In seguito all’audace assalto subito ieri sera presso il caveau dell’istituto di vigilanza Mondialpol a Caniga, ai margini di Sassari, le forze dell’ordine nel nord Sardegna e nella provincia di Nuoro sono impegnate in una serrata caccia al commando armato responsabile dell’azione criminale.
Le indagini della Squadra mobile: alla ricerca dei colpevoli
Le indagini condotte dalla Squadra mobile della questura di Sassari sono attualmente concentrate sulla ricostruzione dei movimenti della banda criminale coinvolta nell’assalto e sulle fasi precedenti e successive al colpo.
Descrizione dell’assalto e delle azioni del commando
Il commando, composto da circa una ventina di individui armati di kalashnikov e vestiti di nero con giubbini antiproiettili, ha operato poco prima delle 20:30. Gli aggressori hanno avvicinato un escavatore al muro di cinta della sede Mondialpol a Caniga, utilizzando il braccio del mezzo meccanico per forzare una griglia sulla facciata e sfondare il muro dell’edificio.
Durante l’assalto, diversi membri del commando hanno varcato la recinzione e hanno aperto il fuoco all’interno della sede Mondialpol, spaventando le guardie giurate presenti. Simultaneamente, altre azioni intimidatorie sono state compiute contro la garitta di sorveglianza, sebbene il personale al suo interno sia rimasto indenne grazie ai vetri antiproiettili.
Il bottino e la fuga dei rapinatori
I malviventi sono riusciti a impossessarsi di diversi sacchi contenenti denaro, presumibilmente destinati al pagamento delle pensioni a breve. L’ammontare esatto del bottino non è ancora stato quantificato. Successivamente, i sacchi sono stati trasportati fuori dall’edificio con l’escavatore e caricati su un furgone Fiat Ducato bianco, con cui la banda ha fatto perdere le proprie tracce dirigendosi verso Cagliari.
La reazione delle forze dell’ordine e la copertura della fuga
Durante lo svolgimento della rapina, le forze dell’ordine, tra cui una pattuglia dei carabinieri e una della polizia stradale, sono giunte sul luogo da direzioni opposte. Tuttavia, i banditi non hanno esitato a rispondere ai tentativi di intervento delle autorità aprendo il fuoco contro le auto, mettendo in pericolo la vita degli agenti.
Oltre a ciò, un altro gruppo di criminali, stimato in almeno una decina di individui, ha preso misure per bloccare le principali vie d’accesso alla zona di Caniga, danneggiando veicoli e disseminando migliaia di chiodi sull’asfalto. Queste azioni hanno rallentato l’arrivo delle forze dell’ordine, permettendo ai rapinatori di coprire la propria fuga in tutta fretta.
Questo report è una riproduzione fedele delle ultime dinamiche legate all’assalto alla sede Mondialpol a Caniga.
Approfondimenti
- Mondialpol: istituto di vigilanza coinvolto nell’assalto a Caniga, distretto ai margini di Sassari, in Sardegna.
Sassari: città situata nella parte settentrionale della Sardegna, coinvolta nell’assalto presso l’istituto Mondialpol.
Nuoro: provincia nella regione della Sardegna, coinvolta nelle operazioni di ricerca del commando armato responsabile dell’assalto a Caniga.
Fiat Ducato: modello di furgone bianco utilizzato dai rapinatori per la fuga dopo aver compiuto l’assalto a Caniga.
Cagliari: città situata nella Sardegna meridionale, verso la quale la banda dei rapinatori si è diretta dopo aver preso il bottino.
L’assalto presso la sede di Mondialpol a Caniga è stato effettuato da un commando armato, composto da circa una ventina di individui, che ha compiuto azioni violente per portare a termine la rapina. Le forze dell’ordine, tra cui carabinieri e polizia stradale, sono state coinvolte nella caccia ai rapinatori e nella gestione della situazione di emergenza.