Commemorazione per Gian Marco Jacobitti: La Reggia di Caserta Celebra un Grande Soprintendente

Commemorazione per Gian Marco Jacobitti: La Reggia di Caserta Celebra un Grande Soprintendente

Cerimonia emozionante per l’intitolazione della nuova sala della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio a Gian Marco Jacobitti, celebrando il suo significativo contributo al patrimonio culturale della Reggia di Caserta.
Commemorazione per Gian Marco Commemorazione per Gian Marco
Commemorazione per Gian Marco Jacobitti: La Reggia di Caserta Celebra un Grande Soprintendente - Gaeta.it

La cerimonia di intitolazione della nuova sala della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento alla memoria di Gian Marco Jacobitti si è svolta con grande partecipazione e commozione. Un evento significativo per celebrare un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nel patrimonio culturale della Reggia di Caserta. Questo articolo approfondisce il significato dell’evento e il lascito di Jacobitti nel mondo dell’arte e della cultura.

Un tributo significativo al compianto Gian Marco Jacobitti

La storia della Reggia di Caserta ha visto momenti cruciali sotto la direzione di Gian Marco Jacobitti, scomparso nel 2014. Con determinazione e grande visione, ha gestito la Reggia, portando avanti iniziative che molti considerano pionieristiche. Il Soprintendente Mariano Nuzzo ha fortemente voluto l’intitolazione di questa sala come un atto di gratitudine e rispetto nei confronti della figura di Jacobitti. La cerimonia si è rivelata non solo un tributo alla sua memoria ma anche un modo per far riflettere sull’importanza della tutela del patrimonio culturale, un tema che Jacobitti ha sempre messo al centro della sua attività.

Durante il suo mandato, Jacobitti ha attuato misure innovative, come la chiusura del Parco Reale della Reggia a Pasquetta nel 1992, motivata da ragioni di sicurezza pubblica. Un’altra iniziativa che segna la sua eredità è la collezione “Terrae Motus“, raccolta di opere d’arte donate da artisti di fama internazionale, tra cui Andy Warhol. Questa collezione, realizzata in risposta al terremoto che colpì l’Irpinia nel 1980, rappresenta un esempio tangibile del suo impegno verso l’arte e la cultura, sottolineando come l’arte possa fungere da risposta a eventi tragici.

La cerimonia di intitolazione ha visto la partecipazione di numerose autorità e rappresentanti del mondo della cultura, tutti uniti nel riconoscere l’importanza del suo lavoro. La famiglia di Jacobitti era presente, evidenziando l’impatto che ha avuto non solo professionalmente ma anche personalmente, attraverso una vita dedicata al servizio della comunità e della cultura.

Ricordi e testimonianze dalla famiglia e dalle autorità

Tra gli interventi più toccanti durante la cerimonia, spicca quello del figlio Arrigo, che ha evocato il ricordo del padre, definendolo “Grande” sia in ambito professionale che nella vita privata. Arrigo ha raccontato come i valori che gli sono stati inculcati dal padre – dignità, correttezza e onestà – siano stati i principi guida che lo accompagnano quotidianamente. La sua testimonianza ha toccato il cuore dei presenti, evidenziando il legame indissolubile tra Gian Marco Jacobitti e i suoi cari.

Le parole di Arrigo mettono in luce come la figura di Jacobitti trascenda la mera professionalità, diventando un simbolo di umanità e impegno verso il bene comune. Un ricordo di un uomo che, attraverso il suo operato, ha cercato di migliorare la vita degli altri, rendendo il patrimonio culturale un bene collettivo da proteggere e valorizzare. La sua presenza è ancora viva nei cuori di quanti l’hanno conosciuto, un aspetto che ha colpito non solo la famiglia, ma anche tutti coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare con lui o conoscere il suo percorso.

La cerimonia di intitolazione ha rappresentato un momento necessario per riflettere non solo sull’importanza della Reggia di Caserta, ma anche sulle figure che, come Jacobitti, l’hanno aiutata a crescere e ad affermarsi come una delle eccellenze del patrimonio culturale italiano. Con il tuo lascito, Gian Marco Jacobitti ha tracciato un solco profondo nel quale le generazioni future possono continuare a camminare, ispirate dal suo esempio di dedizione e passione.

Ultimo aggiornamento il 19 Dicembre 2024 da Sofia Greco

Change privacy settings
×