Città italiane puntano su turismo open air con nuovo bando da 33 milioni di euro

Città italiane puntano su turismo open air con nuovo bando da 33 milioni di euro

Apertura di un bando per aree di sosta temporanea nel turismo open air: 237 domande ricevute, con un investimento di 33 milioni per potenziare il settore e attrarre turisti.
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Città italiane puntano su turismo open air con nuovo bando da 33 milioni di euro - Gaeta.it

Roma, 17 marzo 2025 – La recente apertura di un bando per la creazione e la riqualificazione di aree di sosta temporanea ha registrato un grande interesse nel settore del turismo open air. Con ben 237 domande presentate, questa iniziativa si configura come un’importante opportunità per rafforzare un segmento che sta guadagnando sempre più attenzione nel panorama turistico nazionale. Le cifre parlano chiaro: oltre 11 milioni di arrivi e 71 milioni di presenze nel 2024, con un fatturato che ha raggiunto gli 8 miliardi di euro. Questi dati pongono il turismo open air come un pilastro strategico per l’industria turistica italiana.

Un’azione necessaria per competere a livello europeo

Il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha sottolineato l’importanza di questo bando durante l’evento “Turismo all’aria aperta, quali frontiere” tenutosi a Milano presso Palazzo Lombardia. Santanchè ha evidenziato come questo investimento di quasi 33 milioni di euro sia fondamentale per ridurre il divario con i principali paesi competitor in Europa, creando così maggiori possibilità di attrattiva per turisti italiani e stranieri. L’obiettivo è garantire che il settore del turismo open air non solo sopravviva ma prosperi, portando benefici economici a tutte le regioni.

La distribuzione delle domande di partecipazione

Analizzando la distribuzione delle domande ricevute, la regione del Sud e delle Isole ha fatto registrare il numero più elevato con ben 124 progetti presentati. Questa cifra indica un forte interesse e una crescita potenziale significativa in un’area che storicamente ha risentito meno del turismo. Il Centro ha prodotto 55 domande, mentre il Nord ha contribuito con 58 progetti. Questo ampia partecipazione denota un’azione collettiva e un impegno reciproco, dimostrando che il turismo open air è percepito come un’opportunità non solo per i territori, ma anche per i singoli operatori economici.

Impatti previsti e opportunità future

Il bando non è solo un passo avanti per il settore del turismo open air, ma rappresenta anche un’opportunità per stimolare lo sviluppo e la valorizzazione delle aree periferiche e meno conosciute. La creazione di nuove aree di sosta temporanea è destinata a migliorare l’accessibilità e la fruibilità di luoghi ricchi di storia e natura, spesso non sufficientemente valorizzati. L’invito rivolto agli imprenditori e agli enti locali a sfruttare questa occasione fa parte di una strategia più ampia di rigenerazione turistica che mira a distribuire i flussi turistici su tutto il territorio nazionale.

Con l’approccio appena delineato, il futuro del turismo open air in Italia appare promettente, con ottime prospettive di crescita che possono contribuire in modo significativo all’economia locale e nazionale. La sinergia tra istituzioni e operatori del settore potrebbe portare a un incremento non solo del numero di visitatori, ma anche della qualità dell’esperienza turistica complessiva, favorendo lo sviluppo di un modello sostenibile e duraturo nel tempo.

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