Commissione Ue: nuove misure rigorose per il settore del vino in Europa

Commissione Ue: nuove misure rigorose per il settore del vino in Europa

La Commissione Europea propone misure restrittive sul settore vinicolo, suscitando preoccupazioni tra i produttori. L’Unione Italiana Vini chiede un dialogo e una revisione delle normative per tutelare l’economia del settore.
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Commissione Ue: nuove misure rigorose per il settore del vino in Europa - Gaeta.it

Le recenti decisioni della Commissione Europea mettono a rischio il futuro del settore vinicolo in Europa, un mercato che già affronta sfide significative. In particolare, le nuove misure presentate nel piano Beca rischiano di generare un impatto devastante sul commercio di vino, suscitando preoccupazioni da parte degli operatori del settore. L’Unione Italiana Vini ha variamente evidenziato le criticità di queste proposte che puntano a rivedere le normative vigenti con maggiore severità.

Le proposte della Commissione Ue

Recentemente, la Commissione Europea ha rivelato un documento di lavoro che contempla restrizioni più severe riguardanti la tassazione e la vendita di alcolici, incluso il vino. Contrariamente a un primo piano che aveva già trovato una forte opposizione in passato, questo nuovo testo sembra fissare misure che vanno oltre quelle precedentemente proposte. Tra le novità ci sono l’introduzione di avvertenze sanitarie sulle etichette e una regolamentazione più rigorosa della pubblicità di prodotti alcolici.

Queste misure, già in fase di avvio secondo la Commissione, puntano a modificare il regime di tassazione, aumentando la pressione economica sui produttori. L’attuale direttiva, che stabilisce una quota minima di accisa per il vino pari a 0 euro, potrebbe essere modificata. Questo aspetto rappresenta un cambiamento significativo per un settore già in difficoltà.

Critiche da parte dell’Unione Italiana Vini

Paolo Castelletti, segretario generale di Uiv, ha espresso forti riserve sulle modalità di attuazione del piano. “Cambia la squadra, ma il leit motiv della Commissione Europea rimane lo stesso“, ha dichiarato, sottolineando come ci si aspettava un approccio che sostenesse la competitività delle imprese piuttosto che inasprire la tassazione e generare distorsioni nel mercato. Castelletti ha fatto presente che ci dovrebbe essere un maggiore dialogo tra le istituzioni europee e gli stakeholder del settore vinicolo.

L’esempio degli health warning, riproposti nel nuovo documento, mette in evidenza la minimizzazione del confronto con le realtà coinvolte. Infatti, il commissario alla salute, Varhelyi, aveva precedentemente affermato che quest’argomento non sarebbe stato una priorità per la nuova Commissione. Questa contraddizione ha suscitato preoccupazione tra i produttori, che ora chiedono una revisione delle misure prima che possano essere implementate definitivamente.

Impegni e sollecitazioni verso gli Europarlamentari

L’Unione Italiana Vini ha deciso di lanciare un appello agli Stati membri e agli Europarlamentari italiani, esortandoli a intervenire nella discussione di queste proposte. “È fondamentale fermare un documento redatto senza alcuna consultazione pubblica“, ha affermato Castelletti, evidenziando la mancanza di un approccio collaborativo da parte della Commissione. Secondo l’Unione, il settore vinicolo, che genera oltre 100 miliardi di euro per l’economia europea e un milione di posti di lavoro, merita maggiore attenzione e rispetto.

Secondo il documento di revisione della Commissione, oltre il 90% delle azioni del piano sono state recentemente avviate, con diverse già completate. Ora rimane da vedere come queste decisioni si concretizzeranno e quali effetti porteranno a uno dei settori più emblematici della tradizione europea.

La situazione è di vitale importanza non solo per l’economia, ma anche per la cultura e l’identità dei Paesi produttori. Rimanere in attesa di sviluppi futuri sarà cruciale per gli attori del settore vinicolo ora più che mai, mentre le discussioni politiche continuano a delineare il futuro del vino in Europa.

Ultimo aggiornamento il 8 Febbraio 2025 da Marco Mintillo

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