Civitavecchia avvia il cantiere per il progetto Cold Ironing: un passo verso la sostenibilità portuale

Civitavecchia avvia il cantiere per il progetto Cold Ironing: un passo verso la sostenibilità portuale

Inizio dei lavori per il progetto di elettrificazione “Cold Ironing” nel porto di Civitavecchia, finanziato con 81 milioni di euro dal Pnrr, per ridurre le emissioni e promuovere la sostenibilità.
Civitavecchia Avvia Il Cantier Civitavecchia Avvia Il Cantier
Civitavecchia avvia il cantiere per il progetto Cold Ironing: un passo verso la sostenibilità portuale - Gaeta.it

Un importante progetto di elettrificazione sta prendendo forma nel porto di Civitavecchia, con l’inizio dei lavori per il sistema Cold Ironing, finanziato tramite il Pnrr per un valore di 81 milioni di euro. Questo intervento mira a ridurre le emissioni inquinanti delle navi, permettendo loro di ricaricarsi elettricamente mentre sono ormeggiate, un passo significativo verso la sostenibilità e l’indipendenza dalle fonti fossili per il porto laziale. Al varo del cantiere erano presenti rappresentanti istituzionali che hanno sottolineato l’importanza di tale iniziativa per la città e l’intera regione.

il progetto: cold ironing nel porto di civitavecchia

Il progetto Cold Ironing rappresenta una vera e propria rivoluzione per il porto di Civitavecchia. Attraverso l’elettrificazione delle banchine, sarà possibile fornire energia elettrica a nove accosti, consentendo alle navi di spegnere i motori durante le soste. Questa operazione non solamente ridurrà le emissioni di gas nocivi, ma migliorerà anche la qualità dell’aria nella zona circostante. Le autorità hanno annunciato che i lavori si completeranno entro giugno 2026 e prevede la realizzazione di nove stazioni di ricarica: tre dedicate alle navi da crociera di grandi dimensioni, quattro per le navi Ro-Ro e Ro-Pax di nuova generazione, e due stazioni polifunzionali che potranno essere utilizzate sia dalle navi Ro-Ro e Ro-Pax che dalle navi da crociera di medie grandezze.

Il commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale, Pino Musolino, ha evidenziato la complessità del progetto, sottolineando come non pochi porti nel mondo stiano avendo difficoltà a implementare soluzioni simili. Secondo Musolino, il Cold Ironing rappresenta il primo passo verso un cambiamento energetico fondamentale non solo per il porto di Civitavecchia, ma per l’intero sistema portuale italiano. Con questo progetto, l’Italia si allinea a realtà avanzate già operative in altri paesi.

il ruolo strategico di civitavecchia nel panorama marittimo

Civitavecchia non è solo un importante porto commerciale, ma anche un punto di riferimento per migliaia di turisti. La sua posizione geografica, a breve distanza da Roma, la rende una tappa obbligata per molte navi da crociera. Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha descritto Civitavecchia come un porto strategico, dove ogni anno milioni di croceristi sbarcano per visitare la capitale. Per il viceministro, il piano di rinnovamento del porto è cruciale per garantire un’immagine moderna e sostenibile della città, in grado di gestire il traffico passeggeri in modo efficiente.

Rixi ha inoltre parlato della necessità di trasformare il porto in un ambiente sostenibile, con piani per la conversione delle centrale Enel per favorire la produzione di energia pulita. La visione è quella di un sistema portuale dove le specie marittime possano operare in modo autonomo, riducendo l’impatto ambientale e contribuendo a una riqualificazione urbana che beneficii l’intera comunità.

l’impatto economico e ambientale del cold ironing

Uno degli aspetti più significativi del progetto Cold Ironing è il suo potenziale impatto ambientale. Con le navi che saranno in grado di spegnere i motori durante il periodo di sosta, ci si aspetta una drastica riduzione delle emissioni di anidride carbonica e altri inquinanti. Questo passaggio non solo migliorerà la qualità dell’aria, ma porterà anche a un notevole aumento del benessere per i cittadini che vivono nelle vicinanze.

Le istituzioni, tra cui Roberta Angelilli, vicepresidente della regione Lazio, hanno evidenziato l’importanza di Civitavecchia come hub logistico. Il progetto rappresenta una concreta testimonianza dell’impegno verso la sostenibilità e l’innovazione; con un investimento totale di 360 milioni di euro, Civitavecchia si appresta a diventare un leader nel settore logistico e dei trasporti in Europa. Angelilli ha sottolineato come ogni investimento rifletta la fiducia in un futuro di crescita e trasformazione per il porto.

la sinergia tra le istituzioni è fondamentale

Il sindaco di Civitavecchia, Marco Piendibene, ha messo in evidenza l’importanza della collaborazione tra diverse istituzioni per il successo di tali iniziative. La sinergia tra enti locali, regionali e nazionali è essenziale per garantire che gli investimenti abbiano effetti positivi sul territorio. La prestazione dei lavori Cold Ironing non solo ridurrà l’impatto ambientale delle navi, ma contribuirà a ridefinire l’immagine di Civitavecchia come una meta in grado di attrarre turisti e visitatori.

Piendibene ha ribadito l’intento di trasformare la città in un luogo dove cittadini e turisti possano stare bene. L’aspettativa è che attraverso investimenti significativi e un’attenta pianificazione, Civitavecchia possa affermarsi non solo come porto industriale, ma anche come una destinazione turistica attrattiva.

Mentre il cantiere per il Cold Ironing prende vita, la comunità di Civitavecchia guarda al futuro con speranza e determinazione, pronta a beneficiare di una trasformazione che promette di portare opportunità di crescita, sviluppo e sostenibilità.

Change privacy settings
×