Cinque opere nominate per il Premio 'Inge Feltrinelli': Libertà di parole in primo piano

Cinque opere nominate per il Premio ‘Inge Feltrinelli’: Libertà di parole in primo piano

Il Premio ‘Inge Feltrinelli’ celebra la libertà di espressione con opere finaliste che affrontano temi di riscatto e giustizia sociale, invitando il pubblico a votare fino all’8 marzo.
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Cinque opere nominate per il Premio 'Inge Feltrinelli': Libertà di parole in primo piano - Gaeta.it

Il Premio ‘Inge Feltrinelli. Raccontare il mondo, difendere i diritti’ si prepara a celebrare la terza edizione, con una selezione di opere finaliste che affrontano il tema della libertà di espressione. Fino all’8 marzo, lettori e appassionati di letteratura possono partecipare attivamente votando le opere che meglio rappresentano storie di riscatto e emancipazione.

I finalisti della sezione principale

Tra i cinque libri scelti per la sezione principale del premio troviamo opere significative che spaziano dalla fiction alla non-fiction. “Ventre sepolto” di Aliyeh Ataei esamina le tensioni culturali e sociali, mentre “Pulita” di Alia Trabucco Zerán si addentra nei temi del personale e del politico attraverso una narrazione intensa. “Gli orrori della caserma Levante” di Federica Angeli offre una denuncia diretta sulle violazioni dei diritti umani, mentre “Lo spazio non è neutro” di Ilaria Crippi porta in luce questioni di giustizia sociale attraverso la lente della saggistica. Infine, “E la quarta volta siamo annegati” di Sally Hayden tratta di esperienze di immigrazione e crisi umanitaria.

Questa selezione di opere non solo evidenzia la diversità delle voci, ma sottolinea anche l’importanza di raccontare le verità scomode che spesso rimangono nell’ombra, in un contesto globale sempre più complesso.

La categoria Kids e la sottosezione Inchieste

Non manca un’attenzione particolare alla letteratura per ragazzi, con i finalisti della sezione Kids. Le opere nominate, tra cui “Storia con mare cielo e paura” di Vivian Lamarque e “L’ultimo bisonte” di Annalisa Camilli-Irene Penazzi, sono pensate per affrontare temi di crescita e scoperta in modi accessibili per i giovani lettori. Questa categoria invita a riflettere sul potere delle parole nel plasmare le giovani menti, avvicinandole a problematiche importanti.

Particolarmente significativa è anche la categoria Inchieste e Reportage. Qui, spicca il lavoro di Ruwaida Kamal Amer, “An ode to my school, destroyed by Israel”, che riporta la realtà di Gaza attraverso gli occhi di chi vive in prima persona le conseguenze di un conflitto. Pubblicato da +972mag, questo insieme di articoli offre uno spaccato umano e doloroso della vita sotto assedio, evidenziando l’importanza dell’education anche nei momenti più critici.

Le aspettative per la cerimonia di premiazione

La cerimonia di premiazione avrà luogo il 31 marzo presso la sede della Fondazione Feltrinelli a Milano. Sarà un’occasione per celebrare non solo i vincitori, ma anche per riflettere insieme sull’importanza e la potenza delle parole in un’epoca in cui la libertà di espressione è sempre più sotto attacco. Il premio rappresenta un faro per chi lavora appassionatamente per la giustizia e i diritti, e offre un palcoscenico a storie che ispirano e provocano, invitando tutti a considerare il valore intrinseco della narrazione.

Ultimo aggiornamento il 16 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina

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