Nel cuore della provincia di Lecce, Novoli si prepara a vivere una delle celebrazioni più attese dell’anno. Questa mattina, infatti, si è conclusa la costruzione della Focara, un’imponente pira di legno che tocarà quasi i venti metri di altezza e che verrà accesa questa sera per omaggiare Sant’Antonio Abate. Il lavoro è stato il frutto dell’impegno di oltre cento volontari del Comitato Festa, che hanno dedicato settimane alla realizzazione di questo straordinario monumento dell’arte contadina, riconosciuto come Bene culturale immateriale della regione Puglia.
La cerimonia della bardatura e il rito del completamento
Allo scoccare di mezzogiorno, l’atmosfera festosa ha avvolto i volontari. Il segnale del termine dei lavori è arrivato con la posa dell’ultima fascina, un momento che rappresenta non solo uno sforzo fisico, ma anche una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. A chiudere in bellezza questa fase è stato il rito della bardatura, un antico gesto che prevede la formazione di una catena umana per issare l’immagine di Sant’Antonio Abate sulla cima della grande pira. Tale rito è carico di significato, simboleggiando l’unione della comunità attorno ai valori culturali e religiosi che sono alla base della festa.
Difficoltà nella preparazione e l’importanza della Focara
Quest’edizione della Focara ha presentato sfide inaspettate. Le avverse condizioni atmosferiche dei giorni scorsi hanno messo a dura prova i volontari, rallentando le operazioni di costruzione. In aggiunta, il reperimento delle fascine, essenziali per il falò, ha creato qualche problema nei vigneti circostanti. Nonostante questi ostacoli, l’impegno e la determinazione dei membri del comitato hanno prevalso. La Focara non è solo un evento, ma rappresenta un importante momento di aggregazione sociale e culturale, un simbolo della resilienza della comunità che si unisce per preservare le tradizioni locali.
Un patrimonio culturale da celebrare
La Focara di Novoli ha guadagnato riconoscimenti non solo per la sua imponenza, ma anche per il forte valore culturale e storico. Considerata il falò più grande d’Europa, attira ogni anno migliaia di visitatori, interessati a vivere un’esperienza unica e a immergersi nelle tradizioni pugliesi. La celebrazione di Sant’Antonio Abate non è soltanto un momento religioso, ma un’opportunità per la comunità di ritrovarsi e celebrare il proprio patrimonio.
Adeguatamente valorizzata, la pira di legno diventa così un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano comprendere più a fondo la cultura pugliese. La preparazione e l’accensione della Focara sono entrambi eventi che attirano l’attenzione, sottolineando l’importanza di atti collettivi che preservano le tradizioni nel corso degli anni.
La serata di oggi rappresenterà dunque non solo la celebrazione di un santo, ma anche la rivisitazione di un passato che continua a vivere nel presente.
Ultimo aggiornamento il 16 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano