Collaborazione tra prefetture e magistratura in Calabria: un accordo strategico contro la ‘ndrangheta

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Collaborazione tra prefetture e magistratura in Calabria: un accordo strategico contro la 'ndrangheta - Fonte: Ansa | Gaeta.it

La recente sottoscrizione di un protocollo di collaborazione tra i prefetti di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia e il procuratore facente funzioni di Catanzaro, Vincenzo Capomolla, rappresenta un passo significativo nella lotta contro la criminalità organizzata in Calabria. Questo accordo non solo formalizza un'intesa già esistente, ma mira a potenziare le azioni preventive sia sul fronte amministrativo che su quello giudiziario. Un'integrazione importante che cerca di contrastare le infiltrazioni della 'ndrangheta nel tessuto economico regionale.

Un accordo inedito in Calabria

Il contesto dell'accordo

La sottoscrizione del protocollo di intesa è avvenuta tra i rappresentanti delle principali istituzioni di sicurezza e giustizia della Calabria, ovvero i prefetti di CATAZARO , COSENZA , CROTONE , VIBO VALENTIA e il procuratore facente funzioni di Catanzaro, Vincenzo Capomolla. Questo accordo integra e rafforza le competenze dei diversi territori all'interno del DISTRETTO GIUDIZIARIO DI CATANZARO, un'area particolarmente sensibile a fenomeni di criminalità organizzata e infiltrazioni mafiose.

L'accordo si colloca nell'ambito di una strategia più ampia promossa dal Ministero dell'Interno e dalla Procura Nazionale Antimafia, con l'obiettivo di migliorare la risposta istituzionale alla minaccia rappresentata dalla 'ndrangheta. Le autorità hanno intenzione di promuovere un lavoro sinergico, dove le prefetture e gli uffici giudiziari operano in modo coordinato, condividendo dati e informazioni cruciali per una prevenzione efficace.

L'importanza della formalizzazione della collaborazione

Durante la cerimonia di firma, il prefetto Ricci ha evidenziato come si tratti di un passo fondamentale per rafforzare un rapporto già esistente tra le Prefetture e la Direzione Distrettuale Antimafia . Formalizzare questa cooperazione permetterà di efficientare il flusso di informazioni e garantire che ogni ente possa mantenere il rispetto dei propri ruoli, in particolare riguardo al segreto istruttorio. Tale scambio rappresenta un valore aggiunto, poiché offre una visione più completa della situazione che si andrà a monitorare.

Secondo quanto indicato nell'accordo, le informazioni condivise saranno finalizzate a potenziare l’azione preventiva contro le infiltrazioni mafiose, tenendo conto anche delle risorse e delle opportunità già a disposizione degli enti locali coinvolti.

Le aspettative per il futuro

Un modello di collaborazione duraturo

L'accordo siglato genera aspettative elevate per quanto riguarda la prevenzione e il contrasto alla criminalità organizzata rispetto all'economia locale. Il procuratore Capomolla ha sottolineato che questo protocollo rappresenta un modello stabile di collaborazione, il quale dovrebbe portare a un'accresciuta efficacia dell'azione di contrasto da parte delle istituzioni. In particolare, si attende un miglioramento nelle attività di monitoraggio dei flussi di denaro pubblico e nella realizzazione di opere pubbliche.

Il protocollo mira a ridurre il rischio di contaminazione del tessuto economico calabrese, un obiettivo cruciale per garantire la legalità e la trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche. La disponibilità di informazioni dettagliate e attuali permetterà di intervenire in modo più tempestivo e mirato, evitando che la 'ndrangheta possa sfruttare le vulnerabilità del sistema.

Un impegno per il contrasto alla criminalità organizzata

L'accordo firmato rappresenta quindi non solo un importante strumento di cooperazione tra enti, ma una vera e propria dichiarazione di intenti nella lotta contro la 'ndrangheta. Grazie a questo modello di collaborazione, si auspica che si possa non solo monitorare e reprimere le attività illecite, ma anche agire in modo proattivo per prevenire le infiltrazioni mafiose nel tessuto sociale e economico di Calabria. Le istituzioni coinvolte si stanno preparando ad affrontare una sfida di grande portata, con la consapevolezza che solo attraverso un lavoro sinergico sarà possibile rispondere efficacemente alla minaccia della criminalità organizzata.

Ultimo aggiornamento il 18 Settembre 2024 da Sofia Greco

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