Procedono a ritmo sostenuto i lavori per il prolungamento dell’antemurale Cristoforo Colombo, operazione fondamentale che prevede un’estensione della diga foranea del Porto di Civitavecchia di ulteriori 400 metri verso nord-ovest. Questo progetto si inserisce in un piano di ammodernamento volto a potenziare le capacità operative del porto, tenendo conto delle esigenze contemporanee in tema di sostenibilità e transizione ecologica.
I lavori in corso: focus sullo scanno di imbasamento
Attualmente, sono in fase di lavorazione gli scavi per la creazione dello scanno di imbasamento, una struttura essenziale dove si posizioneranno i cassoni prefabbricati in calcestruzzo. Per la realizzazione di questa opera, è previsto lo sversamento in mare di un nucleo di scogliere, composto da massi di dimensioni che variano da 5 a 1000 kg. Questo approccio garantirà la stabilità e la funzionalità della diga, rendendo il progetto solido e duraturo.
I lavori di prefabbricazione dei cassoni in calcestruzzo, che rivestiranno un ruolo chiave come corpo centrale della diga, inizieranno a breve. Le dimensioni stimate per ciascun cassone sono di 40x28x25 metri, rendendo chiara la portata dell’intervento e le sfide ingegneristiche da affrontare. L’obiettivo finale è di creare una struttura adeguata a rispondere alle esigenze di un porto in continua evoluzione.
Le dichiarazioni del presidente dell’AdSP
Pino Musolino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, ha fornito dettagli riguardo all’andamento dei lavori, enfatizzando il rispetto dei tempi programmati. Musolino ha sottolineato l’importanza di queste opere, che mirano a dotare il porto di Civitavecchia di infrastrutture moderne e compatibili, essenziali per rilanciare il settore portuale.
In un contesto dove la sostenibilità ambientale sta diventando una priorità, il presidente ha ribadito il costante impegno a monitorare l’impatto ecologico delle opere. La prospettiva di un porto che non solo risponda alle esigenze di traffico, ma che lo faccia con attenzione all’ambiente, rappresenta una visione lungimirante, che potrebbe porsi come modello per altri scali portuali in Italia.
Il lavoro in corso per il prolungamento della diga di Civitavecchia è quindi non solo un intervento tecnico rilevante, ma anche un passo fondamentale verso un futuro di maggiore sostenibilità nel settore marittimo.
Ultimo aggiornamento il 20 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano