Commercio di bevande alcoliche in ue nel 2024, italia seconda per esportazioni con 6 miliardi di euro

Commercio di bevande alcoliche in ue nel 2024, italia seconda per esportazioni con 6 miliardi di euro

Nel 2024 l’Unione europea ha registrato un aumento dell’11% nelle esportazioni di bevande alcoliche verso paesi terzi, con Francia e Italia leader nel vino e Stati Uniti e Regno Unito principali mercati di destinazione.
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Nel 2024 l’Unione Europea ha aumentato del 11% le esportazioni di bevande alcoliche verso paesi terzi, raggiungendo quasi 30 miliardi di euro, con Italia e Francia leader nel settore del vino e Stati Uniti e Regno Unito come principali mercati di destinazione. - Gaeta.it

Nel 2024 l’Unione europea ha segnato un aumento significativo nelle esportazioni di bevande alcoliche verso paesi terzi. Secondo i dati diffusi da Eurostat, il valore complessivo delle esportazioni ha superato i 29 miliardi di euro, con una crescita vicino al 11% rispetto al 2019. Tra i paesi membri, Italia mantiene una posizione di rilievo, occupando il secondo posto per volume di vendite, principalmente grazie al settore del vino. L’analisi dettagliata di questo mercato consente di capire quali sono le tipologie di bevande più richieste all’estero e le destinazioni principali.

Crescita delle esportazioni di bevande alcoliche nell’ue e ruolo dei principali paesi esportatori

Nel 2024, l’Ue ha esportato bevande alcoliche per un valore complessivo di circa 29,8 miliardi di euro, segnando un aumento del 10,9% rispetto al 2019. Questo trend di crescita mostra una ripresa dopo gli anni caratterizzati da restrizioni commerciali e logistiche dovute alla pandemia. La Francia guida il mercato con esportazioni per 12,1 miliardi di euro, vendendo soprattutto vino e liquori. L’Italia tiene saldo il secondo posto con 6 miliardi, quasi interamente rappresentati dal vino, a testimoniare la forza del nostro prodotto simbolo.

Seguono altre nazioni come la Spagna, che ha esportato 2,5 miliardi di euro soprattutto in vino, e i Paesi Bassi con 2,3 miliardi, dove la birra assume un ruolo centrale. Questi numeri evidenziano una concentrazione nelle bevande tradizionali per ciascuna area geografica, con la Francia e l’Italia maggiormente orientate al vino, mentre i Paesi Bassi puntano sulle esportazioni di birra.

Le esportazioni si concentrano verso paesi extra Ue, con un’attenzione particolare per quelli con mercato consolidato e abitudine consolidata al consumo di prodotti europei. Il consolidamento di quote in paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito spiega in parte la crescita registrata.

La prevalenza del vino nell’export europeo e la distribuzione delle altre categorie di bevande alcoliche

Le esportazioni di vino continuano a dominare il commercio delle bevande alcoliche europee, rappresentando il 56,2% del totale con un valore di circa 16,8 miliardi di euro. Questa quota conferma la centralità del settore vinicolo, specialmente per Paesi come l’Italia e la Francia. Le altre bevande seguono con distillati e liquori che coprono il 29,7% delle esportazioni, pari a 8,9 miliardi di euro, un segmento che include prodotti di pregio e tradizione.

La birra si attesta all’11,5%, con un valore vicino ai 3,4 miliardi. Anche se minoritaria rispetto a vino e distillati, questa categoria rappresenta una fetta importante nelle esportazioni, soprattutto da Paesi come i Paesi Bassi e la Germania, noti per la produzione di birra.

Una parte più ridotta, ma presente nel mercato, è costituita da sidro, perry, idromele, saké e altre bevande fermentate, con un valore di 0,5 miliardi, pari all’1,7%. Vermouth e vini aromatizzati con piante o altri aromi rappresentano circa l’1%, con 0,3 miliardi di euro. Questi segmenti riflettono nicchie del mercato che interessano consumatori con gusti specifici.

Principali destinazioni delle esportazioni europee di bevande alcoliche e loro composizione

Gli Stati Uniti si confermano il mercato principale per le esportazioni di bevande alcoliche dall’Unione europea, assorbendo prodotti per un valore totale di 8,9 miliardi di euro, circa il 30% del totale. Il vino è il prodotto più richiesto negli Stati Uniti, con 4,9 miliardi di euro, mentre distillati e liquori valgono altri 2,9 miliardi. La crescente attenzione per i prodotti europei d’eccellenza si riflette in queste cifre.

Il Regno Unito è il secondo partner commerciale con 4,9 miliardi di esportazioni europee, di cui il 68% legato al vino, pari a 3,3 miliardi di euro. Anche in questo caso, il ruolo del vino emerge in modo marcato rispetto ad altre bevande.

Dietro a questi due mercati si posizionano Cina e Canada, entrambi con esportazioni valutate attorno a 1,6 miliardi di euro. La Svizzera completa la lista dei principali partner con 1,4 miliardi. Queste destinazioni rappresentano mercati con consumatori attenti e una domanda interessante per prodotti europei di qualità.

Nel complesso, il commercio di bevande alcoliche continua a essere un elemento economico di rilievo per i Paesi dell’Ue, con potenzialità di sviluppo sui mercati internazionali e una forte specializzazione nazionale che caratterizza ogni categoria di prodotto.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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