Le recenti indagini riguardanti il misterioso sangue trovato sulla statua di una veggente a Civitavecchia stanno attirando l’attenzione non solo della comunità locale, ma anche dell’opinione pubblica a livello nazionale. La Procura di Civitavecchia ha avviato una perizia per stabilire l’effettiva natura e origine di tale sangue, con scadenza fissata per il 28 febbraio. La questione ha assunto contorni legali significativi, con possibili implicazioni penali per Gisella Cardia, la veggente coinvolta nella vicenda. La questione si complica ulteriormente, dal momento che si attende la risposta definitiva delle analisi che confermerebbero se il profilo del sangue sia singolo o misto, fattore cruciale per l’esito dell’indagine.
Le analisi sul sangue: cosa è emerso
L’argomento centrale della perizia si concentra sul sangue rinvenuto sulla statuetta, ritenuto umano e femminile, alla cui origine è legata Gisella Cardia. Gli esperti della procura stanno lavorando per analizzare del campione e stabilire il profilo genetico. La rilevanza di queste analisi non deve essere sottovalutata, poiché potrebbero influenzare in modo significativo il destino legale della veggente. Se il profilo risultasse singolo, infatti, i legali di Cardia già prevedono scenari che porterebbero al rinvio a giudizio, dato che si giungerebbe alla conclusione che il sangue appartiene esclusivamente a lei. Dunque, si porrebbe un’interrogativo su come e perché quel sangue si trovi sulla statuetta.
La posizione legale di Gisella Cardia
L’avvocato di Gisella Cardia, Solange Marchignoli, ha espresso preoccupazione riguardo alle implicazioni legali che potrebbero derivare dai risultati delle analisi. Ha sottolineato la differenza sostanziale tra un profilo misto e uno singolo: un profilo misto suggerirebbe che il DNA rinvenuto includa anche materiale genetico di altre persone, il che potrebbe comportare uno scenario difensivo diverso. Cardia ha sempre sostenuto di avere un legame profondo con la statuetta; la sua frequentazione e l’uso costante, tra cui baci e maneggiamenti, potrebbero giustificare la presenza di tracce di sangue non solo suo. Questo aspetto risulta fondamentale per la difesa e per chiarire la questione legale.
Scenari futuri e sviluppi
Il termine per la presentazione della perizia scade a fine febbraio; nell’attesa, la tensione nella comunità di Civitavecchia cresce. Non solo i supporter di Gisella Cardia seguono con apprensione l’andamento delle indagini, ma anche i critici attendono nuovi sviluppi. La risultanza della perizia potrebbe rappresentare un punto di svolta nella vicenda, dando avvio ad un eventuale processo o alla chiusura del caso. La contrapposizione tra l’accusa e la difesa si intensificherà man mano che si avvicina la scadenza, con la speranza di entrambe le parti: da un lato, la Procura desidera giungere alla verità , mentre dall’altro Cardia attende un esito favorevole per poter continuare la sua vita senza un ulteriore peso legale.
Civitavecchia osserva in silenzio, mentre il futuro di Gisella Cardia e della sua controversa storia rimane appeso ad un filo, in attesa delle prossime novità che emergeranno dalle analisi scientifiche.