Il Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano, la più antica istituzione tecnica della città, ha segnato un’epoca con l’elezione di Claudio Sangiorgi. Per la prima volta nella sua storia, il timone dell’ente è stato affidato a un architetto, rompendo una tradizione consolidata che vedeva sempre alla guida un ingegnere. Questo passaggio di consegne avviene in un contesto culturale in evoluzione, in cui le professioni si intersecano sempre di più.
Un nuovo capitolo per il Collegio degli Ingegneri e Architetti
La vittoria di Claudio Sangiorgi
Claudio Sangiorgi è stato eletto per un triennio e, in precedenza, ricopriva il ruolo di vicepresidente. La sua esperienza accademica è significativa, avendo conseguito un PhD in Ingegneria Edilizia e Territoriale presso l’Università di Bologna e operando come docente prima al Politecnico di Milano e attualmente all’Università di Parma. Sangiorgi esercita anche la libera professione, portando con sé un bagaglio di conoscenze che si annunciano fondamentali per il futuro del Collegio. La sua elezione rappresenta una vera e propria novità storica, non solo per l’ente ma anche per le dinamiche professionali che coinvolgono architetti e ingegneri.
Nella sua visione, Sangiorgi intende promuovere un dialogo continuo e costruttivo tra le due figure professionali. “Le due professioni sono complementari” ha affermato, aggiungendo che un approccio multidisciplinare è essenziale per affrontare le complessità del progettare e costruire nel contesto contemporaneo. L’obiettivo non è solo quello di migliorare la collaborazione, ma anche di arricchire il bagaglio culturale e operativo dell’organizzazione.
Rinnovare le relazioni con le associazioni europee
Uno degli aspetti chiave della sua presidenza sarà l’allargamento delle relazioni del Collegio con altre associazioni europee, come il RICS , di cui Sangiorgi è membro. Questo approccio mira a rendere Milano un punto di riferimento internazionale per la professione tecnica e architettonica, permettendo lo scambio di idee e pratiche innovative. Sangiorgi esprime così il suo desiderio di continuare il percorso di apertura avviato dal precedente presidente, Davide Luraschi, ora vicepresidente e tesoriere.
Le attività del Collegio, complesse e diversificate, potranno così orientarsi in modo più mirato allo sviluppo della cultura degli ingegneri e architetti, riflettendo sui loro ruoli sempre più integrati nella società moderna e nei rapporti con le istituzioni, valorizzando sia la tradizione che le nuove generazioni.
La storia e la ristrutturazione del Collegio
Un’istituzione con secoli di tradizione
Fondato nel 1563, il Collegio degli Ingegneri e Architetti ha attraversato secoli di storia, affrontando sfide e trasformazioni legate ai diversi contesti politici. Durante i governi spagnoli e austriaci, l’ente ha avuto il privilegio di rilasciare “patenti” per l’esercizio della professione, un diritto che testimonia l’importanza storica dell’istituzione nella formazione dei professionisti del settore.
La storia del Collegio è caratterizzata da momenti significativi, come la sua chiusura nel 1797 con la Repubblica Cisalpina e la riapertura nel 1868 dopo l’Unità d’Italia. L’ente si è rivelato cruciale nella strutturazione dell’Istituto Tecnico Superiore, precursore del Politecnico di Milano, orientato alla formazione di quadri professionali altamente qualificati. La chiusura durante il fascismo ha interrotto temporaneamente un percorso di crescita che si è riavviato nel Dopoguerra, fino alla ristrutturazione attuale che vede il Collegio come un luogo di scambio e innovazione.
Formazione e aggiornamento delle professioni
Sangiorgi ha messo in luce l’importanza non solo della storia, ma anche delle attività formative che il Collegio offre oggi. Con una proposta didattica che spazia da corsi di formazione online a convegni su temi di rilevanza attuale come sicurezza, conservazione e inclusività, il Collegio si pone l’obiettivo di elevare continuamente il livello professionale dei suoi membri.
Un aspetto tematico fondamentale delle future attività sarà il trasferimento di casi studio italiani all’estero, in particolare in relazione alla conservazione e ai cambiamenti climatici, riflettendo sull’impegno del Collegio verso l’innovazione sostenibile. Inoltre, verrà rafforzata la discussione sulle normative vigenti, per affrontare la necessità di una riforma normativa che risponda alle sfide attuali.
L’importanza della normativa nel contesto milanese
Il nuovo presidente ha sottolineato l’urgenza di ridefinire la normativa per garantire sicurezza agli operatori del settore. “Noi viviamo una contemporaneità che ha bisogno di una nuova normativa” ha dichiarato Sangiorgi, evidenziando come le attuali leggi siano il risultato di processi passati non più adeguati alle nuove realtà. Il cambiamento è necessario per garantire standard più elevati e una maggiore certezza operativa nel campo.
Il nuovo Consiglio del Collegio, che affianca Sangiorgi in questa missione, comprende professionisti di spicco come Filippo Chiesa Ricotti, Gianluigi de Dionigi e altri, pronti a lavorare insieme per portare il Collegio verso un futuro innovativo e integrato, superando le barriere del passato e favorendo un dialogo continuo tra le varie professionalità coinvolte nel settore tecnico-architettonico.