La già fragile situazione in Siria rischia di esplodere nuovamente in un conflitto armato aperto. Recenti notizie riferiscono di un’ulteriore escalation nella città di Aleppo, colpita da intensi combattimenti tra jihadisti e forze del regime di Bashar al-Assad. Fonti locali parlano di scontri che hanno portato i gruppi armati ad avanzare nel centro urbano, suscitando grande preoccupazione tra la popolazione locale già fortemente colpita dalla guerra civile. I recenti eventi potrebbero segnare l’inizio di un nuovo capitolo di violenza, lasciando intravedere scenari di sofferenza umana.
L’offensiva dei gruppi jihadisti ad Aleppo
Da alcune ore, la città di Aleppo è al centro di una violenta offensiva lanciata da jihadisti e gruppi armati alleati, i quali hanno raggiunto il centro città dopo avere ingaggiato pesanti scontri con l’esercito di Damasco. L’agenzia di stampa Anadolu, insieme ad altre fonti, ha riportato che l’entrata dei ribelli in alcuni quartieri, inclusi Al-Hamdaniya e Nuova Aleppo, è stata facilitata dall’esplosione di due autobombe. La reportistica parla di una situazione di emergenza e di violenti confronti con l’esercito governativo. Le forze armate stanno cercando di respingere l’assalto, sostenendo di aver riconquistato alcune posizioni chiave.
I soldati di Assad hanno accusato i jihadisti di utilizzare armi pesanti e droni, complicando ulteriormente le operazioni di contenimento. Al contempo, l’emittente Sky News Arabiya ha anticipato che l’aeronautica russa è attesa per intervenire nel conflitto, per cercare di alterare l’andamento degli scontri in corso. In città , i residenti manifestano crescente ansia e sconcerto per la recrudescenza della violenza, esprimendo la loro paura per il futuro.
Colpi a Idlib: raid intensificati e perdite umane
Parallelamente agli eventi di Aleppo, la situazione nella provincia di Idlib si fa altrettanto drammatica. Fonti locali segnalano una serie di intensi raid aerei condotti dalle forze russo-siriane, con un totale di 23 bombardamenti documentati sull’area. Idlib rappresenta l’ultima roccaforte di gruppi ribelli e jihadisti nel nord-ovest della Siria, dove il conflitto è riacceso dalla recente offensiva lanciata dai combattenti contro le forze governative. Attivisti a Idlib hanno descritto combattimenti particolarmente violenti nella zona di Saraqeb, con un tollerabile bilancio di morti che ha toccato almeno 255 vittime, tra cui un numero significativo di civili.
L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha riportato queste notizie, sottolineando l’esigenza di monitorare il bilancio delle vittime e le condizioni della popolazione. Le informazioni raccolte sul campo indicano che le violenze non solo mettono a rischio i combattenti, ma minacciano anche la vita dei civili costretti a sopportare la furia del conflitto, alimentando un clima di incertezza e paura.
Il supporto dell’Iran a Damasco
Mentre la situazione sul campo si complica, l’Iran ha confermato il suo operato a favore del governo siriano di Assad. Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araqchi, ha espresso l’impegno del suo Paese a sostenere militarmente Damasco nella lotta contro il terrorismo, evidenziando così un’alleanza strategica in un momento di crisi. Araqchi ha discusso della situazione attuale in Siria con il collega siriano Bassam al-Sabbagh, mettendo in risalto l’intenzione di mantenere la stabilità nella regione.
Questi sviluppi indicano che la Russia e l’Iran continueranno a essere partner chiave nel supportare Assad, mentre la prospettiva di una nuova offensiva militare rimane concreta. Tali dinamiche faranno sicuramente riferimento alle precedenti fasi del conflitto siriano, durante il quale la cooperazione tra le diverse fazioni ha avuto un ruolo centrale negli equilibri bellici.
Gli sfollati e il caos ad Aleppo
La recente offensiva ha costretto oltre 14.000 persone a lasciare le proprie abitazioni ad Aleppo e nei dintorni, sollevando serie preoccupazioni per la condizione umanitaria. David Carden, vice coordinatore regionale delle Nazioni Unite per gli aiuti umanitari in Siria, ha fornito dati allarmanti sui danni causati dai combattimenti, descrivendo la vulnerabilità di famiglie, bambini e individui anziani in questa emergenza. Diversi civili hanno riferito alle agenzie di stampa di vivere in uno stato di costante paura, con testimonianze di adolescenti e bambini colpiti in attacchi diretti.
Tra i diversi eventi riportati, la morte di studenti universitari in un attacco a un alloggio è stata una delle notizie più inquietanti. La situazione continua a deteriorarsi, e gli attivisti parlano di un esodo significativo dalla città , dove i cittadini cercano rifugio in aree ritenute più sicure, come Damasco.
La condizione di instabilità in Siria è dunque ben lontana dalla conclusione. Dall’offensiva appena avviata, è chiaro come le tensioni siano destinate a protrarsi, lasciando spazio a ulteriori turbolenze per il già martoriato Paese.
Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Marco Mintillo