La ‘Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo’ si è trasformata in un’importante occasione di riflessione e memoria a Manoppello, dove il presidente della Giunta regionale d’Abruzzo, Marco Marsilio, ha partecipato alla commemorazione delle vittime della tragedia di Marcinelle. Questo evento, che ha segnato la vita di molte famiglie abruzzesi nel 1956 con la morte di 60 minatori, evidenzia l’importanza della sicurezza sul lavoro e della preservazione della memoria storica.
La fondazione ‘marcinelle dueseidue’: un impegno per la memoria
Un’iniziativa per le generazioni future
Durante la cerimonia di commemorazione, Marco Marsilio ha parlato con passione dell’importanza di creare strutture giuridiche permanenti per onorare la memoria delle vittime. Focalizzandosi sulla Fondazione ‘Marcinelle dueseidue’, istituita con una legge regionale nel gennaio 2023, ha spiegato che questa iniziativa servirà a trasmettere alle future generazioni l’importanza del ricordo di una tragedia che segna il mondo del lavoro. “Abbiamo voluto creare una struttura giuridica permanente affinché possa continuare, di generazione in generazione, a tenere vivo il ricordo di quella tragedia,” ha sottolineato Marsilio.
Trasmettere il significato di un evento tragico
Marsilio ha evidenziato come il passare del tempo possa portare all’oblio di eventi significativi come la tragedia di Marcinelle, in cui le vite di uomini e famiglie furono stravolte. “Quando il tempo passa e gli eventi si allontanano, rischiamo di perdere il senso di queste celebrazioni,” ha aggiunto. Il presidente ha rimarcato l’importanza di trasmettere ai giovani il significato della tragedia, evidenziando la necessità di rafforzare gli strumenti educativi per garantire la continuità della memoria storica.
La tragedia di marcinelle: un simbolo di sfruttamento e sicurezza
Riflesso sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
Riguardo alla drammatica esperienza vissuta dai minatori, Marsilio ha definito la tragedia di Marcinelle come “forse la più grande tragedia e la più grande ferita inferta al mondo del lavoro.” I minatori abruzzesi furono protagonisti di un evento che ha messo in luce le condizioni precarie e rischiose in cui molti di loro operavano. Questo evento è emerso come un simbolo di sfruttamento e di una reale mancanza di attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le lezioni apprese e l’impegno delle istituzioni
Il presidente ha anche discusso dell’importanza che questa tragedia ha avuto nel generare un cambiamento nell’approccio delle istituzioni verso i lavoratori. “Da quel momento, le istituzioni compresero la necessità che ci fosse un trattamento diverso nei confronti dei lavoratori,” ha evidenziato Marsilio. Questo ha portato a un impegno rinnovato per il rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori, principio fondamentale che deve essere costantemente riaffermato.
Momenti di musica e riflessione al memoriale
La performance di Lara Molino
La commemorazione dell’8 agosto, arricchita dalla presenza della cantautrice abruzzese Lara Molino, ha conferito un tocco emotivo all’evento. La musica, con il brano “8 Agosto 1956” e il videoclip omonimo, personificava il ricordo delle vittime e l’impatto duraturo della tragedia. L’arte si è rivelata un potente strumento per comunicare il dolore e la memoria collettiva, unendo le generazioni nella riflessione e nella commemorazione.
Presenza delle autorità e della comunità
Alla cerimonia, il gonfalone della Regione Abruzzo ha sventolato con orgoglio, testimoniando l’importanza dell’evento. Oltre a Marsilio, erano presenti diverse autorità, tra cui il sottosegretario del Ministero degli Esteri, Maria Tripodi, e il sindaco di Manoppello, Giorgio De Luca. Questo ampio coinvolgimento da parte delle istituzioni ha sottolineato come il ricordo di Marcinelle non sia solo un fatto locale, ma un tema di rilevanza nazionale.