Coldiretti Basilicata pronta alla mobilitazione contro etichette allarmistiche sul vino

Coldiretti Basilicata pronta alla mobilitazione contro etichette allarmistiche sul vino

Coldiretti e Filiera Italia si oppongono alle etichette allarmistiche sul vino proposte dall’Unione Europea, difendendo l’importanza del settore vitivinicolo per l’economia e la cultura lucana.
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Coldiretti Basilicata pronta alla mobilitazione contro etichette allarmistiche sul vino - Gaeta.it

La polemica sull’introduzione di etichette allarmistiche sulle bottiglie di vino da parte dell’Unione Europea ha sollevato un’ondata di proteste in Basilicata. Coldiretti, insieme a Filiera Italia, si sta preparando a ogni forma di mobilitazione per opporsi a proposte che, a loro avviso, minacciano un settore vitale per l’economia locale e nazionale. Queste novità sono percepite come un attacco diretto non solo a un importante prodotto del Made in Italy, ma anche al patrimonio culturale e sociale legato alla viticoltura.

Le posizioni di Coldiretti e Filiera Italia

Nel comunicato diramato dall’ufficio stampa di Coldiretti Basilicata, viene evidenziato come la confederazione nazionale, in collaborazione con Filiera Italia, abbia fatto sentire la propria voce scrivendo direttamente alla presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen. Nella missiva, indirizzata anche ai commissari Raffaele Fitto, Cristophe Hansen e Olivér Várhelyi, le organizzazioni hanno ribadito l’importanza della promozione di stili di vita sani e di politiche agricole sostenibili. Tuttavia, chiedono un ripensamento sulle misure che prevedono etichette sanitarie allarmistiche e nuove tassazioni sul vino, giudicate ingiustificate.

Secondo Coldiretti, l’idea di etichettare il vino con avvisi allarmistici non soltanto penalizza un settore che vale quasi 14 miliardi di euro, ma può anche influenzare negativamente l’immagine e la reputazione del prodotto. La lettera sottolinea come il vino non debba essere trattato come un prodotto nocivo, ma piuttosto valorizzato come parte della tradizione enogastronomica italiana.

L’importanza del vino per l’economia lucana

Il settore vitivinicolo riveste un ruolo cruciale per l’economia della Basilicata. Le varietà di vino locali non solo sono apprezzate a livello nazionale, ma hanno anche trovato spazi di mercato all’estero, contribuendo all’immagine del Made in Italy. Coldiretti chiarisce che l’introduzione di misure punitive rischia di indebolire un comparto che già affronta sfide significative, aggravate da eventi climatici e da dinamiche di mercato sempre più complesse.

Non bisogna dimenticare che in Basilicata è stato istituito il Distretto agroalimentare di qualità “Divino”, dedicato alla promozione dei prodotti vitivinicoli regionali. Questa iniziativa punta a raggruppare i produttori sotto un’unica rete, incoraggiando pratiche sostenibili e promuovendo il vino lucano come simbolo di qualità e tradizione. La protezione del settore vitivinicolo diventa quindi non solo una questione economica, ma anche una lotta per la salvaguardia delle identità locali.

Le richieste di Coldiretti alla Commissione Europea

Coldiretti e Filiera Italia non si fermano quindi alla critica delle nuove proposte, ma richiedono attivamente l’esclusione di etichette sanitarie fuorvianti dal piano europeo di lotta contro il cancro. Nella lettera inviata alle autorità europee, le organizzazioni chiedono un confronto e un dialogo costruttivo per trovare soluzioni realmente efficaci per promuovere la salute pubblica senza ledere l’integrità di un settore essenziale.

Si stanno mobilitando anche i produttori finanziariamente colpiti da queste proposte, sottolineando la necessità di una comunicazione corretta e informativa piuttosto che di etichette che possano generare confusione o timore nei consumatori. L’obiettivo è quello di far prevalere l’interesse della comunità vitivinicola e sostenere il vino come espressione di cultura e tradizione, piuttosto che come un potenziale rischio da arginare.

In sintesi, la Coldiretti Basilicata, insieme a Filiera Italia, affronta una battaglia per difendere un settore chiave dell’economia regionale, ribadendo l’importanza di politiche che non solo rassicurino i consumatori, ma che promuovano attivamente il vino come parte integrante della tradizione culinaria italiana.

Ultimo aggiornamento il 8 Febbraio 2025 da Laura Rossi

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