Il progetto CityWave sta rapidamente diventando una delle nuove icone della modernità milanese. Situato nell’area di CityLife, l’opera rappresenta un significativo passo verso la riqualificazione urbana della metropoli. La posa della prima bandiera nel cantiere ha attirato l’attenzione e l’interesse, suscitando il plauso del sindaco Giuseppe Sala, che ha sottolineato come questa struttura prediliga un approccio contemporaneo e internazionale, in linea con l’evoluzione della città.
Un’integrazione armoniosa con l’architettura circostante
La nuova struttura si inserisce perfettamente nel panorama architettonico di CityLife, un quartiere già caratterizzato da opere iconiche come le torri progettate da Zaha Hadid, Daniel Libeskind e Arata Isozaki. Sala ha spiegato che è grazie a iniziative come quelle dedicate a CityWave che l’area ha subito una trasformazione significativa, ritrovando vitalità. La presenza di edifici innovativi e sostenibili, infatti, non solo arricchisce l’architettura della zona, ma stimola anche l’attrattività per residenti e visitatori.
CityWave si distingue per la sua geometria variabile che, insieme alla copertura in legno e acciaio nota come “canopy”, crea un ambiente capace di assumere diverse funzioni. Questa struttura, un collegamento tra i due edifici, non solo offre spazi per il lavoro, ma contribuisce anche a una maggiore qualità della vita urbana, migliorando l’esperienza quotidiana di chi vive e lavora nella zona.
Dettagli sul progetto e sulla sua realizzazione
Il progetto CityWave è parte della strategia più ampia di Generali Real Estate per la riqualificazione di CityLife. Il cantiere ha avuto inizio nell’agosto 2023 e si prevede che sarà completato entro il 2026. La struttura ospiterà circa 60.000 metri quadri di uffici flessibili, progettati per poter beneficiare di luce naturale, e si integrerà perfettamente con il quartiere circostante e il parco. È interessante notare che la piazza coperta, situata al di sotto della canopy, arricchirà ulteriormente lo spazio pubblico disponibile.
Secondo Bjarke Ingels, architetto di riferimento e fondatore dello studio BIG – Bjarke Ingels Group, il tetto solare della canopola non solo fornirà ombra e protezione, ma diventerà anche un elemento distintivo per la vita urbana della città. Ingels ha paragonato CityWave a una reinterpretazione della Galleria Vittorio Emanuele II, sottolineando che l’obiettivo del progetto è quello di offrire nuove forme di spazio pubblico, che possano essere fruibili da tutti.
Impatto sul tessuto urbano e sull’economia locale
L’arrivo di CityWave porta con sé diverse implicazioni per l’economia locale e il tessuto sociale di Milano. La creazione di nuovi spazi per uffici rappresenta un’opportunità per attrarre aziende e attività commerciali, contribuendo al dinamismo economico della città. Aumentare l’offerta di spazi lavorativi moderni e sostenibili può anche incentivare nuove assunzioni e migliorare le condizioni di lavoro, favorendo il benessere dei lavoratori.
La presenza di aree ricche di verde e spazi pubblici accessibili, pensati per favorire la socialità, ha il potenziale di attrarre cittadini e turisti in modo nuovo. Il progetto, quindi, non si limita a cambiare il panorama architettonico, ma mira anche a ripensare il modo in cui le persone interagiscono con la città. Milano, grazie a iniziative come questa, continua a posizionarsi come un centro leader nel design urbano e nella sostenibilità, consolidando il proprio ruolo di metropoli internazionale.