Una straordinaria vicenda ha catturato l’attenzione della comunità locale e dei media. A quasi tre settimane dall’alluvione che ha colpito Cogne il 29 giugno scorso, una coppia proveniente dalla provincia di Alessandria ha segnato un’importante ripartenza dando vita a una storia di resilienza e comunità.
L’alluvione di Cogne: una tragedia che ha colpito la valle
L’alluvione che ha devastato diverse località della valle, tra cui Cogne, ha segnato un evento critico nella vita degli abitanti e dei turisti. Il 29 giugno, forti piogge hanno provocato un innalzamento repentino dei torrenti, portando a inondazioni che hanno messo in ginocchio non solo l’infrastruttura locale ma anche le vite di chi si trovava in zona. Le conseguenze sono state evidenti: strade bloccate, case allagate e una sensazione di smarrimento tra i residenti e i visitatori. Molti turisti sono stati costretti a rimanere in loco ben oltre le loro intenzioni iniziali, mentre i residenti hanno dovuto affrontare con coraggio una situazione di emergenza senza precedenti.
Durante questi giorni di incertezza, le autorità hanno lavorato incessantemente per ripristinare la normalità e garantire la sicurezza di tutti. La comunità ha risposto con grande solidarietà, dimostrando uniti che anche nei momenti più difficili si può contare l’uno sull’altro.
La storia di Massimo e sua moglie: una vacanza inaspettata
Tra coloro che sono rimasti colpiti dall’alluvione, Massimo Fracchia e sua moglie si trovavano in villeggiatura a Cogne, precisamente nella frazione Epinel, quando le acque hanno iniziato a innalzarsi. Massimo racconta con una certa calma come hanno vissuto i ventuno giorni di permanenza forzata: “Siamo stati qui 21 giorni, è andata benissimo.” Il suo tono è tranquillo, quasi divertito, in contrasto con la gravità della situazione che hanno affrontato. Mentre racconta, è evidente che per lui, l’esperienza si è trasformata in un’opportunità piuttosto che in una tragedia.
La coppia ha avuto esperienze diverse nelle ore immediatamente successive all’alluvione. Massimo sottolinea di non aver percepito il momento critico, aggiungendo: “Io non l’ho neanche sentita, dormivo.” La moglie, seduta accanto a lui, ha avuto un approccio del tutto diverso, manifestando una certa preoccupazione e paura. Tuttavia, entrambi sembrano aver trovato un equilibrio e una serenità in questo periodo di assoluta incertezza.
Il ritorno verso casa: una nuova fase
Dopo tre settimane trascorse a Cogne, Massimo e la moglie si preparano a lasciare il paese. “Ora, con la prima giornata utile, torniamo a casa,” afferma con un sorriso di liberazione. Il momento del ritorno, tuttavia, racchiude in sé diverse emozioni. Da un lato, c’è la soddisfazione di aver affrontato e superato un evento così traumatico; dall’altro, l’emozione di lasciare un luogo che in un certo senso è diventato familiare, anche se in circostanze straordinarie.
Questa storia di una coppia piemontese non è isolata, ma rappresenta piuttosto una realtà condivisa da molte famiglie e turisti che hanno visto la loro vita stravolta dagli eventi meteorologici. La ripartenza è un passo fondamentale per Cogne, che ora guarda al futuro, sperando di ripristinare la normalità e di rimanere al centro della passione per la montagna e le sue bellezze naturali, malgrado le sfide recenti.
Ultimo aggiornamento il 20 Luglio 2024 da Laura Rossi