Civitavecchia e il mercato crocieristico del Lazio: numeri in crescita nel 2024

Civitavecchia e il mercato crocieristico del Lazio: numeri in crescita nel 2024

Civitavecchia si conferma hub crocieristico di eccellenza nel Mediterraneo, con oltre 3,4 milioni di passeggeri nel 2024 e un incremento del traffico merci nonostante alcune flessioni.
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Civitavecchia e il mercato crocieristico del Lazio: numeri in crescita nel 2024 - Gaeta.it

Il porto di Civitavecchia si conferma come uno dei principali hub crocieristici del Mediterraneo. Nel 2024, il numero dei crocieristi in transito ha raggiunto quota 3.459.238, segnando un incremento del 4,3% rispetto all’anno precedente. Questa cifra, secondo le previsioni, è destinata ad aumentare ulteriormente del 2,8% entro la fine dell’anno, consolidando la posizione del porto romano come un “home port” d’eccellenza. Le diverse statistiche fornite dall’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale offrono una chiara visione dell’andamento positivo del settore.

Aumento dei crocieristi e degli accosti

Il porto di Civitavecchia ha visto un incremento significativo non solo nel numero di crocieristi, ma anche negli accosti delle navi da crociera. Nel 2024, più di 841 attracchi sono stati registrati, ossia 32 in più rispetto allo scorso anno, con un incremento del 4%. Questo fenomeno ha avuto un impatto notevole sul traffico totale dei passeggeri, che ha superato per la prima volta il milione, arrivando a 5.005.142. La crescita del porto di Roma si inserisce in un contesto di ripresa del mercato crocieristico, con sempre più compagnie che scelgono Civitavecchia come porta d’accesso alle meraviglie italiane.

Il trend di crescita del numero di crocieristi sugli scali laziali non si limita solo a Civitavecchia, ma coinvolge anche le altre aree del Lazio, rendendo il sistema particolarmente attraente per il turismo internazionale. Molti passeggeri approfittano della posizione strategica del porto per visitare città storiche come Roma e Firenze.

Trend del traffico merci e impatti economici

Nonostante il boom nel settore crocieristico, il traffico delle merci presenta un quadro differente. Nel 2024, i porti di Roma e del Lazio hanno movimentato poco più di 13 milioni di tonnellate di merci, registrando una diminuzione del 6,5%, corrispondente a 905.333 tonnellate. Questa flessione è principalmente riconducibile al rallentamento delle merci solide nel porto di Civitavecchia, che ha visto un calo del 17,2%, specialmente per quantità di carbone legate alla centrale elettrica di Torre Valdaliga Nord, che sta per chiudere entro la fine dell’anno.

Tuttavia, non mancano segnali positivi. Alcune categorie di rinfuse solide hanno mostrato aumenti sostanziali, ad esempio i prodotti metallurgici e minerali di ferro, che hanno visto un incremento del 54% con il totale di 546.990 tonnellate. La categoria dei minerali grezzi, cementi e calci ha addirittura raddoppiato i suoi volumi, con un incremento del 198,6%. Anche le rinfuse liquide sono cresciute del 15,6%, portando a un totale di 1.194.688 tonnellate.

Sviluppo e sfide nei porti del Lazio

Nel porto di Fiumicino, il traffico ha mostrato un aumento del 10,6%, con una particolare crescita nel settore dei prodotti raffinati destinati all’aeroporto Leonardo da Vinci, che ha superato i 3,4 milioni di tonnellate. Anche il porto di Gaeta ha registrato un incremento dell’17,8% delle merci solide, che hanno compensato il calo delle merci liquide, contribuendo a mantenere il traffico sostanzialmente stabile.

Il commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale, Pino Musolino, ha espresso il suo punto di vista sui risultati complessivi, affermando che “la perdita di tonnellate è attribuibile in gran parte alla chiusura della centrale a carbone e a decisioni politiche che vanno oltre la portata dei singoli operatori.” Nonostante ciò, i porti di Fiumicino e Gaeta hanno mantenuto risultati significativi.

Musolino ha messo in evidenza l’importanza di monitorare attentamente le evoluzioni legate a Torre Valdaliga Nord, evidenziando come il problema rappresenti un limite alla pianificazione futura e alle attività portuali. Nonostante le sfide, la crescita nel settore crocieristico e gli aumenti in alcune categorie di merci rappresentano segnali positivi per il futuro economico della Regione Lazio.

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