sportiva fa parte di un percorso iniziato mesi fa, organizzato da Progetto Filippide Marche, un’associazione che sostiene persone con autismo nel praticare sport di resistenza. L’evento ha coinvolto circa 450 partecipanti, ma la squadra speciale si è fatta notare per la determinazione e la canotta dedicata con il motto motivazionale stampato sulla schiena.
La partecipazione di atleti con autismo alla conero running
Gli atleti che hanno corso con Progetto Filippide Marche sono stati Giulio Pompei, Stefano Pignotti, Sebastiano Traini, Federico Curtosi ed Elia Acciarri. Ciascuno di loro ha affrontato il percorso con l’accompagnamento di esperti e volontari come Francesco Ricci, Alessandro Carrarini, Marco Dinaro e Cinzia Spataro, la presidente dell’associazione. La gara si è svolta nella cornice suggestiva delle colline di Numana, unendo persone con diverse capacità in una sfida condivisa.
Allenamenti e accompagnamento
L’impegno degli atleti non si è limitato alla sola giornata della gara. Per raggiungere questo risultato, hanno superato mesi di allenamenti regolari e calibrati sulle esigenze individuali. Ogni atleta ha potuto esprimere le proprie potenzialità rispettando i propri ritmi e limiti, mantenendo un passo costante verso il traguardo. La presenza di accompagnatori ha garantito il supporto necessario, tanto fisico quanto emotivo. La squadra ha dimostrato una tenacia che ha conquistato il rispetto di tutti i partecipanti alla mezza maratona.
La canotta speciale, con la scritta sulla schiena “È impossibile solo se pensi che lo sia!”, ha rappresentato un simbolo di forza e determinazione. Questo messaggio ha ricordato che la corsa e la sfida sportiva non sono soltanto una prova fisica, ma anche una dichiarazione di crescita personale e di abbattimento dei pregiudizi verso chi vive condizioni diverse.
Allenamenti e preparazione: la forza dei piccoli passi
La preparazione di questi atleti è stata articolata su diversi mesi, con sessioni dedicate a potenziare la resistenza, la coordinazione e le abilità sociali. Gli allenamenti sono stati calibrati per garantire la sicurezza e il benessere di ognuno, tenendo conto delle caratteristiche peculiari dell’autismo. Spesso si è lavorato su esercizi di gruppo per favorire la socializzazione, oltre ad attività individuali per migliorare la concentrazione e la gestione dello sforzo.
Dichiarazioni della presidente
La presidente di Progetto Filippide Marche, Cinzia Spataro, ha spiegato le difficoltà affrontate nella definizione dei ritmi di corsa, sottolineando l’attenzione al rispetto degli spazi e delle esigenze personali. La quotidianità di queste persone spesso presenta momenti di tempo libero carichi di isolamento o inattività. Attraverso questo percorso, la corsa assume un valore sociale ed emotivo, diventando occasione di incontro e confronto.
Gli allenamenti sono un’opportunità per superare barriere e incrementare le autonomie quotidiane. La pratica sportiva si traduce in una crescita complessiva, che abbraccia non solo il corpo ma anche la mente e le relazioni. L’obiettivo non è solo la performance agonistica, ma la possibilità di vivere esperienze comuni che ampliano gli orizzonti personali.
Progetti futuri e nuovi appuntamenti per la squadra filippide marche
Progetto Filippide Marche non si ferma alla partecipazione di questa mezza maratona. Il gruppo continua a prepararsi per gare previste nei mesi seguenti nel territorio marchigiano. Sono in programma la SEM RUN a Sant’Elpidio a Mare e la RUN & SMILE a Porto San Giorgio, che coinvolgeranno anche altri atleti con autismo della squadra.
Il calendario sportivo puntato su queste manifestazioni dimostra la volontà di mantenere l’attività fisica come elemento centrale nella vita di queste persone. Si lavora per incrementare il numero di partecipanti, estendere la rete di accompagnatori e consolidare l’esperienza nell’ambito delle competizioni podistiche regionali.
Inclusione e valore sociale
Questi eventi rappresentano momenti di inclusione sociale, in cui la diversità diventa un valore e la fatica della corsa si trasforma in soddisfazione collettiva. Progetto Filippide Marche conferma così il proprio ruolo di supporto grazie a un impegno costante sul campo, stimolando occasioni di crescita e partecipazione attiva.
Il lavoro svolto e i risultati raggiunti in gara sono il segno che lo sport può diventare un ponte concreto tra mondi diversi, favorendo la scoperta di nuove capacità e l’apertura verso gli altri. La sfida a Numana si inserisce in questa direzione: sport per tutti e per ognuno, oltre le etichette.