Comuni marchigiani promuovono la pace: manifesti contro la guerra in Ucraina

Iniziativa di sensibilizzazione nei Comuni della Val Metauro promuove la pace e il dialogo tra Russia e Ucraina, contestando l’invio di armi e chiedendo un cambiamento nelle politiche governative.
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Comuni marchigiani promuovono la pace: manifesti contro la guerra in Ucraina - (Credit: www.ansa.it)

Un’iniziativa di sensibilizzazione contro il conflitto tra Russia e Ucraina ha preso piede nei Comuni della Val Metauro, situati in provincia di Pesaro Urbino. Slogan come “La Russia non è mio nemico”, “Stop alle armi, vogliamo la pace”, e “L’Italia ripudia la guerra” sono apparsi su manifesti affissi nei comuni di Fossombrone, Sant’Ippolito, Colli al Metauro, Cartoceto, Terre Roveresche e San Costanzo. L’Associazione di promozione sociale “Airone” ha orchestrato questa campagna come parte di uno sforzo più ampio per richiamare l’attenzione sulla situazione attuale.

Dettagli della campagna di sensibilizzazione

L’operazione ha preso il via lunedì 21 ottobre, partendo da Fossombrone, con l’intenzione di estendersi nei giorni successivi agli altri comuni coinvolti. I manifesti, visibili per circa due settimane, presentano l’immagine di due mani che si stringono, decorate con i colori delle bandiere italiana e russa, simboleggiando un invito al dialogo e alla riconciliazione. Questa campagna non è un’iniziativa isolata; infatti, si collega a numerose altre azioni simili in corso in tutta Italia, tutte unite da un comune obiettivo: promuovere la pace e la fine delle ostilità.

Secondo Davide Ditommaso, presidente di Airone Aps, l’associazione ha deciso di unirsi a questa iniziativa poiché ritiene essenziale creare consapevolezza e stimolare un dibattito pubblico sull’argomento. “Ci uniamo a centinaia di associazioni già impegnate su questo fronte”, ha affermato Ditommaso, sottolineando che la campagna rappresenta un desiderio collettivo di pace tra i popoli.

Le posizioni espresse da Airone Aps

I membri dell’Associazione Airone Aps non nascondono il loro dissenso riguardo all’invio di armi in Ucraina, sostenendo che l’utilizzo di risorse pubbliche per finanziare operazioni militari sia inaccettabile. Ditommaso ha dichiarato che il conflitto risponde a interessi espansionistici della NATO, evidenziando una percezione di perdita della sua funzione difensiva. Secondo il presidente dell’associazione, il sostegno delle istituzioni europee a tale politica è preoccupante e ha portato a conseguenze devastanti, tra cui il numero crescente di vittime civili e militari e danni significativi all’economia europea.

Questa visione evidenzia una critica molto forte contro le politiche attuali del governo italiano, accusato di complicità nella strategia militare della NATO. I promotori della campagna si fanno portavoce delle richieste di un cambiamento radicale nella gestione della crisi, proponendo la fine delle ingerenze internazionali e l’urgente instaurazione di un tavolo di pace neutro.

Richieste per un cambiamento di rotta

I promotori della campagna chiedono con fermezza l’immmediato stop all’invio e al finanziamento di armi, sottolineando l’urgenza di un dialogo costruttivo. “Se è vero che la Russia non è nostra nemica, possiamo sicuramente dire altrettanto dell’Ucraina”, ha concluso Ditommaso, facendo appello alla responsabilità delle istituzioni. L’obiettivo è chiaro: spingere i decisori politici a modificare le loro strategie e a lavorare per un accordo di pace sostenibile.

Questa iniziativa rappresenta non solo un atto di protesta, ma anche un’importante forma di attivismo per la promozione di un dialogo pacifico tra le nazioni in conflitto. Le adesioni a questa causa stanno crescendo, evidenziando l’impegno della società civile nel perseguire la pace in un momento di grande tensione internazionale.

Ultimo aggiornamento il 23 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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