Commemorazioni a Brandizzo: un anno dopo la tragedia che ha spezzato cinque vite nel lavoro ferroviario

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Commemorazioni a Brandizzo: un anno dopo la tragedia che ha spezzato cinque vite nel lavoro ferroviario - Gaeta.it

Nella mattina di oggi, a Brandizzo, in provincia di Torino, si sono svolte le commemorazioni in onore di Kevin Laganà, Michael Zanera, Giuseppe Sorvillo, Giuseppe Aversa e Giuseppe Saverio Lombardo, i cinque operai tragicamente deceduti lo scorso anno mentre svolgevano i loro compiti sulla linea ferroviaria. Questo evento ricorda l'importanza della sicurezza sul lavoro e la necessità di garantire che ogni lavoratore possa tornare a casa sano e salvo dopo il servizio.

Cerimonia di commemorazione

Momento di raccoglimento e tributi

La cerimonia è iniziata alle 9:30 presso il monumento dedicato alle vittime, sito nelle vicinanze della stazione. Una rappresentanza del gruppo Ferrovie dello Stato ha deposto una corona di fiori in segno di rispetto e memoria per i lavoratori scomparsi. Allo stesso orario, tutti i dipendenti presenti si sono uniti in un minuto di silenzio, creando un momento di riflessione collettiva sull'importanza della vita umana e sul valore del lavoro sicuro. Il gesto ha rappresentato simbolicamente la solidarietà della comunità e del settore ferroviario.

Nel suo intervento, il sindaco di Brandizzo, Monica Durante, ha sottolineato l’impatto della tragedia sulla comunità, affermando: "Ogni operaio che ha perso la vita qui poteva essere un nostro caro." Le sue parole hanno evidenziato come incidenti del genere non siano solo statistiche, ma colpiscano direttamente le famiglie e la società.

Un importante passo che il comune intende intraprendere è la costituzione parte civile al processo che seguirà l'incidente, per garantire che venga fatta giustizia e che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni.

La voce dei familiari

Richiesta di giustizia e mobilitazione

Durante l'evento, i familiari di Kevin Laganà hanno avuto l'opportunità di esprimere il loro dolore e la loro determinazione a ottenere giustizia. "Chiediamo giustizia. Non è possibile morire sul lavoro," hanno affermato, unendo le loro voci in un appello a favore di un cambiamento sistemico. L'emozione era palpabile, poiché la memoria dei loro cari era unita alla richiesta di maggiore sicurezza nel mondo del lavoro.

I familiari hanno messo in evidenza che l'unità è fondamentale in questa battaglia, ripetendo il mantra che ogni lavoratore deve tornare a casa dopo il lavoro. In segno di protesta e richiesta di giustizia, sono stati esposti due striscioni di fronte alla stazione.

Queste manifestazioni di dolore e determinazione sono importanti non solo per onorare la memoria delle vittime, ma anche per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di politiche più solide e controlli più rigorosi nel settore lavorativo.

L'analisi di esperti

La necessità di riformare le politiche di sicurezza sul lavoro

Nell’ambito delle commemorazioni, è intervenuta Chiara Gribaudo, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di lavoro, che ha sollevato questioni di grande rilevanza. "A seguito della tragedia della Thyssen, è entrato in vigore il testo unico sulla sicurezza. Tuttavia, dopo Brandizzo, è necessario un cambio di passo ancora più forte," ha dichiarato, evidenziando che sebbene alcune misure siano state adottate, non sono ancora sufficienti.

La Gribaudo ha abbracciato l'idea che la filiera di appalti e subappalti necessiti di una revisione approfondita. Ha sottolineato quanto sia essenziale garantire una formazione adeguata per i lavoratori, poiché, secondo la sua analisi, la mancanza di formazione e l'insufficienza salariale creano un contesto lavorativo pericoloso. Ha descritto l’affermazione che l’incidente di Brandizzo sia stato solo "un errore umano" come una visione erronea, attribuendo il problema a fattori sistemici e alla pressione di completare il lavoro rapidamente.

In questa ottica, Gribaudo ha esortato a un monitoraggio più rigoroso delle pratiche di subappalto, soprattutto per enti di grande importanza come RFI o FS, affermando che è cruciale pretendere standard più elevati nel settore.

La commemorazione di oggi a Brandizzo si è trasformata quindi in un appello collettivo per un cambiamento significativo, testimonianza di un impegno che trascende il semplice ricordo e abbraccia la questione della sicurezza sul lavoro come un diritto fondamentale.

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