L’industria aerea europea si trova ad affrontare sfide significative nella competizione con le compagnie aeree cinesi, a causa delle restrizioni sullo spazio aereo russo imposte dopo l’invasione dell’Ucraina. Queste condizioni sfavorevoli stanno causando difficoltà per le compagnie europee nel riprendere i voli tra Europa e Cina ai livelli pre-pandemia. A tale proposito, Air France-Klm ha espresso preoccupazione per l’impatto di queste restrizioni sul settore.
Le problematiche delle compagnie aeree europee
Difficoltà nel ripristinare i voli pre-pandemia
Nel corso dell’anno, Air France-Klm ha messo in evidenza le difficoltà nel ristabilire i collegamenti aerei tra Europa e Cina. Wouter Vermeulen, direttore generale per la Grande Cina, ha assistito a una significativa diminuzione della capacità operativa a causa delle restrizioni al sorvolo dello spazio aereo russo. Tali restrizioni si sono intensificate con l’introduzione di sanzioni contro la Russia, portando alla chiusura dello spazio aereo a molte compagnie aeree. Ciò ha reso complicato per gli operatori aerei europei mantenere rotte competitive, aumentando i costi operativi e le tariffe ai passeggeri.
Il divario competitivo con le compagnie cinesi
Le compagnie aeree cinesi, al contrario, continuano a operare senza limitazioni significative nello spazio aereo russo, il che offre loro un vantaggio considerevole. Questo significa che possono mantenere percorsi più diretti verso varie destinazioni, rendendo i loro voli non solo più brevi, ma anche più economici rispetto a quelli delle compagnie europee. A ciò si aggiungono le complicazioni legate ai costi operativi per le compagnie aeree europee, che stanno affrontando perdite e una minore competitività sul mercato globale.
Le rotte consentite per le compagnie aeree
Compagnie esenti dalle restrizioni di sorvolo
Con l’introduzione delle sanzioni, la Russia ha chiuso il suo spazio aereo a gran parte delle compagnie aeree, mantenendo però delle eccezioni per alcuni vettori che vantano legami diplomatici con Mosca. Tra questi, solo quattro compagnie europee hanno ottenuto l’autorizzazione per operare: Air Serbia, Turkish Airlines, Pegasus Airlines e Belavia. Turkish Airlines, ad esempio, continua a volare su sette aeroporti russi, mentre Air Serbia serve le principali città russe come Mosca e San Pietroburgo.
Le compagnie aeree cinesi e il sorvolo russo
Le compagnie aeree cinesi, come Beijing Capital Airlines, China Eastern, Air China, e altre, utilizzano attivamente lo spazio aereo russo per raggiungere diverse destinazioni in Europa. La loro opportunità di volare in modo più diretto non solo ottimizza i tempi di viaggio, ma garantisce anche una maggiore efficienza in termini di costi operativi, a differenza degli operatori europei che si vedono costretti a utilizzare rotte più lunghe.
Impatto sulle tariffe dei voli e sulle tempistiche
Allungamento delle rotte e conseguenze economiche
L’impossibilità di sorvolare la Russia ha costretto molte compagnie aeree europee a rivedere completamente le proprie rotte tra Europa e Asia. Dalla modifica delle rotte, i voli devono spostarsi più a sud, passando per Turchia e Cina, il che si traduce in un allungamento significativo dei tempi di volo. Compagnie come British Airways e Finnair hanno riportato un incremento del tempo di viaggio da uno a tre ore.
Incremento dei costi per i passeggeri
Allungando le rotte, le compagnie aeree si trovano ad affrontare anche un aumento dei costi a causa del maggiore consumo di carburante e degli stipendi per un tempo di lavoro prolungato per il personale di volo. Conseguentemente, i costi dei biglietti aerei sono aumentati. Ad esempio, un volo da New York a Nuova Delhi ha visto il costo salire in modo significativo, rendendo i viaggi non solo più lunghi ma anche più costosi per i passeggeri.
La competizione nell’industria aerea è più complessa che mai, con vincoli geopolitici che influenzano direttamente l’accessibilità e la praticità dei voli internazionali.