Concerto del Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia: Una serata di musica francese al Parco della Musica

Concerto del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia: Una serata di musica francese al Parco della Musica

Il 5 marzo 2025, il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia si esibirà all’Auditorium Parco della Musica, presentando opere di Fauré e la prima di Matteo D’Amico.
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Concerto del Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia: Una serata di musica francese al Parco della Musica - Gaeta.it

Il 5 marzo 2025, alle 20:30, la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone ospiterà un evento musicale di grande prestigio con il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Sotto la direzione di Andrea Secchi, il coro presenterà un programma che include celebri composizioni di Gabriel Fauré e la prima esecuzione assoluta di un’opera contemporanea di Matteo D’Amico. L’evento si preannuncia essere un incantevole viaggio attraverso la musica e la poesia francese dell’Ottocento, offrendo al pubblico un’esperienza artistica coinvolgente.

Un programma ricco di emozioni

La serata prevede l’esecuzione di “Cantique de Jean Racine op. 11″, un capolavoro per coro e pianoforte di Gabriel Fauré, e il “Requiem op. 48″, che vedrà l’esecuzione di soli, coro e ensemble. Queste opere, riconosciute per la loro profondità espressiva e il loro forte impatto emotivo, rielaborano il linguaggio musicale dell’epoca e offrono un’importante finestra sulla tradizione corale francese. Il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, noto per la sua eccellenza, accoglie queste opere con preparazione e dedizione, contribuendo a portare in vita la bellezza dei testi e delle melodie.

Un elemento distintivo della serata sarà la prima esecuzione di “Les Nuages” di Matteo D’Amico. Quest’opera, scritta appositamente per il coro ceciliano, combina voce, violoncello e pianoforte a quattro mani. Le musiche di D’Amico sono permeate da un’intensa riflessione poetica, poiché il compositore si ispira ai lavori di grandi poeti come Victor Hugo, Charles Baudelaire e Stéphane Mallarmé. Il risultato è un’opera che esplora le emozioni umane attraverso la rappresentazione del cielo, dei suoi misteri e delle inquietudini dell’anima, creando un legame affascinante tra musica e parola.

Interpreti e collaborazioni prestigiose

La serata sarà arricchita dalla presenza di artisti di valore, tra cui il soprano Nathalie Peña-Comas e il baritono Mikhaïl Timoshenko, che si uniranno al coro per offrire una performance memorabile. Il violoncello sarà affidato ad Arianna Di Martino, un’allieva dei Corsi di perfezionamento di Santa Cecilia, mentre i pianisti Mirco Roverelli e Monaldo Braconi accompagneranno gli interpreti con grande maestria. Questa composizione di talenti assicura un’esecuzione di alta qualità, che si integra perfettamente con la visione artistica della serata.

Il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia non è nuovo a eventi di spessore. All’attivo ha collaborazioni prestigiose e concerti che l’hanno portato in tournée in tutto il mondo, esibendosi con orchestre di fama e dirigenti di rilievo. Tra le sue performance più ricercate, spicca l’esecuzione del “Requiem” di Verdi nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura di Roma con i Wiener Philharmoniker. Nel 2008, il coro ha lavorato con l’Orchestre National de France, eseguendo la “Grande Messe des morts” di Berlioz, e nel 2019 si è esibito ad Amsterdam con l’Orchestra del Concertgebouw diretta da Antonio Pappano.

Un evento da non perdere

L’appuntamento del 5 marzo rappresenta quindi un’interessante fusione di tradizione e innovazione. Grazie alla sua proposta articolata e alla qualità dei suoi interpreti, il concerto promette di attrarre appassionati di musica e cultura, oltre a chiunque desideri trascorrere una serata all’insegna della bellezza e delle emozioni. La combinazione di brani classici e contemporanei offre una rara opportunità di esplorare le connessioni tra diversi periodi musicali, rendendo l’evento un’opportunità imperdibile per chi desidera immergersi nella cultura musicale francese.

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