Le festività pasquali sono spesso accompagnate da pasti abbondanti e piatti ricchi che lasciano qualche chilo in più e una sensazione di gonfiore. Ritrovare la forma dopo questi giorni richiede più che semplici rinunce improvvise. Il professor Marcellino Monda, esperto in fisiologia e dietetica, offre indicazioni precise su come rimettersi in carreggiata seguendo un’alimentazione mirata e un’attività motoria calibrata, specialmente nella stagione primaverile.
riprendere la routine alimentare con gradualità e attenzione
Superare gli eccessi alimentari delle feste non si ottiene con diete lampo o drastici cambiamenti improvvisi. Secondo il professor Monda, bisogna puntare a uno stile di vita sano che prevede un intervento graduale. Partire da piccoli accorgimenti aiuta a non sottoporre il corpo a stress inutili. Ad esempio, reintrodurre con calma verdure e frutta fresche ai pasti quotidiani torna utile per ripulire l’organismo e favorire la perdita di peso accumulato.
Monda richiama l’attenzione sulle cosiddette “Colonne del benessere”: un insieme di comportamenti alimentari e motorii che, seguiti con costanza, non contribuiscono solo a combattere l’obesità ma anche diverse patologie comuni, come problemi cardiovascolari e disturbi metabolici. Questi accorgimenti, applicati soprattutto in primavera, aiutano a contrastare gli effetti negativi di un’alimentazione sbilanciata tipica dei mesi invernali, quando si tende a consumare cibi più calorici e grassi.
L’esperto mette in evidenza come un piano alimentare bilanciato aiuti sia nel mantenimento del peso in limite accettabili sia nella prevenzione delle malattie legate a scelte alimentari poco corrette. Non si tratta solo di dimagrire ma di inserire nel quotidiano scelte alimentari che favoriscano la salute e il benessere generale.
un approccio graduale per il corpo
i colori della salute: verdura e frutta come basi fondanti del pasto primaverile
Uno dei suggerimenti più chiari arriva dalla scelta di alimenti ricchi di acqua e sostanze benefiche. Monda parla di “colori del benessere”, riferendosi ai frutti e agli ortaggi di vari colori: rosso, giallo-arancio, verde, bianco e blu-viola. Ogni colore indica la presenza di specifici componenti antiossidanti e antinfiammatori utili per l’organismo.
La raccomandazione è di consumare almeno cinque porzioni giornaliere di frutta e verdura, di peso compreso tra 200 e 250 grammi l’una. Questa varietà cromatica garantisce l’assunzione di un ampio spettro di nutrienti indispensabili, soprattutto durante la primavera, quando l’organismo può approfittare di alimenti freschi e leggeri. A volte, verdura e frutta insieme possono sostituire un pasto completo, soprattutto nei giorni successivi a week-end o festività in cui si sono ecceduti con calorie e grassi.
Oltre a frutta e verdura è importante inserire carni magre e pesce, preferibilmente in porzioni di circa 250-300 grammi giornalieri. La preparazione deve essere semplice, con condimenti leggeri come un filo di olio extravergine d’oliva, considerato tra i migliori grassi per la salute. Per quanto riguarda i carboidrati, Monda suggerisce porzioni moderate di pasta o riso, tra i 60 e 80 grammi, con salse semplici e digeribili, che mantengano l’apporto energetico adeguato senza appesantire.
L’idratazione va curata con attenzione anche se fa meno caldo. Berne due o più litri al giorno evita la disidratazione, soprattutto durante i cambi di stagione e quando il corpo è impegnato a recuperare equilibrio dopo periodi di alimentazione abbondante.
il valore dei nutrienti colorati
movimento e attività motoria calibrata per riconquistare il benessere fisico
L’attività fisica deve accompagnare la dieta per restituire tonicità e aiutare il corpo a smaltire le riserve accumulate. Il docente suggerisce un obiettivo raggiungibile: diecimila passi al giorno, da integrare, se possibile, con esercizi sportivi adattati al proprio livello di allenamento. Ma soprattutto, va evitata qualsiasi attività fisica improvvisata soprattutto se intensa e in condizioni climatiche avverse.
Monda sottolinea come eventi sportivi estremi, specie praticati da persone con sovrappeso o non allenate, rappresentino un pericolo reale per cuore e sistema circolatorio. Esempi come gare di corsa con sacchi o tiri alla fune sotto il sole caldo possono trasformarsi in prove stressanti che il corpo non riesce a sopportare senza rischi.
Per un ritorno sicuro all’attività fisica è indicata una gradualità che parta da esercizi di bassa intensità e lunga durata come camminate a passo lento o moderato. Solo dopo un adeguato allenamento, di alcune settimane, si può pensare a impegni più intensi. Lo sport vero e proprio va riservato a chi ha costruito una buona preparazione fisica e segue regole precise secondo la fisiologia dello sport.
Questa attenzione al movimento controllato, insieme a un’alimentazione ricca ma corretta, rappresenta la modalità più sicura per riequilibrare corpo e peso dopo periodi di eccessi alimentari.
evitare sforzi improvvisi e pericolosi
l’impegno universitario per diffondere corretti stili di vita in Campania
L’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” ha messo in campo attività formative che puntano proprio alla diffusione dei principi di una sana alimentazione e di un movimento equilibrato. Tra queste spicca il Master “Dietetica applicata allo stile di vita: dalla sedentarietà all’attività sportiva”, attivo dal 2015 e giunto già alla sua 11ma edizione.
Il Master risponde a un’esigenza concreta: offrire risposte puntuali all’aumento dei casi di obesità in Campania. Le figure professionali formate in questo percorso possiedono competenze che spaziano dalla dietetica alla medicina dello sport, pensate per intervenire direttamente sul territorio e migliorare la salute pubblica.
L’ateneo interpreta così la cosiddetta “terza missione”: mettere il sapere scientifico a disposizione della società attraverso un dialogo continuo con il contesto culturale e sociale in cui è inserito. In questo modo favorisce non solo l’apprendimento ma anche la diffusione di comportamenti utili a garantire una qualità della vita migliore, anche dopo i periodi critici come quelli delle festività pasquali.