Ciro di Maio: il pizzaiolo napoletano che porta la cultura della pizza a Napoli

Ciro di Maio: il pizzaiolo napoletano che porta la cultura della pizza a Napoli

Ciro Di Maio, pizzaiolo di Frattamaggiore, torna a Napoli per un progetto sociale con l’Istituto Alberghiero D’Este-Caracciolo, insegnando ai giovani del Rione Sanità l’arte della pizza e la sostenibilità.
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Ciro di Maio: il pizzaiolo napoletano che porta la cultura della pizza a Napoli - (Credit: www.cronachedellacampania.it)

Ciro di Maio, un giovane talentuoso originario di Frattamaggiore, ha conquistato il cuore di Brescia con la sua pizzeria “San Ciro”. La sua esperienza si estende dall’insegnamento dell’arte della pizza ai detenuti del carcere locale fino alla conduzione di progetti ecologici innovativi. Ora, Ciro torna alle sue radici napoletane per avviare un’iniziativa di grande impatto sociale in collaborazione con l’Istituto Alberghiero D’Este-Caracciolo, un progetto dedicato a valorizzare le abilità dei ragazzi del Rione Sanità di Napoli.

Il viaggio di Ciro nella gastronomia napoletana

Ciro Di Maio è nato nel 1990 a Frattamaggiore, un piccolo comune in provincia di Napoli. Sin da giovane, ha sviluppato una profonda passione per la cucina tradizionale partenopea, un amore che lo ha spinto a intraprendere la carriera di pizzaiolo. Dopo aver aperto “San Ciro” a Brescia, ha ricreato l’atmosfera tipica delle pizzerie napoletane, proponendo piatti che rispettano la tradizione culinaria locale. Qui, i clienti possono gustare autentiche ricette napoletane, con particolare attenzione a ingredienti freschi e locali.

Ma Ciro non è solamente un abile cuoco. È anche un ristoratore che si impegna attivamente per il sociale. Durante la sua esperienza a Brescia, ha insegnato l’arte della pizza ai detenuti, con l’obiettivo di fornire loro nuove opportunità di lavoro al termine della detenzione. Questa iniziativa non solo offre un’alternativa occupazionale ma contribuisce anche a una reintegrazione sociale più efficace. Ciro ha dimostrato come la cucina può essere un mezzo per creare connessioni umane e opportunità per chi ha vissuto situazioni difficili.

Impegno ecologico e comunità

Un altro aspetto significativo dell’attività di Ciro è il suo impegno per l’ambiente. Ha implementato pratiche sostenibili nel suo ristorante, portando l’acqua avanzata dai clienti a un canile locale. Questa iniziativa ha attirato l’attenzione sull’importanza della riduzione degli sprechi e sull’idea che le piccole azioni quotidiane possano contribuire a un mondo migliore. Ciro crede fermamente che ogni ristoratore debba prendere iniziative ecologiche, poiché il settore alimentare ha un forte impatto sull’ambiente.

Il suo ritorno a Napoli segna un momento importante, non solo per il suo percorso professionale, ma anche per l’opportunità di condividere le sue esperienze con i giovani del Rione Sanità. Attraverso l’incontro con gli studenti dell’Istituto Alberghiero D’Este-Caracciolo, Ciro vuole trasmettere l’importanza della cucina come strumento di crescita e di sviluppo personale.

L’incontro con gli studenti e la grande festa in piazza

Il 15 ottobre, Ciro Di Maio parteciperà a una giornata speciale all’Istituto Alberghiero D’Este-Caracciolo. Questo appuntamento culminerà in un evento pubblico dove la pizza diventerà protagonista. I ragazzi della scuola, che affrontano quotidianamente sfide legate a contesti difficili, avranno l’occasione di apprendere direttamente da un esperto del settore. Ciro condurrà una assemblea, durante la quale racconterà la sua storia, sottolineando quanto “la passione e la determinazione possano cambiare le prospettive di vita.”

Durante la fase pratica della giornata, Ciro offrirà ai partecipanti una lezione su vari aspetti del mondo della ristorazione, che spaziano dalla scelta degli ingredienti alla strategia di marketing. Questo tipo di formazione è fondamentale per preparare gli studenti a inserirsi nel mercato del lavoro, coltivando abilità indispensabili.

Verso mezzogiorno, l’iniziativa si sposterà in Piazza San Vincenzo, dove sarà allestita una grande pizzeria all’aperto. Gli studenti saranno coinvolti nella preparazione e nel servizio di oltre cinquecento pizze per i residenti del quartiere e le autorità locali. Questo evento rappresenta non solo un’opportunità per i ragazzi di mettere in pratica ciò che hanno appreso, ma anche un momento di condivisione comunitaria che rafforza i legami dentro la zona.

La celebrazione della pizza e il messaggio di felicità

L’iniziativa di Ciro si inserisce in un contesto più ampio: quest’anno si celebrano 135 anni dalla nascita della pizza margherita. Ciro ha voluto legare questo anniversario al suo messaggio di gioia e comunità, proponendo una nuova interpretazione di questo piatto iconico. Invece di continuare a chiamarla pizza margherita, Ciro ha annunciato che a partire da ora sarà conosciuta come “pizza della felicità”, facendo riferimento agli effetti positivi che il cibo può avere sull’umore e sul benessere delle persone. In questo modo, Ciro non solo promuove la tradizione gastronomica napoletana, ma invita anche a riflettere sull’importanza della convivialità e della condivisione, ingredienti essenziali della cultura mediterranea.

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