Città del Messico trionfa con Handshake Speakeasy: i migliori bar del mondo per il 2024

Il bar Handshake Speakeasy di Città del Messico è stato premiato come il miglior bar del mondo, seguito dal Bar Leone di Hong Kong, evidenziando l’eccellenza della mixologia globale.
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Città del Messico trionfa con Handshake Speakeasy: i migliori bar del mondo per il 2024 - (Credit: www.ansa.it)

Nella recente cerimonia di premiazione tenutasi a Madrid, il bar Handshake Speakeasy di Città del Messico è stato incoronato come il miglior bar del mondo secondo la prestigiosa lista dei The World’s Best Bars 2024. Questo locale, noto per il suo accesso attraverso un passaggio segreto nel quartiere di Colonia, rappresenta non solo un punto di riferimento nella scena della mixologia, ma anche un esempio di cultura e convivialità nel cuore della capitale messicana. Non meno notevole è l’ascesa del Bar Leone di Hong Kong, che ha conquistato un notevole secondo posto, portando l’italianità nel mondo del bere a nuovi livelli.

Handshake Speakeasy di Città del Messico: il gioiello della mixologia

Il successo di Handshake Speakeasy non è frutto di una semplice coincidenza. Questo bar, situato in un quartiere vibrante e ricco di storia, ha saputo creare un’atmosfera unica che attira sia i locali che i turisti. Il passaggio segreto che conduce al bar aggiunge un elemento di mistero e fascino, rendendo l’esperienza di visita ancora più indimenticabile.

Nel corso degli anni, Handshake Speakeasy ha sviluppato un menu di cocktail innovativo, utilizzando ingredienti di alta qualità e tecniche all’avanguardia, tutto mentre mantiene un approccio schietto e accessibile. Gli esperti mixologist del locale si dedicano a creare drink che uniscono sapori audaci e presentazioni artistiche, il che ha contribuito a costruire una solida reputazione internazionale.

La cerimonia di premiazione a Madrid ha messo in luce l’importanza di bar come Handshake Speakeasy, che non solo offrono una bevanda, ma anche un’esperienza coinvolgente e un’atmosfera di festa. La vittoria ha catalizzato l’attenzione su Città del Messico come una delle capitali mondiali della mixologia, incoraggiando altri imprenditori del settore a investire nella città.

Bar Leone di Hong Kong: un’eccellenza italiana all’estero

Al secondo posto della classifica si trova Bar Leone, un locale di Hong Kong che ha rapidamente guadagnato notorietà per la sua offerta di cocktail di alta qualità e un’atmosfera conviviale. Fondato da Lorenzo Antinori, questo bar è divenuto un punto di riferimento per gli amanti del buon bere, grazie alla sua filosofia che combina cibi e cocktail in un ambiente informale.

Bar Leone ha saputo conquistare il pubblico con una selezione di drink che enfatizzano la velocità e la semplicità, permettendo ai clienti di godere di un’ampia gamma di sapori in un contesto rilassato. La scalata fino al secondo posto nella lista dei The World’s Best Bars rappresenta una vittoria sia per Antinori sia per la comunità italiana di Hong Kong, dimostrando l’eccellenza del bere miscelato italiano oltre i confini nazionali.

La classifica dei bar nel mondo: un panorama competitivo

La sedicesima edizione del premio ha visto la selezione di bar provenienti da 28 città diverse, con Londra che si conferma come la capitale del bere miscelato in Europa. La competizione è intensa e diversificata, e le classifiche riflettono una varietà di stili e filosofie di mixology.

Nella lista, Drink Kong di Roma, conosciuto per le sue innovative proposte gastronomiche e cocktail creativi, ha fatto un passo indietro passando dalla sedicesima alla trentatreesima posizione. Nel frattempo, Locale Firenze ha guadagnato dieci posizioni, posizionandosi al 36° posto, mentre il Moebius di Milano si è affacciato nella classifica come nuova entrata al 38° posto. Il bar 1930, sempre a Milano, ha confermato la sua presenza nella lista stabilizzandosi al 50° posto, dimostrando la continua crescita e forte competitività degli speakeasy italiani.

Al di là dei locali menzionati, è interessante notare la presenza di Freni e Frizioni di Roma al 53° posto e L’Antiquario di Napoli al 78° posto, entrambi contribuiscono a mantenere viva la tradizione della mixology in Italia. Camparino in galleria, purtroppo, ha subito un calo, scivolando al 92° gradino, a sottolineare la sfida costante nel settore del bere miscelato.

Questo quadro competitivo evidenzia non solo il talento degli esperti mixologist, ma anche l’evoluzione dell’industria, con bar che si differenziano per creatività, qualità e servizio al cliente. La classifica rappresenta un panorama globale dove sia le nuove aperture sia i nomi storici continuano a dare forma e colore alla scena della mixologia contemporanea.

Ultimo aggiornamento il 23 Ottobre 2024 da Marco Mintillo

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