L’anniversario del crollo di Ponte Morandi, avvenuto a Genova nel 2018, rappresenta un momento di riflessione e memoria per le famiglie delle vittime e per la comunità . Quest’anno, le cerimonie hanno avuto luogo con una commemorazione solenne, durante la quale il dolore per la perdita di 43 vite e le ferite fisiche e psicologiche inflitte dalla tragedia sono state riaffermate. L’incontro ha visto la partecipazione di autorità locali, familiari delle vittime e membri della comunità , tutti uniti nella memoria di quel tragico evento.
Cerimonia di commemorazione e tributi floreali
Un gesto di rispetto e ricordo
La cerimonia ha avuto luogo in una radura simbolica, nei pressi della targa commemorativa che onora le 43 vittime del crollo. Il viceministro Edoardo Rixi ha preso parte all’evento insieme a Egle Possetti, presidente del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi. In un gesto significativo, tre corone di fiori, composte da rose bianche e rosse, sono state deposte per rappresentare il cordoglio delle istituzioni, congiuntamente a una corona d’alloro offerta dai familiari delle vittime. Questo atto simbolico è stato un momento di unione e di rispetto per la memoria di coloro che hanno perso la vita in una delle più gravi tragedie della recente storia italiana.
Partecipazione delle autoritÃ
Hanno partecipato alla cerimonia anche il sindaco di Genova, Marco Bucci, e il governatore ad interim, Alessandro Piana. La loro presenza ha sottolineato l’impegno delle autorità locali nella commemorazione e nel sostegno alle famiglie delle vittime. Inoltre, diverse autorità civili e militari hanno reso omaggio, contribuendo a creare un’atmosfera di solidarietà e di riflessione collettiva. La cerimonia si è svolta in un clima di sobrietà e rispetto, divenendo un’importante occasione per affrontare il lutto condiviso e per rinnovare l’impegno a garantire la sicurezza e il benessere della comunità .
Messa commemorativa e messaggi dell’arcivescovo
Spiritualità e vicinanza
In coincidenza con la commemorazione, una messa è stata celebrata nella chiesa di Certosa dall’arcivescovo Marco Tasca. Durante la celebrazione, l’arcivescovo ha sottolineato l’importanza di “far sentire la nostra presenza e il ‘prendersi cura’ dell’altro”. Queste parole hanno risonato profondamente con i partecipanti, richiamando la necessità di una comunità coesa e pronta a sostenersi reciprocamente nei momenti di difficoltà .
L’importanza della memoria
L’arcivescovo ha anche evidenziato come il ricordo delle vittime di Ponte Morandi debba diventare un’opportunità per riflettere sulle fragilità umane e sull’importanza delle relazioni sociali. In un momento in cui la memoria di eventi dolorosi tende a sfumare, Tasca ha ribadito la necessità di mantenere vivo il ricordo, non solo per onorare la vita di chi non c’è più, ma anche per promuovere una cultura della sicurezza e della prevenzione.
La giornata si è quindi conclusa con un senso di comunità rinnovata, richiamando l’attenzione su un impegno collettivo verso un futuro che prenda in considerazione le lezioni del passato. La partecipazione attiva e l’inclusione di tutti i presenti hanno reso l’evento un momento significativo di riflessione e speranza per il futuro.